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Stregati dagli influencer 20 milioni di italiani

I dati della ricerca “Italiani & Influencer” realizzata da Buzzoole, InfoValue e Mondadori Media con l'obiettivo di indagare il rapporto tra gli italiani e i cosiddetti macro influencer

di Andrea Biondi

3' di lettura

«Il futuro degli influencer appartiene già al passato. Perché nella maggior parte dei casi coloro che vengono definiti influencer non lo sono affatto. Piuttosto sono hacker egoriferiti legati alle pubbliche relazioni». Lascia poco spazio ad equivoci il guru del marketing contemporaneo Seth Godin, nel suo giudizio sulle star del web, consegnato al Sole 24 Ore dello scorso 13 febbraio. Nel frattempo però sono i numeri a dire che gli influencer rappresentano ora una variabile non indifferente nel vincere la partita dell’engagement della clientale.

Influencer e macro influencer

I numeri sono quelli una ricerca della ricerca “Italiani & Influencer” realizzata da Buzzoole, InfoValue e Mondadori Media, con l'obiettivo di indagare a fondo le opinioni degli italiani nei confronti di una categoria sempre più importante nei consumi. Quale il risultato di sintesi? Volendo riassumere: circa 20 milioni, un italiano su tre, segue un influencer. E di questi il 48% (quindi un italiano su cinque) segue un macro influencer. Una categoria che include non solo persone, ma anche brand editoriali con profili social di spicco nelle community di riferimento, riconosciuti come autorevoli in nove campi specifici: salute e benessere, famiglia e figli, intrattenimento, tecnologia e scienza, bellezza e personal care, fashion, food e beverage, viaggi e turismo, auto e moto.

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Influencer e brand editoriali

L’indagine approfondisce in particolare il rapporto degli italiani con gli influencer e i brand editoriali, in relazione alla loro presenza sui social, e il tipo di ruolo che questi ultimi assumono nell'intrattenimento e nei processi d'acquisto degli utenti. Ma quanto li si segue?Il 37% dichiara di seguirli ogni giorno, mentre un altro 37% ogni 2 o 3 giorni. Interessante anche il ventaglio di risposte sulle motivazioni: per i consigli che può dare (54%, soprattutto per ciò che concerne il food), oppure in quanto esperto di singoli argomenti (51%, tecnologia e motori), oppure ancora perché si prende come modello di riferimento con cui identificarsi (19%, fashion e famiglia).

Chiara Ferragni al top

In testa all'indice di notorietà sui social c'è Chiara Ferragni (citata dal 85% del campione), seguita da GialloZafferano (72%) e da Benedetta Rossi (71%). In merito alle piattaforme utilizzate, Instagram risulta il social di eccellenza (67%), seguito da Facebook (59%) e YouTube (53%). Il target giovane li segue su TikTok (9%) e il 4% su Twitch.

Il ruolo degli influencer

Ciò che per i brand rappresenta la vera pietra filosofale sta nella capacità di decifrare e portare a proprio vantaggio la consapevolezza sul ruolo degli influencer nel processo d'acquisto, con accentuazioni diverse in base ai settori di interesse per l'utente. Può essere il “tutor” che spiega un prodotto (per il 54% degli intervistati), specialmente in ambito food e nel beauty, lo scopritore in grado di far conoscere nuovi beni (per il 47%) nel tech e beauty, l'amico che sa indicare dove e quando fare un acquisto (41%), soprattutto per quanti sono appassionati di auto e moto, oppure, ancora, il trend setter per eccellenza (27%).

La ricaduta sugli acquisti

E così nell'ultimo anno circa la metà degli intervistati ha comprato una media di 2 prodotti o servizi consigliati da influencer o brand editoriali sui social: beauty, food, fashion e tecnologia sono le categorie in cui lo shopping viene condizionato maggiormente.

I moltecplici ruoli dei creator

«Lo studio svolto in sinergia con Mondadori Media e InfoValue – ha dichiarato Gianluca Perrelli, ceo di Buzzoole – ha avuto il merito di far emergere la complessità di un fenomeno ormai consolidato che coinvolge le vite di milioni di persone. Inoltre ha messo in luce i molteplici ruoli che possono avere i creator per gli italiani, non più semplici ripetitori di messaggi, ma punto di snodo fondamentale nel processo di acquisto».

Il rapporto fra brand e social

«I brand sono da sempre fra i principali influenzatori delle scelte di consumo, centrali nella scoperta di nuovi trend e tendenze», ha dichiarato Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media. «La ricerca evidenzia, in maniera chiara, come alcuni di essi, quelli più verticali e con linguaggi e approcci più vicini alle persone, abbiano mantenuto o addirittura rafforzato questo ruolo, anche nel sempre più importante ambito dei social media. Credo che la chiave per un brand nei social sia quella di soddisfare bisogni specifici, nell'ottica di offrire supporto e aiuto alle persone».


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