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Superbonus, condomini: ipotesi proroga di almeno 3 mesi. Salvini contro Gentiloni

Bisognerà aspettare la Nadef, a fine settembre, per avere un quadro definito

di Nicola Barone

Superbonus, per non lasciare i cantieri a metà ora serve una proroga

2' di lettura

Si va verso un anno complesso che la maggioranza è pronta ad affrontare con determinazione e serietà, a partire dalla legge di Bilancio sulla quale i partiti della maggioranza sono tutti concordi nel concentrare le risorse su salari, sanità, famiglie e pensioni, a partire da quelle dei giovani. A Palazzo Chigi vertice tra le forze che sostengono l’esecutivo per fare il punto sulla ripartenza dei lavori, in vista della stesura della legge di Bilancio. La premier Giorgia Meloni riunisce attorno a sé i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e i capigruppo di Camera e Senato dei partiti (assente il responsabile dell’Economia Giancarlo Giorgetti). Il messaggio per tutti è serrare il più possibile le fila in vista dell’obiettivo.

Superbonus, per condomini si studia proroga almeno 3 mesi

Una proroga di almeno tre mesi del superbonus al 110% per i condomini (come anticipato dal Sole 24 Ore in edicola il 6 settembre). È questa, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari e governative, l’ipotesi allo studio per garantire l’agevolazione ai condomini che non avranno terminato i lavori entro fine anno. La proroga, che estenderebbe ai primi tre mesi del 2024 la possibilità di usare l’agevolazione in scadenza quest’anno, sarebbe comunque vincolata al raggiungimento di una certa soglia di avanzamento dei lavori, che potrebbe aggirarsi intorno al 60-70%. Il Superbonus, che nel 2023 è sceso al 90%, è rimasto al 110% solo per i condomini che avevano approvato i lavori e presentato la Cila entro novembre del 2022.

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Superbonus, per non lasciare i cantieri a metà ora serve una proroga

Bloomberg: possibile rialzo deficit al 5%

Il complesso delle scelte vere proprie potrà giungere solo conosciuti i numeri della cornice economica. Dunque la Nadef, a fine settembre, per avere un quadro più definito di adesso. Tra un paio di settimane un aggiornamento anche con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti consentirà di tirare una linea. Anche se si prefigura in ogni caso una manovra difficile, con un deficit del 2023 che - complice il Superbonus - potrebbe essere rivisto al rialzo nelle nuove stime della Nadef. Considerando i dati del Superbonus, di cui si dovrà tenere conto, e quelli sull’andamento dell'economia, dal 4,5% del Pil indicato nel Def si potrebbe salire quest’anno - come anticipato da un’analisi di Bloomberg - verso il 5 per cento.

Salvini: il commissario europeo italiano sembra straniero

«In questo periodo ho avuto l’impressione di avere un commissario europeo che giocava con la maglietta di un’altra nazionale. Più che dare suggerimenti, elevava lamenti e critiche». Così ancora Salvini, intervenendo a Roma a un convegno di Acea. L’unico esponente italiano nell’esecutivo Ue è quello agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni.

Nelle prossime settimane testo riforma costituzionale

Dalla riunione a Palazzo Chigi filtrano ulteriori dettagli sulle misure in cantiere. Si continua a lavorare sulle riforme attese - viene assicurato - come la delega fiscale, l’autonomia differenziata, la riforma della giustizia, e la riforma costituzionale che nelle prossime settimane arriverà a definizione. E rimane da assumere una linea sul Mes, così come non va abbassata la guardia sul Pnrr, con la gestione del dossier migranti diventata sempre più pressante.

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