Starace: in un anno gli italiani fanno sui loro tetti metà dei target delle rinnovabili chiesti dalla Ue
Richieste di allacci alla rete aumentati dei 6 volte in due anni. Entro dieci anni il paese avrà il 90% di energia rinnovabile, per oltre due terzi autoprodotta da famiglie e imprese
di Laura Serafini
2' di lettura
L'Italia potrà raggiungere i target sull'istallazione di impianti di energia rinnovabile, indicati dalla Commissione europea e recepiti nei piani nazionali, grazie alla spinta che arriva da famiglie e imprese che istallano i pannelli fotovoltaici sui tetti di case e di capannoni industriali. Lo ha raccontato Francesco Starace, amministratore delegato uscente del gruppo Enel, al festival dell'Economia di Trento. “Nel 2022 abbiamo visto triplicare le connessioni degli impianti di energia fotovoltaica distribuiti fatti dalle persone o dalle imprese, passando da 50-60 mila impianti all'anno a 210 mila. Si tratta di 2,3 gigawatt di capacità produttiva istallata dagli italiani – ha spiegato-. E nei primi tre mesi di quest'anno il numero è triplicato ancora. A fine anno gli italiani saranno in grado di fare la metà dei target previsti dal Pniec a livello nazionale per il 2023. Si tratta di 4-4,5 megawatt. Oggi gli italiani hanno capito che è loro convenienza generare energia elettrica rinnovabile e lo fanno. Se mi chiedere se l'Italia sarà in grado di raggiungere i target sulle rinnovabili rispondo di sì, ci arriverà in modo diverso rispetto a quanto i pianificatori avevano immaginato, come spesso succede in questo paese”.
Starace si è detto anche convinto che in virtù di questo trend nell'arco di prossimi 10 anni il paese sarà in grado di soddisfare il 90 per cento del proprio fabbisogno di energia con impianti rinnovabile, per i due terzi istallati sui tetti di case e capannoni. “Se consideriamo una media di 4-5 mila megawatt di impianti fotovoltaici distribuiti (anche se penso che si potrà fare anche di più)- ha aggiunto Starace – e poi si aggiungono altri 2 gigawatt di grandi impianti di rinnovabili, si arriva a 6-7 gigawatt di impianti solari che in 10 anni fa 70 gigawatt. Poi calcoliamo 30 gigawatt di eolico offshore o di rifacimento di impianti eolici esistenti. Sono 100 gigawatt che si aggiungono agli impianti green già esistenti, vuol dire che questi impianti produrranno il doppio dell'energia che produce oggi l'Italia da fonti fossili. Circa 70 gigawatt producono 160 terawattora e si arriva praticamente al livello della generazione termolettrica. Poiché in 10 anni la domanda elettrica tenderà a salire, si può ipotizzare in 10 anni che avremo l'85-90 per cento prodotto da fonti rinnovabili e il 10% prodotto da fonti termiche, ma solo perché durante la giornata ogni tanto ci saranno dei buchi da riempire perché le rinnovabili sono intermittenti”.
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