Sure, all’Italia già erogati 10 miliardi. Che cos’è il programma europeo per la Cig
Il programma Sure prevede cento miliardi di prestiti a tassi bassi, finanziati con obbligazioni Ue, 27,4 destinati all’Italia. Successo per a prima emissione
di Redazione Esteri
3' di lettura
Il programma Sure, insieme ai prestiti del Mes e a quelli della Bei, è uno dei tre pilastri varati dall’Unione europea prima del Recovery Fund per contrastare gli effetti della crisi causata dal coronavirus.
Sostegno all’occupazione fino al 2022
Sure (acronimo di Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) è, come dice il nome, uno strumento europeo di sostegno temporaneo (fino al 31 dicembre 2022) per attenuare i rischi di disoccupazione nella situazione di emergenza venutasi a creare; è pensato per aiutare a proteggere i posti di lavoro e i lavoratori più colpiti dalla pandemia. Nel complesso fornirà assistenza finanziaria per un totale di 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti, concessi dalla Ue agli Stati membri a condizioni favorevoli. I prestiti aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell'occupazione: nello specifico, concorreranno a coprire i costi direttamente connessi all'istituzione o all'estensione di regimi nazionali di riduzione dell'orario di lavoro e di altre misure analoghe per i lavoratori autonomi. In Italia, per fare un esempio, aiuteranno a coprire misure come la Cassa integrazione per l'emergenza Covid o il bonus da 600 euro per autonomi e professionisti.
Prestiti e un sistema di garanzie
Lo strumento poggia sul bilancio comunitario e, come altri analoghi meccanismi europei, si basa su garanzie fornite dagli Stati membri per un totale di 25 miliardi di euro (il 25% dell’ammontare massimo erogato). L'assistenza finanziaria tramite Sure, come già detto, assume la forma di un prestito concesso dall'Ue agli Stati membri che ne fanno domanda; la Commissione contrae prestiti sui mercati finanziari per finanziare quelli agli Stati, che vengono poi concessi a condizioni favorevoli: i Paesi beneficiari possono infatti sfruttare il buon rating di credito della Ue e i conseguenti bassi costi di finanziamento.
All’Italia già erogati 10 miliardi
La Commissione europea ha erogato in totale 17 miliardi di euro a Italia, Spagna e Polonia nella prima tranche di sostegno finanziario agli Stati membri nell'ambito dello strumento SURE. Nel quadro delle operazioni odierne, l'Italia ha ricevuto 10 miliardi la Spagna 6 miliardi e la Polonia 1 miliardo . Una volta completate tutte le erogazioni SURE, l'Italia riceverà un totale di 27,4 miliardi, la Spagna 21,3 miliardi e la Polonia 11,2 miliardi.
Italia primo beneficiario
Non ci sono somme prestabilite per Paese. Tuttavia, i tre Paesi che più beneficeranno di Sure non potranno godere di oltre il 60% del totale dei fondi. Il Consiglio europeo ha già approvato, su proposta della Commissione Ue, un totale di 87,9 miliardi di prestiti a beneficio di 17 Stati membri; l’Italia, con 27,4 miliardi, è il Paese con la quota maggiore, seguita dalla Spagna con 21,3 miliardi.
Tra quanti non hanno fatto finora richiesta di questi prestiti non ci sono Germania, Francia, Austria o Paesi nordici, il che non è sorprendente visto che si finanziano a tassi più bassi di quelli dell’Unione europea.
Successo per la prima emissione
Il 20 ottobre la Commissione europea ha collocato i primi due prestiti obbligazionari per finanziare il programma Sure. La risposta del mercato è stata entusiasta: da oltre mille investitori sono infatti arrivati ordini d'acquisto per un importo record di 233 miliardi di euro. Questo ha permesso a Bruxelles di aumentare l'importo dei due bond, inizialmente fissato a 15, a 17 miliardi totali; 10 per la tranche di bond a dieci anni, 7 per quella a 20 anni.
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