Sportradar, Michael Jordan cresce nell’azionariato e sarà consulente della società
Il titolo della società, che ha debuttato al Nasdaq una settimana fa, viaggia sotto i livelli dell’Ipo di 27 dollari ad azione
di Monica D'Ascenzo
2' di lettura
Michael Jordan scende in campo e va a schiacciare per cercare di raddrizzare la partita che Sportradar sta giocando in Borsa. La società svizzera, che si è quotata al Nasdaq una settimana fa, ha annunciato in notata che la leggenda del basket sarà consulente speciale del consiglio di amministrazione e allo stesso tempo aumentarà il proprio investimento nella società, «con effetto immediato». Il titolo ha reagito positivamente, ma continua a viaggiare sotto il livello dell’Ipo di 27 dollari ad azione, non riuscendo così a recuperare quanto perso nelle sedute precedenti.
Nella sua nuova posizione di consulente, «Jordan fornirà al consiglio di amministrazione e al management orientamento e consulenza strategica, con particolare attenzione al mercato statunitense, allo sviluppo del prodotto, alle attività di marketing e ad altre iniziative aziendali chiave. In qualità di atleta d’élite e imprenditore di successo, l’esperienza di Mr. Jordan nello stabilire partnership commerciali di grande impatto nel settore dello sport sarà sfruttata attraverso l’ampiezza dei prodotti e dei servizi di Sportradar» si legge nel comunicato della società.
«Ho investito in Sportradar anni fa perché credevo nella visione e nella passione che Carsten (Koerl) e il resto del team avevano per trasformare l’industria della tecnologia sportiva» ha commentato Michael Jordan, aggiungendo: «Non vedo l’ora di avere un ruolo formale con l’azienda in questo nuovo capitolo della sua storia che sta iniziando».
Jordan, sei volte campione Nba con i Chicago Bulls negli anni ’90, è stato uno dei primi investitori in Sportradar. Per altro questo non è l’unico rapporto del campione con le società del settore. Nel settembre scorso era, infatti, stato annunciato un accordo con la società di scommesse sportive DraftKings, quotata a Wall Street, come consulente speciale. Draftkings è cliente di Sportradar, che fornisce software, dati e contenuti tramite abbonamenti e accordi di compartecipazione a leghe sportive, operatori di scommesse e società di media.
Le Ipo dello sport
Un anno e mezzo complicato per Sportradar, non solo per la pandemia che ha bloccato e rallentato il mondo delle gare sportive, ma anche per una mancata quotazione attraverso una Spac. Un deal da 10 miliardi di dollari sfumato, proprio quando la rivale Genius Sports ha annunciato di aver siglato un acconrdo di partnership con la NFL, la federazione di football americano.
Nell’Ipo, che l’ha portata in Borsa il 14 settembre, la società ha venduto 19 milioni di azioni di Classe A per raccogliere 513 milioni di dollari. Con 1,11 miliardi di azioni di Classe A e B, La valorizzazione della società era di circa 21,07 miliardi di dollari al prezzo dell’offerta di 27 dollari ad azione. Dopo la prima seduta, però, il titolo aveva già subito un primo ridimenzionamento terminando a 25,05 dollari.
Di segno opposto il debutto in Borsa di un’altra società svizzera con un testimonial d’eccezione. La startup On Running, che ha un socio il tennista Roger Federer ha debuttato a 24 dollari, ma fin dalle prime battute è balzata a 35,40, chiudendo poi le contrattazioni a 35,06, in rialzo del 46,5%, dopo aver toccato un massimo a 38 dollari. Il titolo ora viaggia attorno ai 36 dollari.
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