Alluvione Emilia-Romagna: una tantum fino a 3mila euro per gli autonomi, spunta bonus di 5mila euro per auto e furgoni
La bozza prevede un incentivo legato alla rottamazione di un veicolo danneggiato dall’alluvione
di C.Fo.
I punti chiave
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«C’è anche una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con copertura fino a 300 milioni di euro». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo il Consiglio dei ministri, illustrando il decreto legge al tavolo con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e le parti sociali della regione.
Spunta anche un bonus per auto e furgoni tra le misure di sostegno per gli abitanti delle zone interessate dall’alluvione dell’Emilia-Romagna. Una bozza della misura è già pronta e il governo potrebbe inserirla nel primo provvedimento con le misure di emergenza, quindi già oggi, 23 maggio, in consiglio dei ministri. In alternativa la misura rientrerebbe nella fase-2 degli interventi in programma.
5mila euro di incentivi auto
La norma prevede un incentivo di 5mila euro alle persone fisiche che acquistano, anche in leasing, un auto o un veicolo commerciale Euro 6 entro il 31 dicembre 2024, a patto che contestualmente venga rottamato un veicolo della stessa categoria distrutto o gravemente danneggiato in seguito all’alluvione. L’ingresso della misura già nel decreto legge che è in discussione oggi, 23 maggio, in consiglio dei ministri, è legata anche all’individuazione delle necessarie coperture finanziarie da parte del ministero dell’Economia.
Un Dpcm prima di far entrare in vigore il bonus
Gli incentivi, secondo la bozza, sarebbero cumulabili con altre agevolazioni, anche di natura assicurativa, a condizione che la somma non porti al superamento del costo sostenuto. Il bonus non entrerebbe comunque immediatamente in vigore, perché occorrerebbe un Dpcm (decreto del presidente del consiglio) sui criteri e le modalità applicative, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy, di concerto con Economia, Infrastrutture e trasporti e Ambiente e sicurezza energetica, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge.
Gli interventi a favore dell’export
Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha proposto anche una serie di misure a sostegno dell’export. Si lavora ad esempio a ristori alle imprese esportatrici dell’Emilia-Romagna per danni materiali (immobili, attrezzature, macchinari, scorte) e perdita di reddito subiti a seguito dell’alluvione. Occorrerebbero 300 milioni a valere sui fondi Simest. Un altro possibile intervento punta a riservare una quota di 400 milioni del Fondo 394/81 per l’internazionalizzazione, gestito dalla stessa Simest, all’erogazione di finanziamenti agevolati alle imprese danneggiate, a tasso agevolati con quote a fondo perduto del 10%. Verrebbero inoltre sospesi per un anno i pagamenti in conto capitale e per interessi sui finanziamenti in essere a valere sul Fondo 394. Un ulteriore pacchetto di misure dovrebbe agevolare le aziende in relazione ai costi sostenuti per i servizi dell’Ice, l’agenzia che promuove il commercio estero.
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