Super schermo, chipset Snapdragon 5G e tanta AI: anche Honor sale sul caro dei “foldable”
Honor ha ufficializzato nei giorni scorsi Magic V, il suo primo smartphone pieghevole. Ecco cosa ne pensiamo
di Gianni Rusconi
I punti chiave
3' di lettura
Design senza precedenti, display rivoluzionario e prestazioni al top per offrire un'esperienza di utilizzo unica: il biglietto da visita con il quale Honor ha ufficializzato nei giorni scorsi Magic V, il suo primo smartphone pieghevole, è una sorta di ritornello già sentito. Samsung e Huawei hanno aperto anni il mercato dei foldable (inciampando anche in comprensibili errori), Xiaomi e Oppo hanno seguito la strada e molti indizi lasciano pensare che la corsa agli annunci sia tutt'altro che finita. Con altre aziende tech (cinesi in testa) a reclamare un posto in campo.
La differenza sta nello schermo
Trovare una formula per distinguersi dagli altri pieghevoli già presenti sul mercato appare come una sfida con la quale occorre “tassativamente” misurarsi per poter fare la voce grossa in un comparto da tempo in cerca della nuova killer application. Con Magic V, disponibile prossimamente in Cina, l'ex sussidiaria di Huawei prova a certificare ambizioni decisamente importanti (“vogliamo diventare il marchio più performante nel mercato foldable premium”, ha sentenziato il Ceo della casa di Shenzen, George Zhao, in sede di presentazione) con un prodotto che non vuole essere da meno a quelli della concorrenza. Proviamo di seguito a sintetizzarne le caratteristiche principali, partendo ovviamente dallo schermo. Il display curvo a tecnologia Oled sviluppa una diagonale da 6,45 pollici quando lo smartphone è piegato a libro e promette un rapporto schermo-corpo più ampio del formato 21,3:9: in altre parole è come se si avesse fra le mani uno smartphone tradizionale, senza forzature in lunghezza e larghezza. Una volta aperto, il dispositivo si trasforma in un tablet con una superficie utile di 7,9 pollici senza pieghe. La promessa che fa Honor ai potenziali utenti del suo foldable? Amplissima gamma cromatica (fino a 1,07 miliardi di colori), frequenza di aggiornamento dello schermo fino a 120Hz e (primizia assoluta per un pieghevole) certificazione Imax Enhanced. Il tutto condito da funzionalità multitasking e da un sistema che divide lo schermo in più finestre per poter visualizzare più contenuti in modo simultaneo, sfruttando anche le indicazioni di personalizzazione suggerite dal motore di intelligenza artificiale.
Materiali di pregio e prestazioni da top di gamma
Il corpo simmetrico e sottile del Magic V è impreziosito da un mix di materiali (lega di titanio, metalli liquidi di zirconio e fibre di carbonio) ad alta resistenza che riducono la densità del dispositivo e lo rendono, a detta dei portavoce di Honor, estremamente leggero quando lo si tiene nel palmo di una mano. Nel motore di questo smartphone troviamo invece il processore Snapdragon 8 Gen 1 5G di Qualcomm, una Gpu Adreno, ben 12 Gbyte di memoria Ram e 256 GByte di spazio di storage, una batteria da 4,750mAh per un giorno intero di autonomia. Prestazioni da top di gamma, insomma, che si riflettono anche alla voce connettività (vedi il supporto della tecnologia proprietaria Link Turbo X per ottimizzare la velocità di download passando in modo intelligente tra reti Lte e Wi-Fi o combinando entrambe) e nel comparto fotografico, che prevede un array quad-camera alimentato da intelligenza artificiale con un sensore posteriore da 50 megapixel e una fotocamera anteriore da 42 MP.
Samsung guarda avanti e punta sul triplo display
Se il presente si chiama Z Fold 3, il futuro prossimo di Samsung in ambito foldable ha ancora a che vedere ancora con il numero “perfetto”. Tre, infatti, sono gli schermi di cui è dotato uno dei prototipi della famiglia “Flex”, il modello S, che la casa coreana ha messo in mostra al Ces di Las Vegas. La sua prerogativa sono per l'appunto i tre display (uno sempre visibile) uniti da due cerniere, una ripiegata verso l'esterno e una verso l'interno, che danno al device una forma ad S e lo trasformano in un vero e proprio tablet quando aperto. Tre schermi sono la dote anche del Flex G, ma in questo caso entrambe le cerniere sono ripiegate verso l'interno, adottando la stessa filosofia di design dei Galaxy Z Flip 3 e Z Fold 3, per chiudere il display completamente su sé stesso.Se Flex Slidable spicca per l'atipicità dei due schermi posizionati uno sopra l'altro (il pannello secondario si estrae con la pressione di un pulsante sul lato del telefono), il Flex Note, infine, è il salto nel futuro di Samsung nel mondo dei notebook. Si tratta infatti di un tablet con una cerniera posta al centro dello schermo per ripiegare le due metà l'una sull'altra, avvicinarle per raggiungere un angolo di 180 gradi o ancora mettendole perpendicolari tra loro per configurare un portatile con il pannello inferiore occupato dalla tastiera virtuale.
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