Automotive

Stellantis, Tavares: «In Italia costi di produzione troppo alti»

Il gruppo festeggia il primo anno di attività e il primo marzo svelerà il piano industriale che coinvolgerà gli impianti italiani

di Mario Cianflone e Simonluca Pini

Aggiornato il 19 gennaio alle 16:39

Il circuito di ricarica realizzato da Brebemi e Stellantis

6' di lettura

Stellantis festeggia il primo anno di vita. Il mega gruppo automobilistico, quarto al mondo, che origina dalla fusione tra FCA e Psa e ingloba 14 marchi spegne la sua prima candelina e si prepara a svelare, il prossimo primo marzo, il suo piano industriale per fare chiarezza su obiettivi globali e regionali, modelli di nuova generazione, marchi e soprattutto affrontare il nodo del ruolo delle fabbriche nei vari paesi e, soprattutto, in Italia.

Il problema dei costi in Italia

Il numero uno del gruppo, Carlos Tavares, ha più volte dichiarato nei mesi scorsi che i costi di produzione negli impianti del nostro paese sono significativamente più alto per unità assemblata, a volte il doppio, rispetto alle fabbriche di altri paesi europei, nonostante un costo del lavoro più basso.

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Ora l'amministratore di Stellantis ha dichiarato ad alcune testate europee tra cui il Corriere della Sera: «Se applichiamo all’Italia le buone pratiche che esistono nel nostro gruppo, l’Italia stessa avrà un buon potenziale. Un problema particolare che la riguarda è il prezzo fuori misura dell’energia», spiega. E ancora: per risolvere il problema di costi «ci vuole tempo, ne riparleremo a fine 2022. Qualsiasi approccio brutale sarebbe stato inopportuno, bisogna prima analizzare e capire». Costi italiani e Gigafactory per le batterie a Termoli – che Tavares continua a rassicurare «resta la prima candidata» – sono i due temi che hanno generato anche la netta reazione dei sindacati, che chiedono chiarezza al gruppo e al governo.

Elettrificazione imposta dalla politica

E sul fronte dell'elettrificazione, un punto dove Stellantis, soprattutto dal lato dei francesi e tedeschi (Peugeot, Citroën, Ds e Opel) è allineata ai concorrenti (Volkswagen in primis) l'amministratore delegato si è detto ancora una volta scettico sui tempi imposti per la transizione energetica. «L’elettrificazione è una tecnologia scelta dai politici, non dall’industria. C’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni, vedremo tra qualche anno quali produttori saranno sopravvissuti e quali no». Inoltre, secondo Tavares, gli incentivi dovrebbero essere mantenuti almeno fino al 2025 ma ritiene che «i governi non potranno continuare a sovvenzionare la vendita di veicoli elettrici ai livelli attuali. Quindi torniamo al rischio sociale. È la brutalità del cambiamento che crea i rischi sociali».

Nuove piattaforme e software

Tornando invece al primo anno di vita, Stellantis ha già annunciato due piani per le nuove piattaforme unitarie STLA che riguardano architetture dell'autotelaio, powertrain, software e elettronica. Il quarto gruppo mondiale dell'auto ha infatti in programma di investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per effettuare la sua trasformazione nell’ambito del software e dell'elettrificazione per i 4 marchi. Le iniziative sul fronte software ribadiscono il piano di sviluppo sull’elettrificazione presentato all’Ev Day di luglio 2021, con l’intento di raggiungere oltre il 70% di vendite in Europa e oltre il 40% di vendite negli Stati Uniti costituite da veicoli a basse emissioni (Lev) entro il 2030. Con la spinta sul software, Stellantis e si inserisce nella scia di Volkswagen, Daimler Bmw e Renault che hanno da tempo annunciato iniziative, piani di investimento e strutture dedicate, come quella della Regie (Software Republique) o di Vw (la società Cariad) allo sviluppo del software che è ormai, come ha insegnato Tesla, l’elemento chiave e strategico dell’industria dell’auto elettrificata e a guida fortemente automatizzata. Stellantis prevede tre nuove piattaforme tecnologiche nel 2024: STLA Brain, sistema centrale digitale di controllo vettura, STLA

Cockpit per l'interfaccia utente e l'infotainment ed Stla Drive(per la guida da automatizzata). Queste architetture rappresentano l'equivalente digitale delle quattro architetture STLA per le future auto elettriche battezzate: STLA Small, Medium, Large e Frame. La famiglia di architetture è infatti composta da 4 varianti: Small, per vetture dall'autonomia fino a 500 km. Medium, dedicata a e-car che possono percorre fino a 700 km a zero emissioni. E Large, per veicoli di taglia robusta con un'autonomia fino a 800 km. Infine c’è STLA Frame, con un'autonomia fino a 800 km. Ed è l’architettura dedicata anche a pick-up e light truck elettrici di marchi come Ram. La prossima generazione di elettriche del gruppo utilizzerà solo tre tipologie di sistemi di trazione (Edm, Electric drive module) che uniranno motore, trasmissione e inverter c per realizzare, con molti elementi in comune, veicoli a trazione anteriore, posteriore e integrale.

La rinascita di Lancia

Queste iniziative, che saranno integrate nel piano industriale del primo marzo (e qui c'è molta attesa anche per la rinascita di Lancia, marchio dato per morto da Sergio Marchionne) danno la misura di quanto fin dal primo anno di vita, Stellantis abbia puntato sulla trasformazione da casa automobilistica a un'azienda tecnologica per la mobilità sostenibile. «Il nostro settore – ha detto Carlos Tavares - sta entrando in una nuova ed entusiasmante era, contraddistinta da stili di vita digitali sempre più diffusi.Non è una coincidenza che Stellantis sia nata proprio quando il mondo richiede un nuovo tipo di approccio, che sospinga questo imperativo umano fornendo una libertà di mobilità pulita, connessa, accessibile e sicura per tutti. Sono grato ad ogni dipendente di Stellantis per il suo contributo quotidiano alla costruzione della nostra comunità e al raggiungimento della grandezza mentre apriamo la strada ad un futuro luminoso».

I modelli prodotti

Nel corso di questo primo anno, Stellantis ha lanciato con successo più di 10 nuovi modelli nel 2021 tra cui: Jeep Commander, Grand Cherokee, Grand Cherokee L, Wagoneer, Grand Wagoneer, Maserati MC20, Opel Mokka, Rocks-e e Peugeot 308, Citroën C4, Fiat Pulse, DS 4, DS 9. Il gruppo ha pianificato investimenti, come accennato per implementare le strategie di elettrificazione e software per sostenere i 14 marchi e i 2 marchi di mobilità, mentre proseguono il processo di trasformazione in un’azienda tecnologica per la mobilità sostenibile e la costruzione di un ecosistema innovativo attraverso partnership strategiche. Altri modelli come Alfa Romeo Tonale e Maserati Grecale, previsti nei mesi scorsi hanno subito ritardi causati dalla pandemia e dalla revisione dei progetti nati sotto l'egida di Fca. Tonale sarà lanciato il prossimo 25 febbraio e Grecale debutterà entro la primavera.

Collaborazioni da Bmw a Amazon

Tra le novità ha svelato un’ambiziosa strategia di elettrificazione con 33 veicoli elettrificati attualmente disponibili, compresi i furgoni a celle a combustibile, e altri otto veicoli elettrici a batteria in arrivo nei prossimi 18 mesi, e partnership con Automotive Cells Company, Factorial Energy, Lg Energy Solution, Samsung Sdi e Vulcan Energy, ha accelerato la trasformazione del software attraverso collaborazioni rivoluzionarie con Amazon, Bmw, Foxconn e Waymo, ha rafforzato le operazioni di finanziamento globale negli Stati Uniti, acquisendo First Investors Financial Services e sviluppando partnership in Europa con Bnp Paribas Personal Finance, Crédit Agricole Consumer Finance e Santander Consumer Finance.

Stellantis, batterie e gigafactory

Il cuore delle auto elettriche sono le batterie e Stellantis ha previsto pacchi di celle configurabili in modo differenziato per tipologie di veicoli con autonomia compresa tra 500 e gli 800 km e capacità di ricarica rapida di 32 km al minuto. L'obiettivo è ridurre i costi dei pacchi batterie di oltre il 40% entro il 2024 e di un ulteriore 20% per il 2030.Nel 2024 arriveranno batterie prive di nichel e cobalto, ma la vera rivoluzione è attesa per 2026. Previste inoltre tre gigafactory in Europa (oltre a quelle negli Usa per i brand americani): una in Francia, una in Germania e una in Italia che secondo i piani sarà realizzata a Termoli ma sono in corso ancora trattative «Per ora si è deciso per una gigafactory – ha dichiarato Tavares - in Francia, un'altra in Germania e stiamo negoziando con il governo italiano, su Termoli, ma non abbiamo ancora concluso».

Presenza in oltre 130 mercati

Pur avendo cominciato il proprio viaggio solo 12 mesi fa, Stellantis ha una presenza consolidata in tre regioni (Europa, America del Nord e America Latina), oltre a un significativo potenziale in mercati importanti quali Cina, Africa, Medio Oriente, Oceania e India. Con operazioni industriali in oltre 30 Paesi, l'azienda ha la capacità di soddisfare i clienti e superare le aspettative, garantendo veicoli e servizi di alta qualità in oltre 130 mercati. «Abbiamo ancora molto da fare per continuare a migliorare la nostra nuova azienda, ma siamo sulla buona strada” ha dichiarato Tavares. «La corsa è iniziata e Stellantis riuscirà a fare la differenza nel difficile settore in cui opera. Sapremo cogliere le opportunità lungo la strada, facendo in modo che le nostre stelle continuino a brillare».

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