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Strade provinciali colabrodo, la Basilicata cerca 100 milioni

Numerose nella regione le situazioni di emergenza. Ad Aliano in provincia di Matera l’interruzione della Strada provinciale 47 crea difficoltà ai lavoratori del centro Oli Tempa Rossa

di Luigia Ierace

La frana. Il punto in cui è stata interrotta la Strada provinciale ad Aliano

2' di lettura

Cristo si è fermato ad Aliano in provincia di Matera. La Strada provinciale 47 chiusa per una frana dopo le alluvioni di maggio è l’emblema dell'isolamento delle aree interne della Basilicata. I fiumi Agri e Sauro straripati in più parti e una viabilità comunale disastrosa «isolano la nostra comunità – ha ribadito il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo - e rendono difficili i collegamenti per i lavoratori del Centro Oli Tempa Rossa, gravando anche sul mondo agricolo che chiede rapide misure di sostegno». Un appello che viene da tanti comuni. La viabilità secondaria rappresenta l'80% della rete infrastrutturale lucana: 205 strade di competenza della Provincia di Potenza per oltre 2.500 chilometri, e 108 strade di quella di Matera per circa 1.000 chilometri.

Ad accendere i riflettori nei lavori di conversione del decreto legge sul Ponte sullo Stretto un ordine del giorno del deputato Enzo Amendola (Pd) che puntava a impegnare il governo e il ministro delle Infrastrutture a convocare un tavolo istituzionale con le province di Potenza e Matera sulla viabilità minore. Ordine del giorno respinto ma che ha il merito di avere riaperto il confronto sul tema dell’isolamento e dello spopolamento legati alla viabilità ordinaria. «In una regione interessata da continue frane e smottamenti, la cura del territorio deve essere la priorità» ha detto Amendola proponendo «di istituire un'Agenzia nazionale sul modello dell'Anas, che riorganizzi, protegga e connetta i territori».

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Tutta la viabilità interna è sotto accusa. Per il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, «per lo sviluppo socioeconomico lucano è prioritario e ineludibile potenziare e ottimizzare le principali direttrici di collegamento da e verso l'esterno della regione e migliorare al massimo i collegamenti interni, con l'obiettivo di garantire spostamenti efficaci su scala regionale e un migliore accesso ai nodi urbani principali, tra cui gli stessi capoluoghi». Se le Province lamentano la mancanza di fondi per la manutenzione delle strade, l'assessora regionale alle Infrastrutture Donatella Merra sottolinea che «il rapporto diretto con il ministro Salvini ha permesso alla Regione di portare sui Tavoli nazionali, senza ulteriori intermediazioni, i principali dossier relativi infrastrutture e viabilità che hanno trovato la necessaria attenzione nonché risposte rapide e adeguate». Per l’aggravarsi di casi di dissesto idrogeologico, nel Bilancio regionale 2023-2025, è stata incrementata la dotazione finanziaria di altri 6,5 milioni. Ma servirebbero oltre 100 milioni.

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