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Stellantis sale con il settore auto, non pesa lo sciopero in Usa

Uaw ha minacciato che venerdì annuncerà altri stabilimenti in sciopero se non saranno fatti «seri progressi nei colloqui» con le "Big 3" di Detroit

di Stefania Arcudi

Members of the United Auto Workers (UAW) union walk the picket line in front of Ford Michigan Assembly Plant in Wayne, Michigan, on September 15, 2023. Workers at the "Big Three" US auto manufacturers went on strike on September 15, 2023, in a first-ever coordinated action to demand pay raises, testing the resilience of the US economy and threatening President Joe Biden's 2024 re-election momentum. A dramatic walkout -- observed outside a Detroit-area Ford plant with rowdy honking and cheers at the arrival of the United Auto Workers' leader -- followed a failed last-minute push by General Motors, Ford and Stellantis to produce an agreement before the deadline late on September 14, 2023. (Photo by Matthew Hatcher / AFP)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Stellantis viaggia in territorio positivo e, con un rialzo oltre un punto percentuale, è tra le migliori del FTSE MIB e ignora lo stallo nelle trattative sul rinnovo di contratto di lavoro negli Stati Uniti e il conseguente sciopero iniziato la settimana scorsa. Il gruppo beneficia del buon andamento del comparto auto europeo, tra i migliori di giornata (+1,1% l'Euro Stoxx 600 di settore). Sul fronte americano, le trattative tra United Auto Workers (Uaw), il maggiore sindacato del comparto auto americano, e le "Big 3" di Detroit, ovvero Stellantis, Ford e General Motors, non stanno approdando a nulla e, anzi, le posizioni sono molto distanti, soprattutto sul tema salariale (il sindacato chiede un incremento del 40%, la società offre il 21%). La più recente offerta di Stellantis è stata giudicata da Uaw «profondamente iniqua, visto che la proposta sui salari non bilancia l'aumento dell'inflazione, senza contare il pregresso».

La situazione sembra di stallo: non circolano indiscrezioni su nuove proposte per un possibile avvicinamento delle parti e Uaw ha minacciato che venerdì annuncerà che altri stabilimenti entreranno in sciopero se non saranno fatti «seri progressi nei colloqui» con Ford, Gm e Stellantis. «Non continueremo ad aspettare all'infinito mentre loro la tirano per le lunghe. Non stiamo scherzando», ha detto il presidente di Uaw, Shawn Fain, lamentando la mancanza di progressi nelle trattative durante gli ultimi incontri. Tra l'altro, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente perché Ford rischia lo sciopero totale anche in Canada se entro stasera (il contratto è scaduto a mezzanotte ma il sindacato ha concesso altre 24 ore) non sarà raggiunto un accordo col sindacato Unifor che rappresenta circa 5.600 lavoratori. In Canada Ford ha 2 stabilimenti che producono motori V-8 per pickup della serie F e Super Duty assemblati negli Stati Uniti e uno stabilimento di assemblaggio.

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«Le notizie sono potenzialmente negative. Al momento lo sciopero ha un impatto limitato sulla forza lavoro, visto che è coinvolto circa l'8,5% della forza lavoro sindacalizzata, ma è chiaro che se Uaw fermerà l'attività nelle fabbriche di assemblaggio di Suv e pick-up, l'impatto sui margini crescerà drasticamente», spiegano gli analisti di Banca Akros.

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