Su Aim Italia pronte a sbarcare altre 25 matricole entro l’anno
Secondo l’Osservatorio Aim Italia di IRTop Consulting sul listino torna l’interesse degli investitori; in pole position i settori immobiliare, tecnologia ed health care
di Lucilla Incorvati
I punti chiave
4' di lettura
Con un giro d’affari vicino ai 5 miliardi, ricavi in crescita del 3%, una raccolta di 5,8 miliardi e un progresso di quotazioni vivace (13 ammissioni da gennaio) Aim Italia, il listino di Borsa dedicato alle Pmi a più alta crescita, dopo un 2020 all’insegna della resilienza, si avvia a chiudere il 2021 in crescita. Da qui a dicembre sono previste 25 nuove Ipo (dalle attuali 148 a 173 quotate) con una capitalizzazione che dagli attuali 8,1 miliardi potrebbe raggiungere i 9,1 miliardi. Sono alcune delle evidenze dell’Osservatorio Aim Italia dell’Ufficio Studi IR Top Consulting.
I trend
L’Osservatorio ha fotografato anche quelli che sono stati i principali trend di Aim Italia nel quinquennio 2016-2021 (da 77 a 148 quotate) come un miglioramento dell’efficienza in termini di dimensione, governance, liquidità, coverage. Ad esempio la Corporate Governance con le modifiche regolamentari, ha visto il 100% delle società avere almeno un componente indipendente nel board (95% nel 2016), il 65% una quota rosa nel CdA (50% nel 2016), l'89% il voto di lista per la nomina del CdA (57% nel 2016), il 66% almeno un comitato endoconsiliare (58% nel 2016). Nel periodo 2016-2021 aumenta il controvalore medio giornaliero (+436%), passando da 24 mila a 127 mila euro; sale all'81% la quota delle società con la copertura di analisti (55% nel 2016), grazie alla revisione della normativa che ha stabilito l'obbligatorietà della ricerca. Più vivace è anche il secondario con più aumenti di capitale (da 42 a 104 milioni di euro) e più prestiti obbligazionari (oggi a 150 milioni; + 200% sul 2016).
Esg ranking
Relativamente all'informativa non finanziaria Esg (Environmental, Social, Governance), 18 società AIM, pari a circa il 13% del mercato AIM, hanno pubblicato il report/bilancio di sostenibilità nel 2021 relativamente all'anno fiscale 2020 (9% nel 2020 relativamente all'anno fiscale 2019). 12 società hanno pubblicato per la prima volta il documento nel 2021, 6 società avevano già pubblicato l'informativa extrafinanziaria nel 2020.In riferimento al campione delle 18 società AIM con reporting ESG, l'Osservatorio ha aggiornato l'analisi sulla compliance sui temi materiali rendicontati rispetto alla Materiality Map® del SASB.I temi di materialità sono stati esaminati rispetto agli standard settoriali definiti dall'organizzazione (11 macrosettori, 77 macromercati) e sono stati attribuiti i ranking di sostenibilità per ciascuna società in base al settore di appartenenza per le 26 variabili ESG di SASB raggruppate per: Ambiente, Capitale Sociale, Capitale Umano, Innovazione e Business Model, Leadership e Governance5. AIM Italia evidenzia una buona compliance dei temi materiali rendicontati rispetto alla matrice di materialità con un ranking medio pari al 48,20%, in crescita rispetto allo scorso anno (41,69%). Il macromercato più conforme alla SASB Materiality Map® è la sanità che ha ottenuto un ranking medio del 61,76%, seguito dal macromercato della trasformazione delle risorse (58,33%) e i beni di consumo (54,90%). Tra tutte le dimensioni ESG analizzate, la variabile Human Capital ha registrato il più elevato punteggio (con ranking medio pari all'80,19%), evidenziando un'elevata attenzione per la rendicontazione sul capitale umano da parte delle società AIM.
Torna l’interesse degli investitori
«A fronte di una crescita media di fatturato del +3% Telecomunicazioni (+42%), Chimica (+19%), Tecnologia (+14%) ed Healthcare (+5%) hanno sovraperformato il mercato - sottolinea Anna Lambiase, Ceo di IRTop Consulting. I ricavi medi delle quotate ammontano a 35,7 milioni con un Ebitda medio pari a 4,8 milioni. Il mercato Aim conferma il suo ruolo centrale nel favorire internazionalizzazione e sviluppo delle PMI; considerando che nel primo semestre 2021 la domanda da parte degli investitori è stata in media superiore a 3,8 volte l'offerta, pensiamo che la fiducia stia tornando. Ma per sostenere una crescita duratura dell'equity capital market è necessario rendere il Credito di Imposta sui costi di quotazione introdotto dal Mise una misura strutturale per favorire in modo permanente i programmi di investimento delle PMI». Nell'azionariato delle società AIM Italia sono presenti 107 Investitori Istituzionali, di cui 18 italiani (17%) e 89 esteri (83%). L'investimento complessivo ammonta a 686 milioni. First Capital, Azimut e Mediolanum sono le prime 3 case di investimento con 200 milioni di euro complessivamente investiti. «AIM si conferma uno strumento indispensabile di finanza alternativa per la crescita delle PMI - conclude Lambiase - e sempre più AIM riveste un ruolo fondamentale nella struttura dei mercati azionari nazionali».
In prospettiva
IR Top Consulting, attraverso l'Osservatorio AIM, ha stimato l'evoluzione del mercato AIM nel periodo 2021-2024. Al 31 dicembre 2021, si prevede una crescita del mercato pari al +57% in termini di capitalizzazione e del +25% in termini di numero di società target (pari a 173), rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto delle nuove quotazioni dell'anno stimate pari a 35. Al 2024 la capitalizzazione dell'intero mercato potrebbe raggiungere i 17,6 miliardi di euro con circa 300 aziende quotate e un CAGR 2020-24 sulle società del +22% e un CAGR 2020-24 sulla capitalizzazione del +32%. I settori stimati maggiormente in crescita in termini di numero di collocamenti sono: l'immobiliare, la tecnologia e l'Healthcare. Le principali variabili considerate nella stima riguardano: l'estensione permanente del Credito di Imposta per i costi di quotazione delle PMI, l'utilizzo medio del bonus IPO da parte delle singole società quotande, il rapporto di IPO su AIM Italia rispetto a MTA, la capitalizzazione media AIM, aggiustata per la percentuale di PMI innovative su AIM, la percentuale di società rispetto alle SPAC e l'ipotesi di una crescita lineare del mercato.
loading...