Svolta per gli standard Esg, in campo le Big Four
Documento di Kpmg, Pwc, Deloitte ed EY su criteri comuni di rendicontazione
di Vitaliano D'Angerio
2' di lettura
Standard comuni di rendicontazione Esg (ambiente, sociale, governance). Li chiede il mercato da anni per riclassificare e, soprattutto, comparare le informazioni non finanziarie. A dare una svolta in questa ricerca del Sacro Graal, sono state le Big Four, le quattro società più grandi al mondo nella revisione contabile. Kpmg, Deloitte, Pwc ed EY si sono sedute a un tavolo (ed è la prima volta che avviene) sotto il coordinamento dell’International Business Council (Ibc), guidato da Brian Moynihan, ceo di Bank of America.
Il risultato della serie di incontri, andati avanti per un anno, è il libro bianco dal titolo:
«L’obiettivo del documento è di proporre un’unica metrica condivisa – spiega Piermario Barzaghi, partner di Kpmg Italia Advisory e responsabile della sostenibilità – che permetta quanto più possibile un’applicazione universale, indipendentemente dai settori di attività, e ne consenta la comparazione. Vi sono due livelli di informazioni. Vengono forniti 21 indicatori per la rendicontazione e, allo stesso tempo, vengono consegnate al mercato metriche con 34 indicatori per la misurazione dell’impatto sulla value chain». In buona sostanza, oltre a rendicontare in modo sostenibile, grazie a questo set di regole, sarà possibile misurare gli effetti dell’applicazione degli standard Esg e calcolarne l’impatto. «Noi di Kpmg Italia siamo stati coinvolti per la parte ambientale», ricorda Barzaghi.
Il documento di 96 pagine è stato pubblicato ieri sul sito del World Economic Forum. Una bozza era già circolata nel gennaio scorso durante l’incontro di Davos. I colossi della revisione contabile hanno affrontato le tematiche non finanziarie classificandole in quatto parti: Governance, Planet, People e Prosperity. Nel dossier è sottolineata l’urgenza dell’applicazione di tali criteri tanto che viene chiesto ai soci dell’Ibc di esprimersi quanto prima sugli indicatori. Non solo. Nel meeting di gennaio 2021 sarà presentata la timeline per l’applicazione dei nuovi standard Esg.
«Il mercato ha fretta – ricorda Franco Amelio, responsabile sostenibilità di Deloitte in Italia –. C’è la necessità di poter contare su criteri Esg comparabili. Analisti e gestori vorrebbero pochi indicatori, sintetici e chiari. È questo l’obiettivo ma è un lavoro arduo razionalizzare il mondo della sostenibilità». La parola chiave è armonizzazione. Tanto più che a tali tematiche stanno lavorando da tempo esperti e tecnici dell’Unione europea. «C’è molto dinamismo sulle tematiche Esg – ribadisce Amelio –. Il documento appena pubblicato però è un buon punto di partenza e credo possa dare un aiuto concreto sul versante delle informazioni non finanziarie».
È quello che sperano i mercati finanziari ma anche e soprattutto le aziende: sono infatti elevati i costi per allinearsi alle richieste di istituzioni e organismi internazionali. La speranza è che ne valga la pena per rendere la Terra un pianeta più vivibile.
loading...