Tableau introduce Pulse ed Einstein Copilot: l’AI al servizio dell’analisi dei dati aziendali
Scopri come le nuove funzionalità AI di Tableau possono migliorare l’efficienza dei data analyst e rendere l’analisi dei dati accessibile a tutti
di Riccardo Saporiti
2' di lettura
La prima si chiama Pulse, arriverà a dicembre, la seconda Einstein Copilot e sarà rilasciata il prossimo anno. Sono due funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa con le quali Tableau vuole andare nella direzione dell’analytics for everyone.
«Viviamo in un contesto in cui il 90% delle imprese afferma di voler essere data-driven, ma poi solo il 30-40% lo è per davvero», afferma infatti Stefano Maio, Country Leader Tableau Italy.
Lo scoglio è spesso la data literacy, la capacità cioè di estrarre senso dai dati. Esigenza alla quale risponde in particolar modo Pulse, che consente di utilizzare il linguaggio naturale per chiedere alla macchina di analizzare e visualizzare i dati relativi all’attività dell’azienda.
«In questo momento è in corso il progetto pilota, che coinvolge venti clienti nel mondo, cinque dei quali in Europa. Parliamo di grandi aziende nel settore del retail, delle telco, dell’automotive e della food delivery», aggiunge Stefano Oddone, Solution Engineering Director Tableau Italy & Iberia, «Pulse ha l’obiettivo di avvicinare alla data analysis utenti che altrimenti non avrebbero l’attitudine per sfruttarla a pieno. In generale, maggiore è il numero di utenti e la varietà della loro cultura del dato, maggiore è il valore che questo strumento è in grado di generare».
Questo perché offre ad ogni dipendente, indipendentemente dalle sue competenze, uno strumento per l’analisi dei dati. I data scientist assunti dalle aziende devono quindi temere che l’AI distruggerà il loro posto di lavoro? Nient’affatto.
Einstein Copilot, la feature che sarà rilasciata il prossimo anno, va proprio nella direzione opposta. Il suo obiettivo è infatti quello di far fare un salto di qualità al lavoro che svolgono in azienda gli analisti dei dati.
«Questo strumento (Einstein Copilot) rende un data analyst di livello medio molto bravo, migliorando in particolare l’efficienza e la qualità del suo lavoro», sintetizza Oddone. L’AI alla base è infatti in grado di scrivere in automatico tutto il codice necessario ad analizzare e visualizzare i dati, velocizzando il processo e portandolo ad un maggiore livello di profondità.Bene, ma sarà sicuro affidare i dati della propria azienda all’intelligenza artificiale?
«Questo è uno dei temi che ci pongono le aziende», prosegue, «tutta la nostra offerta di AI generativa è basata su una zero residency policy». Detto altrimenti, «ciò che i nostri clienti fanno utilizzando la nostra tecnologia, i prompt che sottomettono e i dati utilizzati, non vengono usati per allenare il motore dell’intelligenza artificiale integrata».
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