Firmata la direttiva

Stragi, Draghi desecreta i documenti di Gladio e Loggia P2

Per il premier è «doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione». Una iniziativa utile per la ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del Paese

di Nicoletta Cottone

Palazzo Chigi (Ansa/Alessandro Di Meo)

1' di lettura

Il premier Mario Draghi ha desecretato i documenti di Gladio e della Loggia P2. Il presidente del Consiglio dei ministri ha firmato una direttiva che dispone «la declassifica ed il versamento anticipato all'Archivio centrale dello Stato della documentazione concernente l'Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2».

L’iniziativa segue la desecretazione di altre stragi, da piazza Fontana a Ustica

L’iniziativa di Draghi amplia quanto già stabilito con una precedente direttiva del 2014, con riferimento alla documentazione relativa agli eventi stragisti di Piazza Fontana a Milano (1969), di Gioia Tauro (1970), di Peteano (1972), della Questura di Milano (1973), di Piazza della Loggia a Brescia (1974), dell’Italicus (1974), di Ustica (1980), della Stazione di Bologna (1980), del Rapido 904 (1984) conservata negli archivi degli Organismi di intelligence e delle Amministrazioni centrali dello Stato.

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Iniziativa utile alla ricostruzione di vicende drammatiche del Paese

Con questa nuova direttiva il presidente Draghi «ha ritenuto doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione. L'iniziativa adottata potrà rivelarsi utile ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese».


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