Sul set del servizio Una fiaba moderna: la moda al Castello di Torrano di Ponte dell'Olio
La magia dei colli piacentini, atmosfere in bilico fra saga e storia e un narratore d'eccezione: l'attore Stefano Accorsi guida alla scoperta dei borghi.
di Redazione
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Ci sono luoghi che conservano intatto il genius loci, luoghi dove il tempo scorre rarefatto e sospeso e che tuttavia, proprio in questo periodo storico, stanno rivivendo una seconda stagione di interesse e sviluppo. Dopo i colli toscani e umbri, i colli piacentini stanno diventando la nuova destinazione per seconde case di pregio, casali rurali e tenute vitivinicole. Per questo, per il servizio di copertina, How to Spend it – A Passion for Fashion è andato alla ricerca della bellezza originale e nascosta della provincia italiana.
Il set della “fiaba moderna”, che la modella Nikki Tissen interpreta con la moda di stagione, fra fruscianti taffetà, romantici pizzi e gonne a farfalla, è l'antico Castello di Torrano. Il primo nucleo fu probabilmente una torre costruita a metà del XIII secolo, durante la signoria dei Confalonieri. Poi si aggiunsero altri edifici fino a formare una fortificazione con mura scarpate sormontate da merlatura ghibellina e mura interne.
La struttura s'inserisce nel circuito artistico e culturale di Val Nure e Val Chero che, con la sua fitta rete di castelli e torri, è un patrimonio turistico di valore architettonico e paesaggistico.Fra alberi secolari, animali di pietra, sentieri appenninici e mulattiere, atmosfere a metà fra Terra di Mezzo e Metamorfosi, il servizio è anche l'occasione per scoprire Ponte dell'Olio un tempo famoso per l'“olio da brusar” e l'alta concentrazione di cucitrici e filatrici da lino.
E' solo uno dei tanti borghi dell'Emilia Romagna. Per scoprirli, da Nord a Sud, da Bobbio a Pennabilli, How to Spend it ha fatto ricorso a una guida speciale, Stefano Accorsi. Suo e di Fabio Bonifacci è il progetto “L'anima dei borghi” che qui vedete in anteprima.
“All'estero spesso mi chiedono perché in Italia siamo così socievoli.Ma in Italia spesso mi chiedono perché in Emilia Romagna siete così socievoli?A me piace pensare che un po' c'entrino loro: i borghi”, spiega Accorsi.Terre storiche, dove tradizione e cultura antica si intrecciano, ma dove tanto più oggi vale la pena tornare per quella natura così particolare, “la via di mezzo tra famiglia e società. Una società molto piccola o una famiglia molto allargata”, continua Accorsi.
“Il borgo non è il passato, è il presente. Il turismo dei borghi è in crescita da anni, e la diffusione dello smart working li rende di nuovo luoghi di residenza possibile. Qualcuno addirittura dice: il borgo è il futuro”, conclude accompagnando con la sua voce narrante la scoperta di alcune delle piccole rarità della sua terra, l'Emilia Romagna. “Se proponete a qualcuno di visitare un borgo, state tranquilli, non vi risponderà mai: i borghi già li conosco. Perché non ne esistono due uguali, I borghi sono un monumento alla diversità”.
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