turisti sempre più sulle due ruote

Su due ruote: il prodotto interno bici in Italia è di 12 miliardi l’anno

di Nicoletta Cottone

Boom del cicloturismo in Italia, +41% in cinque anni

4' di lettura

Turisti sempre più sulle due ruote. Cresce il numero di chi sceglie di trascorrere le vacanze pedalando. Il cicloturismo unisce l'Italia da Nord a Sud e le due ruote si confermano come un ottima chance per rivitalizzare territori, commercio e cultura. Nel 2018 i cicloturisti rilevati nelle strutture ricettive e nelle abitazioni private hanno raggiunto i 77,6 milioni, l'8,4% dell'intero movimento turistico in Italia. Oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una vacanza utilizzando più o meno intensamente la bicicletta. Ed è un fenomeno in notevole crescita: i cicloturisti in 5 anni, dal 2013 al 2018, sono aumentati del 41% e attualmente generano un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro all'anno. I dati emergono dal primo rapporto Cicloturismo e cicloturisti in Italia realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente, presentato questa mattina a Roma nel corso del BikeSummit 2019. Una occasione per fare il punto sull'economia generata dal cicloturismo nel nostro Paese.

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Prodotto interno bici: 12 miliardi
É di 12 miliardi di euro il Pib, che è il Prodotto interno bici, il giro d'affari generato dagli spostamenti a pedali in Italia, calcolando la produzione di bici e accessori, delle ciclo-vacanze e dell'insieme delle esternalità positive generate dai cittadini in bicicletta. «Oggi effettuare un viaggio in sella a una bicicletta è diventata una modalità di fare vacanza molto diffusa e risulta in crescita nelle preferenze dei turisti anche in Italia, nonostante molto spesso la ciclabilità nelle nostre città sia addirittura ostacolata», ha sottolineato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. Ricordando che oggi più che mai «le ciclovie e il turismo ciclabile rappresentano una straordinaria opportunità per il turismo, l'economia, l'occupazione, ma anche per le aree interne del nostro Paese».

A giugno il nuovo osservatorio sul turismo
Il report, ha sottolineato Roberto Di Vincenzo, presidente di Isnart, istituto specializzato sul turismo di Unioncamere, inaugura una nuova stagione per l'osservazione dei dati sul turismo, con nuove alleanze con specialisti di settore per puntare l’obittivo sull'economia prodotta dai diversi tipi di turismo. «L'innovazione che Isnart sta portando avanti - ha spiegato Di Vincenzo - oltre che muoversi su nuovi contenuti, si sta sviluppando anche sul rinnovamento delle metodologie: a giugno presenteremo il nuovo osservatorio sul turismo del sistema camerale basato sull'utilizzo dei big data e dell'intelligenza artificiale».

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L’economia delle due ruote è una realtà
I turisti che ogni anno in Italia percorrono in bicicletta tutto il loro itinerario sono circa 1,85 milioni, mentre chi usa la bicicletta a destinazione – avendola al seguito, o noleggiandola sul posto – sono circa 4,18 milioni di persone. A questi si aggiungono gli oltre 700mila ciclisti urbani, che usano ogni giorno la bicicletta sui percorsi casa-lavoro o altro, che portano il totale a circa 6,73 milioni di persone.

Settore produttivo: 1, 3 miliardi l’anno
E negli altri paesi europei si pedala molto più che in Italia: da noi sono stimate circa 440 bici ogni 1.000 abitanti, mentre nei Paesi Bassi o in Germania il rapporto è quasi di 1 a 1. Eppure dal solo settore produttivo della bicicletta arrivano 1,3 miliardi di euro l'anno, per oltre 1,7 milioni di pezzi venduti, con un export in crescita del 15,2% (dati 2017).

Le destinazioni dei cicloturisti
Tra le principali regioni di partenza dei cicloturisti figurano diverse aree del Centro Sud (quasi un quinto dei cicloturisti dichiara di provenire dalla Campania, seguita da Lombardia e Lazio), mentre le principali destinazioni di soggiorno sono tutte nell'area settentrionale del paese (Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana). La Germania è, invece, il principale mercato estero di origine dei flussi interessati alla vacanza attiva, seguita da Francia, Stati Uniti e Regno Unito.

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Quasi la metà dei vacanzieri usa spesso le due ruote
Isnart ha stimato in 21,9 milioni le presenze del cicloturista in senso stretto (chi considera la bici un vero e proprio mezzo di locomozione per vivere la vacanza in una determinata località), pari al 13% delle presenze generate dal turismo attivo e al 2,4% del totale nazionale. Sono però i turisti ciclisti (chi durante la vacanza fa escursioni in bici o si dedica al ciclismo, per il quale la bicicletta è intesa soprattutto come mezzo episodico per svolgere un'attività fisica e sportiva) a rivestire un ruolo ancor più rilevante nel macrocosmo della vacanza attiva: 55,7 milioni sono le presenze stimate nel 2018. In pratica quasi la metà dei vacanzieri attivi fa un uso frequente della bicicletta per svolgere attività fisica in connessione con la conoscenza e scoperta del territorio.

Lo stato delle ciclovie
Il BikeSummit 2019 è stata anche l'occasione per valutare lo stato di avanzamento dei percorsi cicloturistici, a partire dalle 10 ciclovie di interesse nazionale e dal progetto Grab - l'anello ciclopedonale della Capitale – che ha fatto da apripista al Sistema nazionale delle ciclovie turistiche entrate finalmente a pieno titolo nella pianificazione delle infrastrutture prioritarie del Paese. Il confronto ha coinvolto anche i rappresentanti della Ciclovia Vento, del Sole, dell'Acquedotto Pugliese, del Garda, della Magna Grecia, della Sardegna, Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, Tirrenica, Adriatica.

Stanziati 361 milioni per il Sistema ciclovie
L'attuale governo ha confermato la realizzazione e il finanziamento del sistema delle ciclovie con lo stanziamento di 361,78 milioni di euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche. Si tratta di un'infrastruttura diffusa per promuovere la mobilità dolce e il turismo sostenibile, individuando i criteri di ripartizione delle risorse stanziate, disciplinando la progettazione e la realizzazione delle opere e stabilendo dei requisiti e standard tecnici di progettazione. Chiaramente una ciclovia in Sicilia non può essere “formattata” come una in Trentino, un tratto di bosco non può avere le caratteristiche infrastrutturali di un argine fluviale.

Le strade ad alta itensità turistica
Sul fronte della sicurezza è urgente una riforma del Codice della Strada che preveda la definizione di strada ad alta intensità ciclistica per quelle strade secondarie a traffico promiscuo, più utilizzate da ciclisti che autoveicoli nelle strade minori, abbasandone i limiti di velocità e aumentandone la sicurezza di utilizzo per il cicloturismo.

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