Supplente fa ricorso per aggiornarsi con carta docente, lo vince e ottiene 3mila euro
Scuola, la decisione del Tribunale del lavoro di Bologna sulla carta annuale del docente. L’Anief: invitiamo tutti gli aventi diritto a percorrere la stessa strada
di Redazione Scuola
1' di lettura
«Gli insegnanti italiani precari hanno pieno diritto a ricevere la carta annuale del docente: a sostenerlo è anche il tribunale del lavoro di Bologna. A un docente che ha svolto sei supplenze annuali, tra il 2016 e il 2022, il giudice ha fatto avere in un'unica soluzione i 3 mila euro non assegnati, dopo avere accertato il pieno diritto del ricorrente «a usufruire del beneficio economico di euro 500 annui tramite la Carta elettronica del docente per l'aggiornamento e la formazione del personale docente». E' quanto si legge in una nota dell'Anief. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che «in attesa delle motivazioni della sentenza del Tribunale del Lavoro di Bologna, una cosa è certa: sollecitati di nostri legali, i giudici studiano la Costituzione e la legislazione in materia, il diritto alla formazione dei lavoratori, le innumerevoli sentenze già emesse, anche dal Consiglio di Stato e quella dominante della Corte di Giustizia europea. Il risultato è che l'esclusione dei supplenti annuali dalla card del docente per l'aggiornamento è una vera e propria discriminazione. Chi è stato precario - spiega - anche solo per un solo anno, è bene che presenti ricorso al giudice del lavoro con Anief: avrà la possibilità concreta di recuperare i 500 euro annui dell'aggiornamento. Considerando che si parte dal 2016, quando è stata assegnata la carta del docente per la prima volta, ogni insegnante arriva a recuperare fino a 3 mila euro netti, come è successo a Bologna».
Brand connect
Newsletter Scuola+
La newsletter premium dedicata al mondo della scuola con approfondimenti normativi, analisi e guide operative
Abbonati
loading...