Stellantis e Catl, patto per la fornitura di batterie Lfp in Europa
Intanto Volkswagen avvia in Cina una gigafactory da 208 milioni $. Le prime auto a batteria frutto del nuovo impianto saranno realizzate entro l’anno
I punti chiave
4' di lettura
L’indipendenza dai cinesi nelle batterie per auto elettriche in Europa resta, per il momento e per qualche anno a venire, una chimera. Stellantis, quarto gruppo automobilistico mondiale, con radici continentali in Francia e in Italia, e la superpotenza cinese CATL (Contemporary Amperex Technology Co.) hanno annunciato oggi la firma di un memorandum d’intesa non vincolante per la fornitura a livello locale di celle e moduli batterie Lfp (Litio-ferro-fosfato) per l’alimentazione dei veicoli elettrici Stellantis prodotti in Europa. Ma non è tutto: le due aziende stanno valutando la possibilità di creare una joint venture con partecipazioni equivalenti mirata a realizzare una nuova gigafactory europea dopo quella inaugurata a fine maggio da Automotive Cells Company (società di Stellantis-Mercedes-TotalEnergies) a Douvrin, in Francia. Lo ha confermato Maxime Picat, responsabile globale degli acquisti e della catena di fornitura di Stellantis. Si tratterebbe della quarta gigafactory di Stellantis, contando anche le due con Samsung SDI negli Stati Uniti. L’obiettivo della casa franco-italiana è produrre batterie sempre più economiche, che rendano i veicoli elettrici accessibili. Un esempio? La Citroen ë-C3 in arrivo nel 2024, costo 23.300 euro e il cui prezzo dovrebbe scendere sotto i 20mila euro per la versione a corto raggio.
Nel documento viene delineata una collaborazione a lungo termine tra Catl (che già fornisce i principali produttori mondiali come Tesla e Volkswagen) e Stellantis su due fronti strategici: l’elaborazione di una tabella di marcia per la tecnologia che supporti i veicoli elettrici a batteria di Stellantis e l’identificazione di possibili opportunità per rafforzare ulteriormente la catena del valore delle batterie. Le trattative sono già iniziate ma saranno necessari mesi per finalizzare un accordo, ha aggiunto Picat, che non ha voluto rivelare una possibile ubicazione dell’impianto. Intanto la fornitura riguarderà veicoli elettrici passeggeri, in particolare crossover e suv di piccole e medie dimensioni.
I progetti europei in ritardo
Le case automobilistiche e i governi europei stanno investendo miliardi di euro nella costruzione di impianti per batterie per ridurre la dipendenza dall’Asia (Cina, Corea del Sud e Giappone coprono quasi l’intero fabbisogno). I progetti al 2030 prevederebbero una capacità totale di 1,8 terawattora, ma secondo Transport&Environment, organizzazione di Ong ambientaliste che opera a Bruxelles, il 70% di questo potenziale sarebbe a rischio per i ritardi dei progetti o dei finanziamenti. Allo stesso tempo, i produttori cinesi di batterie come Catl stanno costruendo impianti in Europa per veicoli elettrici di fabbricazione europea.
«Questo accordo con Catl sulle batterie Lfp è un ulteriore elemento della nostra strategia di lungo termine per garantire la libertà di movimento della classe media europea», ha dichiarato Carlos Tavares, ceo di Stellantis.
«Crediamo che questa partnership rappresenti un passo decisivo nel percorso di entrambe le aziende verso gli obiettivi di neutralità delle emissioni di carbonio», ha commentato Robin Zeng, presidente e direttore generale di Catl.
Stellantis rafforza i suoi legami con la Cina, dopo che in ottobre ha annunciato un accordo da 1,5 miliardi di euro per acquistare il 20% nel produttore cinese di veicoli elettrici Leapmotor.
L’ascesa di Catl
Catl è una storia di crescita travolgente in oriente, che continua in Europa: è in corso di realizzazione la seconda gigafactory nel Vecchio continente (che sarà anche la più grande, da 100 GWh), in Ungheria a Debrecen. Sarà pronta nel 2027 e fornirà le principali case automobilistiche europee. Tra il 2015 e oggi Catl è passata da 800 milioni a quasi 60 miliardi di dollari di ricavi. La capitalizzazione supera i 110 miliardi di dollari. La società di Ningde ha la quota di mercato globale più ampia, il 33% nel primo semestre 2023, e i maggiori competitor sono la coreana LG Energy Solution e la cinese Byd.
Senza nichel e cobalto. O quasi
Le batterie Lfp prodotte da Catl sono meno costose (fino a 100 dollari al kWh) perché possono fare a meno, per esempio, di materiali preziosi come nichel e cobalto. Ovviamente la Cina è la maggior produttrice ma sta diffondendo questa tecnologia anche in Occidente. Queste batterie sono meno infiammabili, hanno una minore densità ma garantiscono una maggiore durata. Ma proprio per la minore densità devono essere più grandi e pesanti. In più soffrono le basse temperature. Con la tecnologia Lfp, Stellantis sostiene di puntare a produrre «autovetture, crossover e Suv elettrici più durevoli ed economici nei segmenti B e C», ma non verrà abbandonata la produzione di batterie Nichel-manganese-cobalto per le auto più costose.
Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 100% del mix di vendite con veicoli elettrici a batteria (Bev) in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri Bev negli Stati Uniti. Il gruppo guidato da Tavares intende diventare un’azienda a zero emissioni nette entro il 2038. Stellantis sta creando una rete di partnership per garantire una fornitura stabile e a basse emissioni di carbonio di materiali fondamentali per il suo futuro elettrificato. Inevitabile la collaborazione con i dominatori del mercato, che, come detto, al momento sono cinesi, coreani e giapponesi. Intanto in rosso il titolo a Milano: -1,79 % in una giornata negativa per la Borsa.
La mossa di Volkswagen in Cina
Proprio oggi Volkswagen ha avviato il suo primo impianto di produzione di batterie interamente di sua proprietà in Cina, nella città di Hefei, capitale della provincia orientale di Anhui, ha fatto sapere martedì il governo locale di Hefei. Volkswagen Anhui inizierà anche la produzione in serie di modelli a batteria basati sulla piattaforma Meb entro la fine del 2023. L’investimento totale nell’impianto di batterie ammonta a 208 milioni di dollari.
loading...