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Spostamenti tra regioni al via dal 3 giugno, ma arrivano anche tracciamenti e controlli

Se non è possibile alle Regioni del Centro-Sud ottenere un rinvio o una riapertura differenziata, né la libertà di imporre la quarantena - a fronte di turisti europei dell'area Schengen che non dovranno farla - si punta sui controlli. ll governatore della Sardegna Christian Solinas rilancia sul test sierologico ma apre anche a un piano B che si accontenta di un questionario epidemiologico. In Sicilia i turisti «saranno tracciati». In Campania annunciati «controlli e test rapidi»

di Andrea Gagliardi

3 giugno: le novità dai controlli al «tracciamento» dei turisti

3' di lettura

Malgrado il netto miglioramento dei dati dei contagi negli ultimi giorni, in parte anche in Lombardia, la riapertura totale della mobilità in Italia dal 3 giugno continua impensierire le Regioni meno colpite che cercano di attrezzarsi in qualche modo. Persino il presidente della Toscana Enrico Rossi auspica un rinvio di una settimana degli spostamenti liberi, «per arrivare anche in Lombardia - dice - a un numero di contagi molto ridotto». Il dialogo tra il governo, attraverso il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, e le Regioni prosegue sottotraccia, ma da qui a mercoledì l'esecutivo non defletterà dalla decisione di riaprire alla mobilità in tutta Italia.

Nessun nuovo Dpcm
Anche il sempre cauto ministro della Salute Roberto Speranza riconosce che «un rischio c'è e sarebbe sbagliato non riconoscerlo» ma fino a quando non ci sarà il vaccino «si tratta di assumersi dei rischi ponderati e di provare a gestire una fase diversa». Secondo il governatore del Veneto Luca Zaia comunque «ci vorrà un Dpcm che interrompa il blocco», ma l'adozione di un nuovo provvedimento del presidente del Consiglio è stato sempre escluso da fonti di governo, perché la libertà di spostamento tra le regioni (e anche per chi proviene dall’estero) è già prevista nel decreto legge entrato in vigore il 18 maggio scorso.

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Sardegna: senza accordo su test, questionario e registrazione
Resta il fatto che le regioni del centrosud contarie agli spostamenti senza controlli preparano le contromisure. Anche se si registra un passo indietro da parte del governatore della Sardegna sul fronte della quarantena («Dal 3 giugno non è più prevista la quarantena per i voli domestici» ha ricordato ad Agorà il presidente Christian Solinas commentando la decisione della Grecia di chiedere l'autoquarantena di sette giorni ai turisti in arrivo), quest’ultimo non demorde dall’idea di una sorta di passaporto sanitario, malgrado la bocciatura («è incostituzionale») del ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. «La proposta di certificazione sanitaria di negatività messa da noi in campo - ha spiegato il governatore - richiede un test, purché sia accreditato dallo Stato, anche sierologico va bene. Basta questo per fare una vacanza in Sardegna, senza alcun bisogno di quarantena». Tanto che si ragiona anche su un voucher da spendere in Sardegna per chi volesse sottoporsi a una verifica con un test.

Ma Salinas ha anche un piao B. «Tratteremo fino all'ultimo per un accordo con il governo, ma se non riusciremo a trovarlo, allora - ha spiegato - appronteremo un sistema più articolato che prevede la registrazione dei passeggeri all'ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario epidemiologico che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli».

Dal 3 giugno nel Lazio controlli stazioni-aeroporti e tracciamento
Certi timori sono condivisi anche dalla Regione Lazio. Dal 3 giugno controllate speciali sono la stazione Termini, gli altri scali e gli aeroporti di Roma. Inoltre nel Lazio sarà potenziato il contact tracing e i casi sospetti saranno indirizzati ai drive-in. Lo ha comunicato l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato che ha auspicato «il tracciamento a livello nazionale».

Turisti tracciati in Sicilia
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, capofila del No, ha già annunciato «controlli e test rapidi con accresciuta attenzione». «In Sicilia i turisti saranno tracciati», ha detto il governatore dell'isola Nello Musumeci. E ha spiefato che dal 5 giugno sarà attiva l'App Sicilia Sicura per chi arriva in Sicilia, che sarà facoltativa e permetterà a chi arriva nell'Isola di «poter essere assistito dal personale medico dell'Unità sanitaria turistica in caso di bisogno». Lo ha detto sottolineando che «non ci saranno limitazioni negli ingressi», ma «soltanto i controlli col termoscanner»

Insomma, se non è possibile alle Regioni più preoccupate ottenere un rinvio o una riapertura differenziata, né la libertà di imporre la quarantena - a fronte di turisti europei dell'area Schengen che non dovranno farla -, si punta sui controlli. Sull'isolamento domiciliare non è escluso che possano arrivare delle ordinanze regionali, ragionano fonti vicine al ministro Boccia, aggiungendo però che finora nessuno ne ha parlato esplicitamente. Del resto se si vogliono attrarre turisti non è pensabile di metterli in quarantena a prescindere. E iniziano a moltiplicarsi le voci degli esperti che indicano una diminuzione della virulenza del Covid-19.

L’app Immuni scaricabile dagli store di Apple e Google
Intanto l'app Immuni per il tracciamento in funzione anti-contagio dovrebbe essere scaricabile dal 1° giugno dagli store di Apple e Google. Il download dell'applicazione potrà essere effettuato da chiunque in tutt'Italia. Ma il sistema - che allerta chi è stato a contatto con un positivo al Coronavirus - sarà attivo solo nelle Regioni (Puglia, Liguria, Marche e Abruzzo sarebbero certe) che aderiranno alla fase di sperimentazione. C'è, infatti, una fase di test che precede il rilascio a livello nazionale.

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