Stile e libertà: nel guardaroba maschile arrivano le farfalle
Da dettaglio d'eleganza femminile a motivo decor per lui. L'iconografia delle ali è la nuova tendenza-accessori. In versione spilla, segnatempo, occhiali.
di Maria Fitzpatrick
3' di lettura
Tra tutti i riferimenti all'entomologia che serpeggiano nel mondo della moda, uno in particolare sta avendo molto successo. Sono le farfalle: già immancabili in molte collezioni femminili, da Lanvin a Chanel, adesso si stanno facendo strada anche in quelle maschili. Motivo a lungo celebrato da artisti come Dalí e Damien Hirst e da maison che si divertono a declinarle con stravaganza – Gucci, Dolce&Gabbana, fino ad Alexander McQueen, che le ha abbinate a un tocco di macabra avanguardia –, oggi si trovano ovunque, da Loewe come da Burberry; su blazer e shorts sportivi come su orologi e gioielli.
«Mi piace l'idea di incoraggiare gli uomini a non temere i colori, le fantasie, le stampe e i tessuti lussuosi», dice lo stilista di Los Angeles Andrew Vottero. Tra i suoi clienti c'è Jeff Goldblum, che di recente ha sfilato per Prada e il cui stile personale è un vero esempio di esuberanza e decorativismo. L'iconografia della farfalla richiama la facile metafora della crisalide che emerge dal bozzolo, ma è anche un simbolo di destrezza e agilità. Prendiamo il nuovo orologio di Richard Mille, RM 35-03 Automatic Rafael Nadal, che rende omaggio alla forza e al valore atletico del campione maiorchino, il tennista che ha vinto più di tutti nei tornei del Grande Slam. Il suo meccanismo, uno speciale “rotore a farfalla” in titanio, permette a chi lo indossa di regolare e controllare la velocità del sistema di ricarica in base al proprio stile di vita e al livello di attività, anche sportiva.
Andrew Groves, docente di Fashion design alla Westminster University, crede che, se la stampa camouflage è stata finora «la fantasia maschile più storicamente accettata» per via della sua connotazione militare, «il linguaggio della tecnologia» e i suoi complessi dettagli visuali invoglieranno a sperimentare nuove fantasie. «In passato non erano molti gli uomini a vedere l'abbigliamento come una forma d'espressione di sé», spiega. «Poi, negli ultimi due anni, è caduto il principio dell'abito come uniforme quotidiana e penso che questo abbia dato alle persone, qualsiasi sia la loro identità, la libertà di giocare con stampe e decorazioni. Per molti si è aperto un mondo e non torneranno indietro».
Intanto, per l'estate, lo stilista John Elliott propone sui suoi tessuti stampe con sciami di lepidotteri che colonizzano camicie e shorts sportivi. Il brand giapponese Needles – i suoi capi leisurewear mixano le atmosfere della Tokyo anni Settanta con quelle americane – dissemina farfalle su blazer, camicie western, shorts da basket e sul pezzo clou di questa stagione, la felpa Papillon. Valentino alterna un tocco delicato – applicazioni su giacche a doppiopetto e T-shirt – a camicie e bermuda con stampa all over. Si può scegliere di essere grafici e minimal, con i costumi a pantaloncino Tropez 11 di Derek Rose o con le sneakers Apex NXT di Axel Arigato, con inserti “alati” in maglia.
Oppure sofisticati ed eleganti, magari indossando una spilla a farfalla di Van Cleef & Arpels, al tempo stesso dark e stravagante (su 1stdibs, Omneque e The RealReal si trovano splendidi pezzi vintage di Dior, tra gli altri). Gli occhiali a farfalla sono onnipresenti, da Balenciaga a Ray-Ban, e, per le soirées estive, Tom Ford propone papillon in seta con estremità allungate che richiamano lo stile anni Settanta.
Per chi dubita che le farfalle possano essere virili: quelle che spaventano maggiormente i predatori, o si difendono meglio mimetizzandosi, hanno i motivi più eccentrici e colorati. Secondo la dottoressa Erica McAlister, entomologa, curatrice della sezione dedicata ai ditteri del Natural History Museum di Londra e autrice di The Secret Life of Flies, alcune farfalle usano i colori per difendersi dai predatori, mentre il maschio della specie Morpho blu li usa soprattutto per flirtare.
«Gli uomini sono creature fragili», conclude Andrew Groves. «Ed è importante che questo modo di vestirsi sia stato ormai legittimato, tanto più in questo periodo storico difficile», spiega. «Attirare l'attenzione con abiti estrosi è diventato un gioco, una distrazione e quasi una competizione, stimola l'adrenalina. L'abbigliamento da uomo si è sempre adattato ai tempi. Solo che, adesso, per integrarsi davvero, bisogna farsi notare».
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