Svolta sul Mes, la proposta di ratifica in Aula alla Camera il 30 giugno
È un fatto che l’Italia sia l’unico paese dell’Ue a non avere ratificato il trattato, mentre presenta a Bruxelles una serie di desiderata sulla riforma del Patto di stabilità e chiede “flessibilità” sull’utilizzo dei fondi
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La proposta di legge di ratifica del Mes approderà in Aula alla Camera per la discussione generale il 30 giugno. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. «La ratifica del Mes per noi è un tema che poniamo dalla precedente programmazione, abbiamo insistito e il presidente su questo punto si è preso un impegno» ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
In poche settimane si potrebbe arrivare dunque a una parola definitiva sul Meccanismo europeo di stabilità. Il governo non sta usando il freno alla ratifica come arma di “ricatto”, ha assicurato nei giorni scorsi il ministro dell’Ecomomia Giancarlo Giorgetti. Ma è un fatto che l’Italia sia l’unico paese Ue a non averla ancora votata mentre presenta a Bruxelles una serie di desiderata sulla riforma del Patto di stabilità e chiede “flessibilità” sull’utilizzo dei fondi.
Fari puntati di Bruxelles
Non certo solo per l’alluvione, caso peraltro per cui di fatto già è stata accordata. Il Mes, come ha ricordato anche il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni, è uno dei dossier su cui sono puntati i fari di Bruxelles. Anche per verificare le buone intenzioni dell’Italia. In una partita che si giocherà su più tavoli, comprese le revisioni del Pnrr.
Giorgetti: una soluzione si troverà
Il Piano è di certo la partita più delicata. La revisione si farà nei tempi previsti, continua ad assicurare il ministro Raffaele Fitto. «In sede Ue ci sono altri dossier che non vanno avanti perché altri Paesi non sono disposti a discuterne», osserva il ministro dell’Economia, ricordando che l’ok non l’ha sottoscritto né questo né il precedente governo ma dicendosi comunque «fiducioso» e «realisticamente convinto comunque che una soluzione si troverà».
Il dossier balneari
A inizio estate potrebbe venire al pettine anche la questione dei balneari: l’Agenzia del demanio ha avviato la sua attività «meramente ricognitiva e di raccolta di informazioni», che non avrà però alcuna ripercussione immediata sulle concessioni, fa sapere il Mef. Attività che è partita in particolare «in Toscana», come rilevano da Forza Italia anche oggi Maurizio Gasparri e Deborah Bergamini spingendo perché la mappatura si concluda al più presto. A breve dovrebbe anche riunirsi il tavolo a Palazzo Chigi. L’obiettivo della maggioranza rimane quello di dimostrare a Bruxelles che lungo oltre 7000 km di coste italiane le spiagge «non sono una risorsa scarsa» e che quindi c’è ancora molto da «poter concedere a nuove imprese»
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