Stellantis conferma i piani per Mirafiori ma la Fim-Cisl chiede un altro modello
Nell’area industriale di Torino nascerà la nuova Berlina Maserati mentre l’anno prossimo via alla produzione di GT e GC in versione elettrica
di Filomena Greco
I punti chiave
2' di lettura
La produzione delle Maserati Ghibli e Quattroporte si concluderà entro fine anno, ma in compenso la futura berlina del Tridente sarà sempre prodotta a Mirafiori, sulla piattaforma Folgore destinata allo sviluppo dei modelli elettronici. È una delle notizie confermate dall’azienda ai sindacati durante un incontro dedicato al futuro produttivo dello storico stabilimento di Stellantis, a Torino. Il futuro industriale della più antica fabbrica di auto in Italia dipenderà dalla produzione di automobili, ma non solo.
Il quadro
I manager di Stellantis hanno fatto il punto, incontrando i rappresentanti dei lavoratori, sul piano industriale per Torino e le prime reazioni sono positive in casa Uilm e più critiche invece per la Fim-Cisl. «Il piano assicura un futuro di lungo termine sia agli impianti produttivi sia ai centri ricerca» dicono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Luigi Paone, segretario generale della Uilm di Torino. Mentre la Fim Cisl parla di un futuro incerto per Mirafiori: «Riteniamo rischioso poggiare le sorti del polo produttivo sui modelli attualmente assegnati» scrivono in una nota.
Per il segretario della Fim-Cisl di Torino, Rocco Cutri, «va bene che l’azienda abbia condiviso l’avanzamento lavori ma crediamo che le attuali produzioni non possano confermare la missione produttiva di Mirafiori». La Fim chiede dunque l’assegnazione per Mirafiori di altri sulle piattaforme esistenti, a cominciare da quella per la Fiat 500 bev. «Il nodo Mirafiori resta da sciogliere e continueremo a insistere con l’azienda. Il rischio è di rimanere con modelli di nicchia, servirebbe invece una seconda city car». Un tema assai sentito, questo, in casa Cgil con i metalmeccanici della Fiom che da mesi insistono sulla necessità di aumentare i volumi produttivi di Mirafiori.
Le prospettive
In particolare, sono state dettagliati tempi e impatto occupazionale dei diversi progetti che coinvolgono l’area di Mirafiori dove, alle Carrozzerie – 3mila addetti –, si producono le Fiat 500 bev oltre alla famiglia di Maserati. Nel futuro del brand lusso di casa Stellantis ci saranno i due modelli sportivi, Gran Turismo, a partire da inizio 2024, e Gran Cabrio, in versione elettrica, mentre continuerà la produzione del suv Levante.
Il Green Campus annunciato da Stellantis occuperà diecimila addetti nelle funzioni di ricerca e di staff, quanto invece al Polo del riciclo e dell’Economia circolare avrà all’attivo 500 addetti, altre 550 persone saranno impiegate nella produzione del nuovo cambio per auto ibride. Il polo della Circular Economy si concentrerà in particolare sulla rigenerazione di componenti “di valore” e di veicoli interi con 200lavoratori in una prima fase (dicembre 2023) per arrivare a regime nell’agosto del 2025.
La produzione del cambio integrato destinato ai modelli non elettrici di Stellantis inizierà a febbraio 2024 e rientra nella joint venture con Punch. Si tratta di un «punto di forza» nella fase di transizione, sottolinea la Fim Cisl, ma si presenta come una missione a termine, da monitorare. La fonderia Teksid di Carmagnola, poi, « riceverà produzioni sufficienti a mantenere l’occupazione attuale anche per i prossimi anni» evidenzia la Uilm.
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