Stellantis, a che punto sono le trattative per la fusione tra Fca e Psa
Fca e Psa fanno progressi nel percorso verso la fusione e la nascita del nuovo gruppo Stellantis. E c'è già un brand che è destinato a diventare uno dei gioielli della corona. Si tratta di Maserati sinonimo di lusso esclusivo
di Corrado Canali
3' di lettura
A fare il punto sulla situazione e a delineare lo scenario per i prossimi mesi è stato l'amministratore delegato di Fca Mike Manley che dopo aver partecipato alla presentazione della nuova supercar del Tridente, la MC20 ribadisce la vocazione che è stata assegnata al brand di Modena per il quale sono stati pianificati forti investimenti pari a 2.5 miliardi di euro con l'obiettivo che il 2020 sia l'ultimo anno in perdita, ma anche che possa entro cinque anni a fine piano programmatico garantire vendite fra le 75.000 e le 80.000 unità all'anno. Sulla base anche di una completa elettrificazione della gamma futura del Tridente.
Maserati fiore all'occhiello anche di Stellantis
“Abbiamo solo un brand di lusso e avere questa fortuna è un enorme vantaggio per il gruppo a patto che venga gestito nel modo migliore – ha spiegato Manley - E' quello che stiamo facendo. C'è stato forse in passato qualche errore di troppo, ma abbiamo imparato la lezione e adesso ci aspettiamo che il brand abbia tutto il successo che si merita dopo 18 mesi di duro lavoro che hanno portato al lancio della nuova supercar MC20”. La Casa del Tridente ha poi continuano “ha un futuro incredibile e gli investimenti permetteranno di disporre delle risorse necessarie per i modelli che sono stati progettati”.
Il ritorno in pista del Tridente sarà nel Gran Turismo
Un piano quello di Maserati che prevede il lancio di una ventina modelli fra novità assolute o restyling di quelli attuali, a cui si aggiungerà l'elettrificazione che coinvolgerà l'intera gamma Maserati. Dopo la MC20 e la versione ibrida della Ghibli che verranno lanciate entro la fine del 2020, l'anno prossimo toccherà alla versione ibrida della Levante e sarà dato il via alla produzione di un suv più compatto, la nuova Grecale. Nel 2022 sono attese sia la versione elettrica della MC20 che le nuove Granturismo e Gran Cabrio, con motori sia termici che elettrici e il Grecale a batteria. Nel 2023-2024 arriveranno le nuove generazioni della Quattroporte e del Levante anche in versione elettriche che avranno una loro denominazione specifica, quella di Folgore. Presto il Tridente tornerà ufficialmente al racing e in particolare nella categoria Gran Turismo. Il via al rilancio di Maserati è naturalmente affidato alla nuova supercar MC20. Sul modello che è già ordinabile ad un prezzo di listino di 216.000 euro Manley ha precisato che “Si tratta di un investimento dell'ordine dei 350 milioni di euro che include anche la fabbrica rinnovata di Modena che però resterà esclusiva della produzione della MC20. Chiaramente si tratta di un modello iconico di Maserati, ma se penso alla tecnologia e al powertrain sulla quale è stata progettata credo la vettura possa emergere in un contesto con molte rivali, non solo la Ferrari che a livello mondiale vale 20.000 unità circa all'anno e dove MC20 troverà un posto di primo piano”. Da ricordare che la vettura offre una trasposizione fra la tecnologia impiegata in Formula 1 alla versione stradale e inoltre prima dell'arrivo della variante 100% elettrica che è già in fase avanzata di sviluppo sarà disponibile anche una versione scoperta della nuova MC20.
Alfa Romeo alzerà la quota premium post fusione
L'attenzione per il marchio di Modena non porterà però a un ridimensionamento dell'altro brand premium, Alfa Romeo che come ha spiegato lo stesso Manley “ha ancora un futuro molto vitale nei prossimi anni. Non è stata abbandonata e ci sarà uno nuovo modello Alfa che lanceremo a breve oltre al Tonale”. Fca, poi intende continuare a investire anche sul polo produttivo di Mirafiori che per Manley “è la casa storica di Fca e lo sarà anche per la nuova 500 elettrica e future Maserati. Mirafiori è uno stabilimento essenziale per il futuro del gruppo”. Sono confermati investimenti nello stabilimento, a partire da quelli già pianificati per 5 miliardi di euro perché sono essenziali per dare un importante contributo anche al gruppo Stellantis che nascerà dalla fusione fra l'italo americana Fca e i francesi di Psa.
Stellantis un gruppo destinato a creare valori aggiuntivi
Un gruppo in cui Manley conta di restare dopo le nozze con Psa, anche perchè “ci sono persone che mi hanno sostenuto in questi anni e voglio restituire questo sostegno”. Manley ha poi aggiunto che “Periodi come quello della pandemia non possono che confermare le ragioni della fusione tra Fca e Psa. Stiamo facendo progressi nell'ottenere i permessi per perfezionare l'accordo entro il primo trimestre del 2021. Il lavoro procede molto bene. È un progetto destinato a creare valore, nuovi clienti e investitori globali per dare un futuro ai nostri dipendenti. Le due società sono congiuntamente allineate su questo obiettivo perchè Stellantis – ha poi concluso lo stesso ad di Fca – deve partire con un bilancio il più giusto possibile oltre che con una squadra molto forte”.
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