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Suarez ammette davanti ai magistrati: sapevo quali erano le domande per l’esame di italiano

Il calciatore conferma il “favore” fattogli durante l’esame presso l’Università per Stranieri di Perugia

Caso Suarez, indagato anche Paratici

2' di lettura

Nella giornata di sabato, il calciatore Luis Suarez ha confermato di avere saputo prima della prova quelli che sarebbero stati i contenuti dell'esame all'università per stranieri. È quanto sarebbe emerso dalla sua deposizione. Assistito da un interprete e parlando in spagnolo, Luis Suarez è stato infatti sentito come testimone dai magistrati di Perugia che indagano sul suo esame “farsa” per la conoscenza dell'italiano sostenuto all'Università per Stranieri. Una deposizione nel corso della quale il calciatore uruguaiano avrebbe ammesso di avere saputo dei contenuti della prova prima di sostenerla. Anche se nessuna conferma ufficiale giunge al riguardo.

Comparso come testimone

Suarez, calciatore ora dell'Atletico di Madrid ma che è stato a lungo obiettivo di mercato della Juventus quando ancora militava con il Barcellona, è stato ascoltato in videoconferenza dai pm del capoluogo umbro che coordinano gli accertamenti della guardia di finanza e che per sentirlo hanno avviato una rogatoria internazionale. Il 'pistolero' è comparso davanti ai magistrati nella veste giuridica di persona informata dei fatti, cioè di testimone.

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La Procura guidata da Raffaele Cantone non gli ha infatti contestato alcun addebito ma gli è stato concesso di essere assistito nell'atto da un legale. Il suo procuratore che è stato quindi a sua volta sentito dai magistrati, sempre come persona informata dei fatti. Il contenuto della deposizione verrebbe considerato particolarmente interessante dagli inquirenti. Non è comunque chiaro se dalla testimonianza siano emersi elementi legati alla posizione della Juventus.

Coinvolti i vertici dell’Università per Stranieri

L'indagine ha toccato i vertici dell'Università per Stranieri di Perugia. Sono stati infatti indagati per violazione del segreto d'ufficio finalizzato all'indebito profitto patrimoniale e falsità ideologica in atti pubblici la ex rettrice Giuliana Grego Bolli, che si è recentemente dimessa, il direttore generale Simone Olivieri e il professor Lorenzo Rocca, esaminatore di Suarez che ha lasciato l'Ateneo a fine ottobre. L'ipotesi degli inquirenti è che a Suarez siano stati rivelati in anticipo i contenuti della prova sostenuta dal calciatore il 17 settembre e che lo ha portato a ottenere la certificazione della conoscenza della lingua italiana di livello B1. Attestato necessario nella procedura per ottenere la cittadinanza italiana da parte del calciatore.

All'inizio di ottobre è stata quindi disposta la misura cautelare della sospensione per otto mesi dall'esercizio del pubblico ufficio di Grego Bolli, Oliveri e Rocca (per quest'ultimo è stata poi revocata dallo stesso gip). Tra gli indagati figura comunque anche l'avvocato Maria Turco, per la quale è ipotizzato il concorso in falso ideologico. Nelle carte dell'inchiesta è indicata come “legale incaricato dalla Juventus” per l'allestimento dell'esame di Suarez a Perugia.

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