Venezia, al via la Mostra del cinema con Deneuve e Binoche
La 76esima edizione del festival di Venezia si apre con il film di Kore-eda Hirokazu. Sono già al Lido Scarlett Johansson, Liv Tyler e Brad Pitt. Alla cerimonia non ci sarà Mattarella, impegnato nella crisi. Atteso Joaquin Phoenix, in gara per l’Oscar, con il suo Joker
di Cristina Battocletti
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Davanti al Palazzo del Cinema di Venezia, sotto le transenne che proteggono la camminata delle celebrità dal resto del mondo, sono già appoggiati ombrelli, ombrellini e scalette, a segnare la presenza dei fan, appostati in caccia di un autografo volante, elargito dal tappeto rosso. Ancora stamane camion carichi di attrezzatura andavano e venivano davanti al Casinò e i tecnici mettevano a punto gli ultimi perfezionamenti per l’inaugurazione della 76esima Mostra del cinema di Venezia.
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Il Palazzo del Cinema si dovrebbe illuminare di rosa, forse in omaggio al fatto che la questione di genere è uno dei temi forti di questa edizione del festival, che non rinuncia ad essere a suo modo politico, anche se la presenza delle istituzioni italiane sarà piuttosto esigua.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ci sarà, è impegnato a Roma con la crisi di Governo ed è assicurata (salvo sorprese) solo la presenza di Alberto Bonisoli e Giovanni Tria, rispettivamente ministro della Cultura e dell’Economia nel governo uscente.
Al Lido però sono già arrivate le star, che riempiono i giornali dei gossip. Sono atterrati Scarlett Johansson, Liv Tyler e Brad Pitt, il cui volto gigantesco in espressione dubbiosa esce da una tuta spaziale nelle locandine (le più numerose e ossessive per presenza, per ora), annunciando il thriller fantascientifico di cui è protagonista. “Ad astra”, così si chiama il film, è diretto da James Gray e racconta la parabola nello spazio dell’astronauta Roy McBride, in cerca della verità sulla missione fallita in cui era coinvolto il padre.
Ma ad inaugurare la 76esima edizione della Mostra con il direttore artistico, Alberto Barbera, e il presidente della Biennale, Paolo Baratta, ci sarà Kore-eda Hirokazu con il suo film “La verità”. Il regista giapponese, che aveva vinto nel 2018 la Palma d’oro con “Un affare di famiglia”, è al suo primo film girato in Europa. P rotagoniste Catherine Deneuve e Juliette Binoche, pronte a calcare il tappeto rosso questa sera.
Per i nostri sul tapis rouge questa sera ci saranno Isabella Ferrari, Paolo Virzì, Costanza Quatriglio e Mario Martone, uno dei tre registi italiani in concorso con Pietro Marcello e Franco Maresco.
Dopo due anni di “padrini” - Alessandro Borghi e Michele Riondino – la Mostra ha voluto una madrina, Alessandra Mastronardi, lanciata da “I Cesaroni” e amatissima per “L’allieva”.
La Mostra con “La verità” oggi ospita il primo dei 3621 titoli, di cui 1833 lungometraggi (188 italiani) e una sezione parallela di Virtual Reality interattiva all’isola del Lazzaretto.
Domani Pedro Almodovar riceverà il Leone d’oro alla Carriera, bello scacco matto di Venezia a Cannes, che non ha voluto premiare il suo ultimo “Dolore e gloria” con la Palma d’oro, preferendo coronare il suo protagonista, Antonio Banderas, con il premio alla migliore interpretazione maschile.
Mentre domenica a ricevere il prestigioso premio Campari sarà Luca Bigazzi, anche direttore della fotografia di “The new Pope” di Paolo Sorrentino, con Jude Law e John Malkovich, di cui a Venezia saranno mostrate in anteprima due puntate della nuova stagione.
Attesissimi i mostri sacri, da Roman Polanski con “J’accuse”, a Steven Soderbergh con i Panama Papers in “The laundromat” (nel cast Maryl Streep, Gary Oldman , Antonio Banderas e Sharon Stone).
Ma soprattutto il Joker di Joaquin Phoenix (diretto da Todd Philips), in gara per gli Oscar. Non sarebbe la prima volta che il Lido porta bene.
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