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Stellantis debole dopo l'acquisto del 20% di Leapmotor

I titoli del produttore cinese di auto elettriche sono arrivati a perdere il 13% alla Borsa di Hong Kong, dopo un iniziale rialzo.

di Flavia Carletti

FILE PHOTO: The logo of Stellantis is seen on a company's building in Velizy-Villacoublay near Paris, France, February 23, 2022. REUTERS/Gonzalo Fuentes/File Photo

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sbandano le azioni di Zhejiang Leapmotor Technology alla Borsa di Hong Kong dopo l'annuncio che Stellantis diventerà azionista attraverso un investimento di 1,5 miliardi di euro. I titoli del produttore cinese di auto elettriche arrivano a perdere il 13% a Hong Kong, dopo aver toccato nella mattinata di giovedì un rialzo superiore al'11%. Intanto, alla Borsa di Milano anche Stellantis è in calo.
Nella notte, il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fca e Psa ha annunciato l'acquisto del 21% circa (il ceo Carlos Tavares ha parlato di un quota del 21,2-21,3%) del produttore cinese di auto elettriche e la creazione di una joint venture di cui Stellantis avrà il 51% dedicata alle esportazioni di vetture Leapmotor al di fuori della Cina.

Le vendite sulle azioni di Leapmotor sono state scatenate, secondo Ccb International Securities, come riportato dalle agenzie internazionali, da alcuni primi investitori nella società - che avevano sottoscritto in fase di Ipo - che cercavano un punto di uscita. Leapmotor ha debuttato a Hong Kong nel settembre 2022 dopo aver raccolto circa 6,06 miliardi di dollari di Hong Kong (774,8 milioni di dollari Usa) con la sua offerta pubblica iniziale. L'azienda cinese ha consegnato 44.325 veicoli nel terzo trimestre, in aumento di quasi il 25% rispetto all'anno precedente. I ricavi nel trimestre sono aumentati del 32% su base annua raggiungendo 5,66 miliardi di renminbi.

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Secondo gli analisti di Equita, «l’accordo è positivo considerando che l’offerta di prodotti EV di Leapmotor è complementare al portafoglio di Stellantis e garantisce accesso alla tecnologia oltre a un potenziale rafforzamento sul mercato cinese. Gli effetti sono comunque diluiti nel tempo. L’accordo contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del piano di Stellantis Dare Forward 2030» che prevede «50 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni per avere entro il 2030 il 100% di vendite di auto Bev in Europa e il 50% di auto e veicoli commerciali leggeri Bev negli Stati Uniti con circa 400 GWh di capacità installata di batterie».

Per gli esperti di Intesa Sanpaolo, «l’accordo è coerente con la strategia “light asset” di Stellantis in Cina ma soprattutto consideriamo l'accordo come un modo per partecipare al futuro consolidamento delle Nev (Neighborhood Electric Vehicles, veicoli elettrici di prossimità urbana) nel mercato in Cina; accedere alle tecnologie di Leapmotor e alla sua catena di fornitura e affrontare l'aumento della concorrenza cinese in Europa ed entrare in attività di business "bianche"».

Più cauti gli analisti di Intermonte, secondo i quali, «dal punto di vista del contributo ai risultati di Stellantis ci aspettiamo un impatto negativo da Leapmotor nel breve termine nell’ordine dell’1% a livello di EPS, anche se appare chiaro che l’obiettivo dell’operazione sia di più ampio respiro. A tal proposito, evidenziamo che Stellantis contribuirà nella Joint Venture di nuova formazione con la rete commerciale e produttiva, mentre l’aspetto tecnologico è apportato da Leapmotor (tecnologia di Leapmotor migliore di Stellantis?)».

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