Calcio

Superlega, durissima reazione dell’Uefa: pronti a escludere tutti i club dalle competizioni. Draghi: preservare i campionati nazionali

Muro contro muro tra club scissionisti e governo del calcio mondiale sul progetto finanziato da JPMorgan. La Commissione Ue condanna l’operazione

Nasce la Superlega: cos'e' la nuova competizione europea di calcio

4' di lettura

Non poteva essere più divisivo l’annuncio della nascita della nuova Superlega di calcio cui per ora hanno aderito 12 club - dal Real Madrid al Liverpool, passando per le italiane Juventus, Inter e Milan - ma dovrebbe allargarsi a 15, più ulteriori cinque squadre «invitate». I 12 club scissionisti scrivono a Uefa e Fifa dicendosi pronte a sostenere una battaglia legale. Intanto, sul fronte tedesco, incassano il no di Bayern Monaco e Borussia Dortmund e le critiche di Commissione europea e Fifa, la federazione mondiale del calcio che condannano l’operazione finanziata da JPMorgan.

SUPERLEGA MANCATA, LE PERFORMANCE DEI CLUB
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La risposta legale dei 12 club

I 12 club aderenti alla Superlega hanno già pronta una risposta legale alla minaccia di causa per danni avanzata dalla Uefa. Secondo Le Parisien, i club avrebbero inviato una lettera al presidente della Fifa, Gianni Infantino, e a quello dell’Uefa, Aleksander Ceferin, nella quale li avvisano di aver depositato il loro «dossier» presso diversi tribunali, senza specificare quali e con quali contenuti.

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Ceferin (Uefa): uno sputo in faccia a chi ama il calcio

Durissima la reazione del presidente della Federazione europea del calcio, Aleksander Ceferin: «Credo che la proposta della Superlega equivalga a sputare nel viso a tutti quelli che lavorano nel calcio, a chi ama il calcio», ha detto dopo la riunione del Comitato Esecutivo dell’Uefa. «Facciamo appello a tutti, ai fan, ai media, ai politici e agli organi di governo del calcio di unirsi a noi per non far sì che questo piano diventi realtà».

«Stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale. È ancora presto, l'annuncio è arrivato ieri notte, non abbiamo ancora una soluzione ma cercheremo di applicare tutte le sanzioni che potremo. Ovviamente il prima possibile dovremo sospendere tutti dalle nostre competizioni», ha proseguito il presidente dell’Uefa, annunciando che «i giocatori che parteciperanno e giocheranno con le squadre nella Superlega non potranno giocare né ai Mondiali né agli Europei né in nessuna partita delle nazionali».

Ceferin non ha risparmiato anche una bordata contro il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, uno dei principali registi dell’operazione dei club scissionisti: «Non parlerò molto di Agnelli, è una delle più grandi delusioni, anzi la più grande delusione. Ho parlato con lui sabato pomeriggio, ha detto che si trattava solo di voci, che non c'era nulla sotto. Ovviamente l'avidità è così forte che sconfigge tutti i giusti valori umani».

Il no della Figc e la nuova Champions League

No secco alla Superlega anche dal presidente della Figc, Gabriele Gravina: «Il calcio è dei tifosi. L'unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l'adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla Fifa». L’esecutivo Uefa riunito a Montreaxu ha infatti dato il via libera al nuovo format della Champions League: per l'ex Coppa Campioni il numero totale di squadre passerà da 32 a 36, con la trasformazione dalla tradizionale fase a gironi a una singola fase di campionato che includa tutte le squadre partecipanti. A ogni club verrà ora garantito un minimo di 10 partite di fase di campionato contro 10 diversi avversari (cinque partite in casa, cinque in trasferta).

Bayern e Borussia contrarie

Il Bayern Monaco e il Dortmund, i due club tedeschi presenti nel consiglio di amministrazione della European Club Association (Eca), si sono espressi nettamente contro il piano di creare una Super League. Lo dichiarato il Ceo del Borussia Dortmund Hans- Joachim Watzke. «Ci siamo riuniti domenica sera per una conferenza virtuale domenica e abbiamo confermato la volontà dei club coinvolti di appoggiare la prevista riforma della Champions League, respingendo i piani per formare una Superlega. Entrambi i club tedeschi rappresentati (Bayern Monaco e Borussia Dortmund) hanno espresso lo stesso punto di vista».

Commissione Ue: progetto contrario ai nostri valori

Nella questione interviene anche la politica, ai massimi livelli. Per le autorità di Bruxelles «dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, basato sulla diversità e l’inclusione. Non c’è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono legami stretti con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base», scrive su Twitter il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas. «Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo», aggiunge Schinas.

Boris Johnson: «Faremo tutto il possibile perché non accada»

Se tra Bruxelles e Londra, dopo la Brexit, il feeling è ai minimi termini, il caso per paradosso riavvicina le due piazze: Boris Johnson alza i toni, confermando non solo la ferma opposizione del governo britannico alla Superlega, ma anche di essere pronto a collaborare «con le autorità del calcio perché il progetto non vada avanti nella maniera attualmente proposta». Dopo la netta censura espressa domenica sera, nella giornata di lunedì il premier britannico è tornato a parlare del nuovo torneo continentale, al quale parteciperebbero anche sei club inglesi, bocciandolo come «una notizia non buona per i tifosi. Valuteremo tutto ciò che potremo fare assieme alle autorità del calcio perché questo piano non si avveri», ha dichiarato il primo ministro.

Draghi: preservare le competizioni nazionali

Anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi fa sapere che «il governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport».

I tifosi dei sei club inglesi aderenti: «Atto sconcertante»

In Inghilterra, neanche i tifosi sembrano averla presa molto bene. Le tifoserie organizzate dei sei club inglesi firmatari dell’atto di fondazione della Superlega hanno espresso una ferma e unanime condanna al controverso progetto, definito «sconcertante, egoista e contrario ai valori dello sport tramite un comunicato congiunto. Da Londra a Manchester, passando da Liverpool, non si è fatta attendere la reazione dei tifosi, «contrari con tutto il cuore alla creazione di una competizione destinata a separarsi dalla Champions League», nel commento del Chelsea Supporters Trust. Altrettanto dura e perentoria la censura dei tifosi del Tottenham’s Supporters Trust: «Quando è troppo è troppo».

Fifa: disapproviamo una lega separatista chiusa

Tra i primissimi a bocciare il progetto, ovviamente, c’è la Fifa, il governo del calcio mondiale: «In questo contesto la Fifa non può che esprimere la sua disapprovazione» per una «lega separatista europea chiusa» al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetti i nostri principi, a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equa che può aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale».

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