ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLe regole europee

Spiragli Ue sul vino: a far male è l’abuso, non il consumo

La commissione Ambiente dell’Europarlamento dice sì al compromesso cercato dalle aziende vino, soprattutto italiane

di Micaela Cappellini

1' di lettura

Non è il consumo, ma l’abuso di alcol, il fattore di rischio per lo sviluppo di malattie non trasmissibili. Con 63 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti, la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha detto sì agli emendamenti fortemente voluti dal mondo del vino non solo italiano, accettando così un compromesso tra la tutela della salute e le istanze del mondo produttivo.

Dopo la recente decisione di confermare anche per il 2024 i fondi europei per la promozione delle bevande alcoliche, le istituzioni europee muovono un ulteriore passo incontro al mondo del vino. «Accogliamo con soddisfazione l’esito della votazione - ha detto la presidente di Federvini, Micaela Pallini - lo consideriamo un importante tassello nel percorso verso la revisione della dichiarazione politica delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili, in calendario per l’estate del 2025».

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Nei mesi scorsi, all’interno della commissione Ambiente del Parlamento europeo si è costituita la sottocommissione per la Sanità pubblica, fra le cui prime iniziative c’è stata la proposta di rapporto sulle malattie non trasmissibili a firma di Erik Poulsen, deputato danese del gruppo Renew. Secondo Federvini, la proposta di relazione presentata da Poulsen e gli emendamenti di compromesso adottati sono coerenti con la dichiarazione politica adottata nel 2018 dall’Assemblea delle Nazioni Uniti. Il voto in plenaria è atteso per l’11 dicembre.


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