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Superbonus 110%, investimenti a quota 88 miliardi

Non si arresta anche a settembre, secondo i dati Enea, la corsa della maxi agevolazione: in assenza di una proroga partono gli ultimi cantieri

di Giuseppe Latour

Superbonus, ora le Regioni si muovono per sbloccare i crediti fermi

2' di lettura

Non si ferma la corsa del superbonus. Nonostante il taglio all’agevolazione (da quest’anno al 90%), i limiti per le unifamiliari e lo stop a cessione e sconto in fattura, anche a settembre il maxi sconto fiscale fa segnare un record. Gli investimenti avviati al 30 settembre 2023, secondo il consueto report Enea, valgono infatti oltre 88 miliardi. I nuovi cantieri sono più di 5mila e i nuovi investimenti sono arrivati a quota 3,2 miliardi. Si fa sentire la corsa a utilizzare l’agevolazione entro fine anno, in assenza di una proroga.

I numeri

Al 30 settembre 2023 gli investimenti ammessi a detrazione sono aumentati a quota 88,17 miliardi di euro rispetto agli 85 miliardi del 31 agosto scorso, su un totale di investimenti (comprese le somme non ammesse a detrazione) di 89,53 miliardi rispetto agli 86,3 del mese precedente. In sostanza, c’è poco più di un miliardi di investimenti andati oltre i tetti di spesa, che non potranno accedere agli sconti. Le detrazioni maturate per lavori conclusi sfiora gli 80 miliardi, a quota 79,33 miliardi rispetto a 76,1 miliardi di agosto.

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Cresce il peso dei condomini

L’incremento mensile è stato, allora, pari a circa 3,2 miliardi. Quasi tutti su edifici condominiali. Il totale degli investimenti ammessi detrazione per i condomini sfiora, infatti, i 50 miliardi. A settembre i condomini sono arrivati a pesare per il 56,7% sul totale degli investimenti sostenuti dal superbonus (rispetto al 55,2% di agosto). Per quanto riguarda le villette gli investimenti ammessi a detrazione sono arrivati a oltre 27 miliardi, pari al 30,7% sul totale (contro il 31,8% di agosto). C’è poi il settore delle “unità immobiliari indipendenti” che a settembre ha segnato investimenti per oltre 11,1 miliardi, pari a 12,6% del totale (contro il 13,1% di agosto).

Corsa a incassare le ultime agevolazioni

Su questi numeri pesa la corsa di fine anno che, evidentemente, sta caratterizzando il mercato, in assenza di una proroga. Da gennaio 2024, infatti, lo sconto non sarà più al 90%, come adesso. Si scenderà al 70 per cento. Così, nei condomini è partita la corsa ad avviare gli ultimi lavori. Le spese effettuate dal prossimo anno avranno un’agevolazione meno vantaggiosa. Inoltre, in caso di cessione del credito e sconto in fattura, entro fine anno andranno effettuati i lavori, oltre ai bonifici.

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