Sprint dei titoli oil in Borsa dopo lo stop Ue al petrolio russo
Il Consiglio europeo ha stabilito il blocco del 90% delle importazioni
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - L'accordo tra i leader europei per l'embargo parziale delle importazioni di petrolio russo spinge al rialzo il prezzo del greggio e di conseguenza quello dei titoli del comparto oil europeo. Il sottoindice Stoxx energia mette a segno la migliore prestazione di giornata a livello continentale guadagnando oltre un punto percentuale. Il Consiglio europei ha stabilito di inserire nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia il blocco del 90% delle importazioni europee nel 2022, che l'esclusione temporanea di quelle via oleodotto.
Gli analisti di Equita sottolineano che la decisione potrà «avere risvolti positivi per i margini di raffinazione in Europa in quanto alle raffinerie che beneficiano di un Ural a sconto nei confronti del Brent (ad esempio in Ungheria) non sarà permesso di esportare verso il resto del continente». Il prezzo del petrolio, intanto, si avvia a chiudere in rialzo il sesto mese consecutivo, con il Wti per luglio che sale a 119 dollari al barile, mentre l'analogo contratto sul Brent è a 123,5 dollari. A Piazza Affari gli acquisti spingono così Saras, Eni e sostengono Saipem, mentre nel resto d'Europa si mettono in luce Total a Parigi, Repsol e Bp.
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