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Naufragio in Grecia. Video smentisce versione della Guardia costiera

L’operazione di ricerca e salvataggio per trovare le persone ancora disperse dopo il naufragio in Grecia è proseguita senza successo. «Non abbiamo ancora tutte le informazioni, ma sembra essere la tragedia più grande nel Mediterraneo», ha detto la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson

L’abbraccio tra due fratelli siriani sopravvissuti al naufragio in Grecia (Epa)
  • Grecia: 12 pachistani salvati dalla Guardia costiera

    Il primo ministro Muhammad Shehbaz Sharif ha annunciato che l’ambasciata pachistana ad Atene ha identificato 12 pachistani salvati dalla Guardia costiera greca, aggiungendo che la sede diplomatica è in contatto con le autorità elleniche per ulteriori aggiornamenti. L’Assemblea nazionale pachistana ha ordinato un’indagine immediata sull’incidente e la punizione per coloro che hanno commesso questo atto atroce per evitare che tali incidenti si ripetano in futuro. “Ingannare persone innocenti e portarle all’estero è un atto riprovevole”, ha detto il portavoce dell’Assemblea Raja Pervez Ashraf.

  • Ministri Interno Francia e Germania in missione in Tunisia

    Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, e tedesca, Nancy Faeser, si recheranno domani a Tunisi per una missione incentrata sulla questione dei migranti, secondo quanto apprende l’agenzia stampa tedesca Dpa. I colloqui con il governo tunisino sono previsti per lunedì. La loro visita arriva dopo che domenica scorsa si sono recati a Tunisi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen , e il primo ministro olandese Mark Rutte

  • Verdi tedeschi, l’Ue riveda la bozza sulla riforma dell’asilo

    I Verdi tedeschi, che perdono terreno nei sondaggi, hanno chiesto oggi all’Unione Europea di rivedere la bozza del suo progetto di riforma dell’asilo, convalidata dalla coalizione di cui fanno parte. Durante un mini-congresso a Bad-Vilbel (Assia), l’ufficio del Partito dei Verdi ha chiesto in una mozione che vengano apportati “miglioramenti” a questa bozza di accordo, che deve ancora passare per il Parlamento europeo. La Germania aveva infatti dato la sua approvazione il 9 giugno a questo testo che prevede in particolare l’istituzione di centri alle frontiere esterne dell’Ue per alcuni migranti, comprese le famiglie con bambini. E’ questo punto in particolare che infastidisce gli ambientalisti, che temono una messa in discussione del diritto d’asilo.

  • Guardia Costiera salva 96 persone su barca a vela a Roccella

    Questa notte la motovedetta SAR CP 311 della Guardia Costiera di Roccella ha prestato soccorso a una barca a vela in difficoltà con 96 migranti a bordo, a più di 100 miglia nautiche da Roccella, in area SAR italiana.
    In un primo momento - fa sapere la Guardia Costiera -, a causa delle proibitive condizioni del mare e del numero di persone a bordo, non è stato possibile effettuare in sicurezza il trasbordo dei migranti sulla motovedetta, nonostante la presenza di un'unità mercantile impegnata a creare ridosso per lo svolgimento delle operazioni. I soccorritori marittimi della Guardia Costiera sono quindi saliti a bordo della barca a vela con l'obiettivo di tranquillizzare gli occupanti, governare l'unità e cercare di mantenere una posizione più ridossata, per permettere l’affiancamento ad opera della motovedetta.
    Grazie anche all’intervento sul posto di un pattugliatore portoghese operante per l'agenzia Frontex e alla presenza di unità mercantili che creavano ridosso dal mare e dal vento, con le prime luci dell’alba le operazioni di soccorso si sono potute svolgere in sicurezza.
    Una donna, caduta in mare durante le prime fasi concitate dell’attività, è stata subito recuperata dai soccorritori marittimi della Guardia Costiera e portata a bordo della motovedetta. Tutti i migranti sono stati tratti in salvo, trasbordandoli sulla motovedetta della Guardia Costiera, poi giunta poche ore fa circa nel porto di Roccella.

  • Deputato greco espulso per commenti razzisti sul naufragio

    Un parlamentare greco di destra è stato espulso dal partito dell’ex primo ministro Kyriakos Mitsotakis, in cerca di un secondo mandato alle urne il prossimo fine settimana, per commenti razzisti dopo il naufragio dei migranti la notte di martedì. Pur condannando la “tragica” perdita di vite umane, compresi dei “bambini”, Spilios Kriketos, un parlamentare del partito Nuova Democrazia (Nd) di Mitsotakis, aveva affermato giovedì scorso che la Grecia “non può tollerare più migranti”, in un’intervista sul canale Kontra YouTube. Ha poi accusato i migranti di furto. Dichiarazioni che lo hanno portato all’espulsione. “Opinioni come quelle espresse da Spilios Kriketos non hanno posto nel nostro partito - ha affermato Nuova Democrazia in una nota -. Le dichiarazioni di odio e razzismo non fanno parte dei nostri valori”.

  • Open Arms, tratte in salvo 117 persone, ci sono 31 minori

    La Open Arms fa sapere di aver localizzato un'imbarcazione di legno in acque internazionali con a bordo 117 persone che sono state tratte in salvo.
    Tra i naufraghi ci sono 25 donne, 31 minori e un bimbo di 3 anni.
    L’operazione è scattata dopo molte ore di ricerca, a seguito della richiesta di aiuto arrivata dall’imbarcazione che era alla deriva in acque internazionali. .
    “Loro potranno vivere e avere un futuro - scrive Open Arms su Twitter - Abbiamo compiuto la nostra missione: proteggere la vita e difendere i diritti di ciascun essere umano”.

  • Schlein, manca risposta Ue, serve ’Mare Nostrum’ europea

    “La più grande tragedia” di migranti “nel Mar Mediterraneo è avvenuta nell’indifferenza, nella mancanza di una risposta istituzionale europea che salvi le vite nel mare”. Così la segretaria dem Elly Schlein nel suo intervento al seminario ’Ritorno al futuro’ a Bologna. “Torniamo a chiedere con forza una missione di ricerca e soccorso, una ’Mare Nostrum’ europea. Non possiamo stare a guardare, parliamo di centinaia di persone disperse”, ha ricordato.

  • Lunedì presunti scafisti davanti ai magistrati

    Nove superstiti, tutti egiziani di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono stati arrestati con l’accusa di traffico di esseri umani, omicidio colposo e di aver costituito un’organizzazione criminale. Uno di loro è ancora in ospedale. Secondo la Ert, si presume facciano parte di un gruppo di trafficanti di esseri umani che negli ultimi mesi potrebbe aver organizzato fino a 18 viaggi della speranza dalle coste libiche in direzione dell’Italia. Lunedì i presunti scafisti saranno portati davanti al pubblico ministero.

  • Continuano le ricerche per trovare i dispersi

    Dopo più di 72 ore, continuano le ricerche in acque internazionali, a 47 miglia nautiche a sud-ovest dalla greca Pylos, per individuare gli eventuali dispersi a seguito del naufragio del peschereccio di migranti provenienti da Tobruk, in Libia. Lo riportano i media greci, tra cui l’emittente pubblica Ert e il media Iefimerida. La tragedia ha causato la morte di almeno 78 persone, di cui sono stati ritrovati i corpi, mentre 104 sono state tratte in salvo. In totale, a bordo, c’erano circa 750 persone secondo le testimonianze. Una fregata della Marina, tre navi costiere e un elicottero della Guardia Costiera stanno partecipando alle ricerche.

  • Atene chiede l’assistenza di Europol alle indagini

    Atene chiede l’assistenza di Europol per le indagini nella tragedia del peschereccio naufragato mercoledì al largo della penisola del Peloponneso in cui centinaia di migranti sono annegati mentre si chiude la ricerca di sopravvissuti. L’inchiesta è incentrata su nove presunti scafisti sopravvissuti, tutti egiziani di età compresa fra i 20 e i 40 anni. Uno di loro è ancora in ospedale. Sono stati indicati come membri dell’equipaggio da altri sopravvissuti. Uno di loro ha ammesso di essere stato pagato per lavorare a bordo mentre gli altri negano le accuse. Sono accusati di omicidio colposo, traffico di esseri umani e di fare parte di una organizzazione criminale, una struttura che ha organizzato 18 passaggi pericolosi dalla costa libica all’Italia negli ultimi mesi. Tutti i profughi a bordo avevano versato fra i 5mila e i 6mila euro per il passaggio.

  • Video confuta versione della Guardia costiera

    Un video girato da un membro della prima nave commerciale che si è avvicinata al peschereccio dei migranti naufragato in Grecia metterebbe in discussione la versione della Guardia costiera ellenica. Le immagini, diffuse dal sito defenceline.gr, mostrano l’imbarcazione dei migranti in quello che sembra essere il momento del tramonto: il mare è calmo e il peschereccio sembra essere sostanzialmente fermo. Il meteo, dunque, avrebbe favorito un intervento di salvataggio, mentre la quasi immobilità del mezzo si scontrerebbe con la versione della Guardia costiera secondo la quale i migranti stavano proseguendo mentre rifiutavano i soccorsi greci. La nave si sarebbe trovata nella cosiddetta situazione di distress, ovvero difficoltà, che avrebbe dovuto portare all’intervento dei soccorsi. Il portavoce della Guardia costiera Nikos Alexiou, inoltre, aveva negato l’esistenza di immagini precedenti alla tragedia

  • Alarm Phone: 50 persone disperse nell’Atlantico da una settimana

    Siamo stati avvisati di circa 50 persone in pericolo nell’Atlantico che sono partite da Agadir una settimana fa. I parenti hanno perso i contatti e sono molto preoccupati. Le autorità spagnole e marocchine sono informate. Speriamo che vengano trovati”. E’ l’allarme lanciato tramite il proprio profilo Twitter da Alarm Phone.

  • Continuano le ricerche per trovare i dispersi

    Dopo più di 72 ore, continuano le ricerche in acque internazionali, a 47 miglia nautiche a sud-ovest dalla greca Pylos, per individuare gli eventuali dispersi a seguito del naufragio del peschereccio di migranti provenienti da Tobruk, in Libia.

    Lo riportano i media greci, tra cui l’emittente pubblica Ert e il media Iefimerida. La tragedia ha causato la morte di almeno 78 persone, di cui sono stati ritrovati i corpi, mentre 104 sono state tratte in salvo. In totale, a bordo, c’erano circa 750 persone secondo le testimonianze. Una fregata della Marina, tre navi costiere e un elicottero della Guardia Costiera stanno partecipando alle ricerche.

    Naufragio in Grecia, il peschereccio era partito dalla Libia
  • Pagliarulo (Anpi): «Ue deliberi una giornata di lutto per la strage»

    «La strage di migranti avvenuta al largo del Peloponneso pesa sul senso di responsabilità e umanità dell’intera Europa e delle sue Istituzioni. Quelle centinaia di vittime, l’orrore della fine di quei bambini non possono e non devono essere dimenticati. Chiediamo, per questo, che il Parlamento dell’Ue deliberi, con procedura d’urgenza, una giornata di lutto europeo e auspichiamo che la Presidenza del consiglio italiano sostenga con tempestività e determinazione questa proposta». Così Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi.

  • Arcivescovo Palermo: «Non salvare essere umani è un crimine»

    «Nessuno può dirsi cristiano se non si indigna e non si impegna ad una urgente conversione delle nefaste scelte politiche migratorie dei paesi europei. Non soccorrere chi rischia la vita, non salvare esseri umani è un crimine. La linea rigorista dei nostri governi nazionali e della comunità europea è una industria di morte di innocenti che condanniamo a morire due volte. Una politica che non previene le stragi ma le determina consapevolmente tradisce la costitutiva missione della costruzione della polis umana».

    Così l’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice sulla strage di migranti a Pylos, nelle acque dell'Egeo.

  • Confessa uno degli scafisti arrestati

    Uno dei nove uomini fermati ieri nell’ambito delle indagini del naufragio a largo di Pylos ha confessato il suo coinvolgimento nel traffico di migranti. Lo riporta Kathimerini, secondo cui l’uomo ha ammesso di aver ricevuto denaro per svolgere lavori a bordo della nave ’Adriana’ durante il viaggio, ma ha smentito di essere un “membro chiave” del traffico di migranti.

    Gli altri otto egiziani fermati, invece, hanno negato le accuse di aver costituito un’organizzazione criminale, aver causato un naufragio e aver messo in pericolo la vita delle persone a bordo.

    Le persone fermate, tutte di età compresa tra i 20 e i 40 anni, avrebbero composto l’equipaggio della nave, rivestendo ruoli distinti nel traffico di migranti. «Si è trattato di un traffico organizzato che era in preparazione da 40, forse 50 giorni», ha dichiarato un funzionario della Guardia costiera.

  • Ricerche senza esito in Grecia: trovato nessun sopravvissuto

    Non è stato trovato alcun sopravvissuto nelle ricerche condotte oggi nel mar Ionio nella Grecia meridionale dopo il naufragio del peschereccio sul quale viaggiavano centinaia di migranti al largo del Peloponneso. Lo scrive il quotidiano Ekathimerini spiegando che centinaia di persone risultano ancora disperse. Secondo i media a bordo del peschereccio c’erano tra i 400 e i 750 migranti, tra cui 100 bambini. Finora sono state salvate 104 persone, mentre sono stati ritrovati 79 cadaveri.

  • Msf in Grecia assiste superstiti: «C’è chi ha perso intera famiglia»

    «Ieri pomeriggio 70 superstiti del naufragio avvenuto a largo delle coste greche sono stati trasferiti al campo di Malakasa, alla periferia di Atene. Sono tutti uomini, ci sono 8 minori non accompagnati, tutti molto provati dal punto di vista fisico e psicologico».

    A dirlo è Duccio Staderini, capomissione di Msf per la Grecia e i Balcani. Un team di Medici Senza Frontiere ad Atene sta fornendo assistenza psicologica ad alcuni dei sopravvissuti del naufragio di Pylos, avvenuto due giorni fa di fronte alle coste greche.

    «Durante la traversata di 6 giorni in mare - dice ancora Staderini - hanno riferito di avere avuto pochissimo cibo da mangiare e oltre ad essere caduti in mare e aver rischiato la propria vita, tutti loro hanno perso amici, parenti e compagni di viaggio. Alcuni di loro hanno perso l'intera famiglia e c'è chi racconta di aver visto sfuggire dalle proprie mani la mano del compagno di viaggio per poi non rivederlo mai più. Un nostro team è ora nel campo di Malakasa per fornire a queste persone un immediato supporto psicologico».

  • Casa Bianca: naufragio Grecia devastante

    «Devastante». Così la vice portavoce della Casa Bianca, Olivia Dalton, ha definito il naufragio della barca di migranti al largo di Pylos, dove sono finora stati accertati 78 morti e si teme possano esserci fino a 500 dispersi.

  • Sopravvissuti trasferiti in un centro a nord di Atene

    Migranti sopravvissuti al naufragio portati in un centro a Nord di Atene
  • Naufragio in Grecia, ricerche procedono senza successo

    L’operazione di ricerca e salvataggio per trovare le persone ancora disperse dopo il naufragio in Grecia è proseguita senza successo. “Non abbiamo ancora tutte le informazioni, ma sembra essere la tragedia più grande nel Mediterraneo”, ha detto la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson.

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