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Taiwan, 26 jet e 9 navi cinesi intorno all’isola. Macron smentisce vicinanza a Cina

Il ministero della difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato 26 jet militari e nove navi da guerra cinesi intorno all’isola, all’indomani della fine delle esercitazioni di tre giorni su vasta scala

Aggiornato l’11 aprile 2023

Taiwan, esercitazioni militari cinesi intorno all'Isola

3' di lettura

Il ministero della difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato fino alle 11 locali (le 5 in Italia) un totale di 26 jet militari e nove navi da guerra cinesi intorno all’isola, all’indomani della fine dei giochi di guerra di tre giorni su vasta scala decisi in risposta all’incontro di Los Angeles tra la presidente di Taipei Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy.

La Cina «ha inviato aerei militari che hanno attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan da nord, dal centro e dal sud», ha comunicato il ministero in una nota. Mosca ha fatto sapere che sosterrà le manovre militari cinesi, mentre gli Usa rispondono con esercitazioni congiunte nelle Filippine.

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Intanto, in Europa, fanno discutere le parole del presidente francese Emmanuel Macron. In una intervista alla testata Politico.eu, Macron ha dichiarato di essere ostile alla «dipendenza dagli Usa» e si è espresso in maniera «neutrale» sulla crisi in atto: «È nel nostro interesse accelerare una crisi su Taiwan? No - ha detto - La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci di questo argomento e prendere spunto dall’agenda degli Stati Uniti e da una reazione eccessiva cinese». L’Eliseo ha successivamente smentito qualsiasi ipotesi di «equidistanza» fra Usa Cina.

Taiwan: comportamento Cina «irresponsabile»

La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha criticato la Cina per il comportamento «irresponsabile» in merito alla tre giorni di giochi di guerra che hanno portato l’isola ad essere accerchiata, in base alle simulazioni che hanno previsto attacchi simulati su obiettivi strategici. «In qualità di presidente, rappresento il mio Paese nel mondo», ha scritto Tsai nella notte su Facebook. Le visite all’estero, comprese le tappe negli Usa, «non sono nuove e sono ciò che la gente si aspetta. Tuttavia, la Cina sta usando le manovre militari per l’ instabilità a Taiwan e nell’area e non è un atteggiamento responsabile di una potenza regionale».

Tsai, nel suo post, ha ringraziato tutti i colleghi militari e di pattugliamento marittimo: «Durante questo periodo, con un alto grado di professionalità e senso della missione, abbiamo tutti lavorato sodo. Grazie ragazzi». Mentre il team di sicurezza nazionale ha lavorato «molto duramente per mantenere il miglior contatto con tutte le parti in tempo reale, cogliendo e giudicando attentamente la situazione e collaborando con le forze armate nazionali per proteggere la nostra sicurezza nazionale». Di fronte «a varie intrusioni oppure a operazioni conoscitive, l’esercito nazionale e le squadre di sicurezza nazionale collaborano pienamente e lavorano insieme in modo tempestivo per garantire che tutti gli sforzi per la sicurezza nazionale siano effettivamente in atto».

Tsai: esercito e popolo sono uniti

Tsai ha ricordato di aver anche «autorizzato pienamente il segretario alla Difesa a rispondere secondo le competenze militari e il ministro la terrà sempre informata». In questo momento, «l’esercito e il popolo sono uniti, non vengono fuorviati da false informazioni e la protezione della Taiwan democratica è la massima priorità. Malgrado le esercitazioni militari cinesi siano terminate, l’esercito nazionale e la squadra di sicurezza nazionale - ha concluso la presidente - continueranno a mantenere le loro posizioni e a difendere il Paese, per favore state tranquilli e tifate ancora una volta per l’esercito nazionale che è in prima linea a proteggere la nostra patria».

La tre giorni di giochi di guerra della Cina intorno a Taiwan ha causato preoccupazione in Giappone, con le isole meridionali vicino a Taiwan e a ischio coinvolgimento in un conflitto. Il ministro della Difesa Yasukazu Hamada ha descritto le operazioni militari della Cina come un «addestramento intimidatorio» per prendere il controllo di mare e aria intorno all’isola. La Cina sembra aver mostrato un “atteggiamento intransigente” riguardo alle questioni di Taiwan durante le esercitazioni, ha aggiunto Hamada.

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