Svolta green urgente anche per i settori rimasti fuori dal Pnrr
di S.Mo.
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Il mondo del trasporto dovrà fronteggiare la sfida della sostenibilità ma anche affrontare varie contraddizioni. Prima questione, non tutti i segmenti sono stati presi in considerazione dal Pnrr: aeroporti e trasporto merci su gomma sono i grandi esclusi. Secondo punto, parlare di transizione ecologica è un’ambizione che presenta varie difficoltà, dal reperimento delle fonti rinnovabili spesso molto costose, alla politica di disincentivazione delle auto private fino alla mancanza di una politica industriale nazionale.
Sono i temi emersi durante il dibattito dedicato alle nuove prospettive post pandemia nel mondo dei trasporti, a cui hanno partecipato la vicepresidente di Agens Amalia Colaceci, il presidente di Anav Giuseppe Vinella, il presidente di Anita Thomas Baumgartner, il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo, il segretario generale di Unione Interporti riuniti, il presidente di Federtrasporto Arrico Giana, il capo del dipartimento per la mobilità sostenibile Mauro Bonaretti. Tutti hanno sottolineato la necessità di una svolta “green”, ma a prescindere anche dal Pnrr, di cui non tutti usufruiranno. La ricerca curata da Giuseppe Mele, direttore delle politiche di coesione territoriale e infrastrutture di Confindustria, ha proprio evidenziato i prossimi trend: la necessità di rinnovare il parco mezzi per quanto riguarda il trasporto urbano, il potenziamento del trasporto merci con investimenti su gomma e su ferro.
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