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Sulle strade dell’Arizona, tra highway attraverso il deserto, canyon e tornanti

Al volante della Bmw M2, la nuova coupé con 460 cv: alte prestazioni e il piacere di un'auto reattiva, immediata e telepatica. Una sportiva vera, ma ultracomoda.

di Mario Cianflone

3' di lettura

«E = M2». No, non è errore nella einsteiniana formula della relativistica conversione tra massa e energia dove manca C, la costante universale della velocità della luce. È, invece la formula «Emozione = M al quadrato» e per M intendiamo Bmw Motorsport; anzi M2, la nuova generazione della compatta sportiva della casa di Monaco. Ed è una formula che aggiorna il concetto di auto sportiva, rigorosamente termica, richiamando alla memoria proprio la Bmw 2002 Turbo del 1973, la madre di tutte le M. La nuova M2 infatti celebra i 50 anni della divisione Bmw M Motorsport e lo fa proponendo una compatta due porte che è un po' cresciuta nelle dimensioni rispetto alla vecchia generazione (è lunga 4,58 m, 119 mm in più), ma è più piccola e agile rispetto alla cugina M4, grazie a un passo di 2,747 m, più corto di 110 mm rispetto alla sorella maggiore con la quale condivide tecnologie del powertrain e parti dello chassis.

La Bmw M2, va detto subito, è un oggetto che smentisce la modaiola equazione «auto = mobility device». No, la nuova coupé a trazione rigorosamente posteriore è pensata per divertire, per emozionare e per esaltare il piacere di guidare. Non è un elettrodomestico per andare dal punto A a quello B, ma questo non vuol dire che non sia funzionale. A bordo lo spazio non manca e i posti dietro sono veri. E anche il sistema di infotainment, basato su System 8 contrasta con il suo carico di digitale connettività con quel meraviglioso gusto retrò del cambio manuale.

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Infatti, abbiamo provato la M2, proprio con questa puristica, e sempre più rara, opzione. Di serie c'è un automatico M Steptronic a otto velocità con Drivelogic, più efficace tant'è che il manuale perde tre decimi nello zero cento a quota 4,3 secondi ma guadagna in fascino. Sotto il lungo cofano c'è un classico firmato Bmw: un bel sei cilindri longitudinale in linea da 3 litri, senza alcuna concessione all'elettrificazione. L'unità adotta la tecnologia M TwinPower Turbo e deriva dal motore di M3 ed M4, rispetto al quale eroga 50 cavalli di meno, fermandosi comunque alla rispettabilissima quota 460 cv (a 6.250 giri/min) cioè 90 in più della serie precedente. Il tremila bavarese schiera 550 Nm di coppia massima tra 2.650 e 5.870 giri numeri che si traducono in 250 km/h (285 con il pacchetto M Driver's).

Abbiamo provato la nuova M2 sulle spettacolari strade dell'Arizona, tra highway che segnano solchi nel deserto, canyon e anche tornanti di montagna dove la voglia di esagerare con il gas era sempre tanta. Al volante la baby «Emme», costruita, tra l'altro, in Messico a San Luis Potosí è reattiva, immediata e telepatica. Sterzo e handling ineccepibili, da sportiva vera. Ma sa essere comoda anche dopo ore al volante. La trazione posteriore con cambio manuale trasmette emozioni chilometro dopo chilometro, esaltate da un coinvolgente sound allo scarico. Retaggio culturale di un modo del motore termico che sta morendo? Forse, ma sulla M2 si respira un'aria di passione e di voglia di guidare, di usare e possedere un oggetto che supera i canoni della mera logica utilitaristica. Che male c'è? Perché si dovrebbe ridurre l'auto a un banale «sposta persone». Del resto per portarsi dietro telefonino e portafogli basta anche una shopper di tela, ma vuoi mettere una borsa di Louis Vuitton? In questo senso la M2, appartiene al mondo dei giocattoli di lusso, come un orologio di gran marca, o lo smartphone top di gamma. Lo stile, spigoloso, appartiene di diritto ai canoni estetici Bmw più recenti. Il doppio rene della calandra è ben marcato, ma non è esagerato come su M4. La plancia è invece dominata dai display digitali. Anche la tecnologia di bordo è al servizio della passione, delle emozioni e dei track day: nel sistema ci sono app specifiche per la in pista. M Drift Analyzer, assegna i punteggi alla derapata, mentre M Laptimer analizzai tempi.

Il listino parte da 76mila euro, ma con alcune personalizzazioni e pacchetti si superano di slancio i 90mila.

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