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Ucraina ultime notizie. Ok Assemblea generale Onu a risoluzione per pace giusta, ma 6 paesi votano “No” con la Russia

Colloqui segreti «non a livello più alto» per raggiungere un accordo di pace sulla guerra in Ucraina sarebbero in corso a Ginevra in Svizzera. Il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, ha detto che se Cina e Unione Europea sceglieranno il percorso della cooperazione, questi sforzi saranno di grande importanza anche per una soluzione politica della questione ucraina. Gli Stati Uniti stanno discutendo “sia internamente sia con l’Ucraina la possibilità di fornire aerei da combattimento di quarta o quinta generazione. Gli Stati Uniti si apprestano a varare nuove sanzioni contro i settori bancario, della difesa e tecnologico russi e nuovi aiuti militari, economici e nel settore dell’energia per l’Ucraina.

Ucraina, Meloni: Italia non intende tentennare e non lo farà
  • Zelensky, voto Onu è potente prova di sostegno a Ucraina

    «Siamo grati a tutti i paesi che hanno sostenuto l’importante risoluzione dell’Assemblea generale ’Principi della Carta delle Nazioni Unite alla base di una pace globale, giusta e sostenibile in Ucraina’. Questa è una potente testimonianza della solidarietà della comunità mondiale con il popolo ucraino nel contesto dell’anniversario dell’aggressione su vasta scala della Federazione Russa. Una potente manifestazione di sostegno globale alla #PeaceFormula ucraina!». Lo afferma su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il voto all’Onu.

  • Risorse per l'assistenza a ucraini da tagli ai Ministeri

    La copertura dei fondi stanziati dal decreto legge per rinnovare le misure di accoglienza e protezione temporanea dei profughi dall'Ucraina è garantita da un taglio lineare ai trasferimenti di risorse a tutti i Ministeri per finanziare l'accoglienza degli ucraini. Questo, a quanto si apprende, è quanto previsto dal decreto in materia approvato dal Consiglio dei ministri.

  • Kuleba, sarebbe un “enorme errore” fornire armi alla Russia

    “Sarebbe un enorme errore per qualsiasi paese fornire armi alla Russia”: così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha risposto a una domanda all'Onu sulla possibilità che la Cina fornisca armi a Mosca.

  • Cdm proroga misure accoglienza rifugiati fino al 31 dicembre

    Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi e del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina. Il testo stabilisce la proroga delle misure di assistenza e accoglienza già disposte in favore della popolazione ucraina, fino al 31 dicembre 2023.

  • Assemblea Onu approva la risoluzione per pace giusta con 141 sì, ma 6 paesi votano no con la Russia

    L'Assemblea Generale Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea “la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”. Il testo “ribadisce l'impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti” e chiede “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe”. Tra i 75 co-sponsor anche l'Italia.

    Sono sette i paesi che hanno votato contro la risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Oltre alla Russia i no sono arrivati da Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e, per la prima volta, il Mali. Trentadue gli astenuti, tra cui la Cina, l'India - nonostante il forte pressing delle ultime ore - l'Iran, Cuba, l'Armenia e poi molti Paesi africani, dal Congo all'Uganda, e poi il Kazakistan e l'Uzbekistan.

    L’assemblea generale Onu a New York. (AP Photo/Mary Altaffer)


  • Brasile annuncia il sì alla risoluzione per pace giusta

    Il rappresentante del Brasile all'Onu ha annunciato il voto a favore della risoluzione per una pace giusta in Ucraina, contro alcune previsioni.

  • Cina all'Onu, “invio armi aggiunge benzina sul fuoco”

    “I fatti brutali” di questo anno di guerra “offrono un'ampia prova che l'invio di armi non porterà la pace, aggiungere benzina sul fuoco non farà altro che esacerbare tensioni”. Lo ha detto il vice ambasciatore cinese alle Nazioni Unite Dai Bing nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu, sottolineando che “prolungare ed espandere il conflitto non farà altro che far pagare alla gente comune un prezzo ancora più alto”.

    Ucraina, risoluzione Onu per la pace


  • Baerbock, “piano pace Cina sia basato su principi carta Onu”

    Il piano di pace per l'Ucraina che la Cina intende presentare dovrebbe essere basato sui principi della carta delle Nazioni Unite. Lo ha sottolineato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, parlando con i giornalisti a margine dell'Assemblea generale dell'Onu e sottolineando che la Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza, “non solo ha diritto di veto ma una responsabilità speciale per ripristinare la pace mondiale”. “Il modo più semplice anche per la Cina sarebbe quella di sostenere la carta delle Nazioni Unite, riconoscere il diritto all'autodifesa e, soprattutto, chiarire alla Russia che il divieto dell'uso della forza si applica a tutti gli Stati del mondo”, ha detto la responsabile della diplomazia di Berlino.

    La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock all’assemblea generale Onu a New York (foto. EPA/JUSTIN LANE)


  • Mosca studia proposta mediazione avanzata da Lula

    Mosca analizza la proposta del presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, di creare un gruppo di Paesi non coinvolti nella guerra ucraina per cercare di mediare una via d’uscita pacifica dal conflitto. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin in un’intervista all’agenzia Tass, seppure esprimendo riserve sulla fattibilità dell’idea, e affermando che occorre tener conto dell’evoluzione militare del conflitto.

    Nelle sue dichiarazioni Galuzin ha tra l’altro ricordato che i russi sono partner di brasiliani, cinesi, indiani e sudafricani nel gruppo dei Brics. Lula aveva già presentato la proposta al primo ministro tedesco Olaf Scholz a Brasilia e al presidente Joe Biden durante il suo viaggio a Washington.

  • Zelensky, Putin vuole ancora occupare Kiev

    “Penso che il presidente Putin voglia ancora occupare Kiev. Ma le loro idee, la loro missione e speranza riguardano tutta l’Ucraina: vogliono che perdiamo la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Ed è per questo che, credo, tutti hanno capito: se non puoi occupare la capitale, se non puoi occupare Kiev, non puoi occupare l’Ucraina”. Così alla viglia dell’anniversario dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Bbc, ripresa dai media ucraini. “Penso che abbia il tipo di pensieri che hai menzionato, ma penso che siamo forti”, aggiunge il leader ucraino.

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  • Yermak ringrazia Meloni, la visita a Kiev è un segnale forte

    “Ringrazio il primo ministro dell’Italia e tutta la sua squadra per una visita dai fatti concreti e per il segnale molto forte di sostegno all’Ucraina”: lo ha detto Andrii Yermak, capo dell’Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo alla puntata di Porta a Porta dedicata all’anniversario dell’invasione russa in Ucraina, definendo Giorgia Meloni come “importante leader europeo”.

    “Oggi siamo tutti uniti per la vittoria dell’Ucraina. La Russia non può vincere e noi ucraini guardiamo ai nostri amici e partner, tra i quali c’è l’Italia. Ricordiamo anche la vostra storia: Garibaldi non si è fermato, come i vostri eroi quando combattevano per la vostra nazione e la libertà, quindi anche gli ucraini combatteranno per la libertà”, non soltanto la loro, ha aggiunto Yermak con riferimento alla Moldavia, oggetto di “un piano dei russi per cambiare il governo”. “Gli ucraini adorano l’Italia e tra i nostri popoli i rapporti sono molto buoni, dalle parole del primo ministro lo abbiamo sentito”, ha continuato, ringraziando gli italiani per l’accoglienza data ai suoi connazionali.

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  • Casa Bianca, proposta cinese? Putin non vuole negoziare pace

    “Vogliamo vedere la fine della guerra” e questo “potrebbe accadere se Putin decidesse di fermare la guerra”, ma “al momento non vediamo ragioni o evidenze che la Russia voglia negoziare”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo ad una domanda sulla proposta di pace preannunciata da Pechino.

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  • Usa, valutiamo l’invio di jet a Kiev

    Gli Stati Uniti stanno discutendo “sia internamente, mentre guardiamo alla difesa aerea a lungo termine (di Kiev), che con l’Ucraina” la possibilità di fornire aerei da combattimento di quarta o quinta generazione. Lo ha detto la vicesegretario di Stato Usa per gli Affari politici Victoria Nuland in un’intervista al Washington Post, rispondendo a una domanda in merito. “Ci sono alcuni paesi in Europa che sono interessati a fornire i jet, e come ha detto il presidente Biden, questa sarà una loro scelta”, ha aggiunto, ribadendo che “è un quadro in evoluzione mentre valutiamo di cosa ha bisogno l’Ucraina”.

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  • Casa Bianca, Usa verso nuove sanzioni a Mosca e aiuti a Kiev

    Gli Stati Uniti si apprestano a varare nuove sanzioni contro i settori bancario, della difesa e tecnologico russi e nuovi aiuti militari, economici e nel settore dell’energia per l’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. Le sanzioni colpiranno anche le entità che stanno aggirando le attuali misure punitive contro Mosca.

  • Casa Bianca, Biden domani convoca G7 virtuale con Zelensky

    Il presidente Joe Biden domattina convocherà una riunione virtuale dei leader del G7, alla quale parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per coordinare i futuri aiuti all’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

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  • Wang, importante per soluzione politica cooperazione Cina-Ue

    Se Cina e Unione Europea “sceglieranno” il percorso della cooperazione, “questi sforzi saranno di grande importanza anche per una soluzione politica della questione ucraina”. Lo ha detto il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, citato dall’agenzia di stampa Xinhua, al termine della missione di una settimana tra Europa e Russia. “L’amicizia è la chiave della politica cinese nei confronti dell’Ue, con la cooperazione come obiettivo generale”, ha affermato Wang, secondo cui “se la Cina e l’Ue scelgono il dialogo e la cooperazione, il confronto tra blocchi sarà fuori questione; se le due parti scelgono la pace e la stabilità, non ci sarà una nuova guerra fredda; se entrambe le parti scelgono l’apertura e la cooperazione win-win, lo sviluppo globale e la prosperità avranno una possibilità”

    “La Cina e l’Ue - ha detto il direttore della commissione Esteri del Partito comunista cinese, massimo responsabile della diplomazia di Pechino - dovrebbero escludere le interferenze esterne, gestire correttamente le differenze e rafforzare gli scambi e la cooperazione per dare stabilità alla turbolenta situazione internazionale e questi sforzi sono di grande importanza anche per la soluzione politica della questione ucraina”.

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  • Cdm approva Dl per la protezione dei profughi ucraini

    Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto legge che proroga la protezione temporanea per i profughi ucraini stanziando oltre 360 milioni di euro.

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  • Scholz, Putin spera che ci stancheremo ma non accadrà

    “Ovviamente Putin cerca di prolungare la guerra, nella speranza che, tenendo duro ancora a lungo, noi rinunceremo”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista alla Zdf. “Il nostro messaggio però è che questo non accadrà”, ha affermato Scholz, “continueremo con il nostro sostegno all’Ucraina fino a quando ce ne sarà bisogno”.

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  • Wang: «Europa abbia ruolo più costruttivo per la pace»

    «La crisi è avvenuta in Europa ma ha coinvolto il mondo intero e non dovrebbe essere trascinata a tempo indeterminato». Lo dice il capo della diplomazia cinese Wang Yi, citato dall’agenzia di stampa Xinhua, al termine della visita che ha fatto in Germania, Francia, Italia, Ungheria e Russia, sostenendo che Pechino «sostiene un ruolo più attivo e costruttivo per la pace e per la promozione di colloqui» che mettano fine alla crisi in Ucraina.

    Il capo della diplomazia cinese Wang Yi (foto Reuters)

  • Scholz: «Non dobbiamo farci illusioni sulla Cina»

    «Non dobbiamo farci illusioni sulla Cina, non ha fino ad ora preso posizione contro la Russia» in merito all’Ucraina, ma è stato importante che Pechino si sia chiaramente posta contro l’uso di armi atomiche. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervistato alla trasmissione Maybrit Illner di Zdf.

    Un invio di armi della Cina alla Russia non può essere accettato, ha detto Scholz, sottolineando di averlo anche comunicato al rappresentante cinese durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Pechino dice che non vuole mandare armi alla Russia, ma «è importante monitorare», ha detto il cancelliere tedesco.

  • Tajani a Guterres: base Brindisi come ponte per aiuti a Ucraina

    Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha rilanciato nel suo incontro col segretario generale dell’Onu Antonio Guterres il ruolo della base di Brindisi come “ponte” per gli aiuti umanitari in Ucraina e in altre zone calde dell’Africa e del Medio Oriente.

    «Abbiamo parlato della base di Brindisi, che lui ha visitato e che io visiterò presto», ha detto alla stampa italiana.

    «Vogliamo valorizzare quella base, che per noi diventa sempre più importante, perché riteniamo che possa essere un ponte per tanti interventi in Ucraina, come l’invio di materiali, e in altre zone dove purtroppo le situazioni sono ancora un po’ preoccupanti, come in Africa, Africa subsahariana, Nord Africa, Medio Oriente», ha proseguito.

  • Assemblea Onu aggiornata alle 21 italiane

    Si sono conclusi gli interventi in Assemblea Generale dell’Onu (76 in tutto), e la sessione speciale di emergenza sull’Ucraina e’ stata aggiornata al pomeriggio (la serata italiana). L’incontro riprende alle 15 locali, le 21 italiane, con le spiegazioni delle posizioni di cinque paesi, e poi si procederà al voto degli emendamenti proposti dalla Bielorussia e quindi della bozza di risoluzione co-sponsorizzata da 75 paesi, tra cui l’Italia.

  • Al via Cdm: sul tavolo incentivi alle imprese e dl per ucraini

    È iniziato da pochi minuti il Consiglio dei ministri. Sul tavolo, fra l’altro, il disegno di legge delega per il riordino degli incentivi alle imprese e un decreto legge per rinnovare le misure di protezione temporanea per i profughi dall’Ucraina.

  • Ue, fumata nera su decimo pacchetto sanzioni

    Nel Coreper di oggi gli Stati membri dell’Ue non sono riusciti a trovare un accordo sul decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, a quanto si apprende a Bruxelles. I rappresentanti permanenti si riuniranno ancora domattina, per tentare di raggiungere un’intesa nella data simbolica del 24 febbraio.

  • Onu, Iran si asterrà da voto su risoluzione Russia

    L’Iran ha annunciato che si asterrà dal votare la risoluzione delle Nazioni Unite che esorta la Russia a lasciare l’Ucraina. Lo ha annunciato il suo rappresentante permanente all’Onu Amir Saeid Irvani.

  • Scholz: la guerra in Ucraina «strazia il cuore»

    La guerra in Ucraina «strazia il cuore», «che sarebbe stata una guerra terribile mi è stato chiaro fin dal primo giorno». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista rilasciata a Bild, secondo quanto anticipato dallo stesso giornale.

    A chi è «scettico» sul sostegno all’Ucraina, Scholz dice che «non si può lasciare solo un Paese che viene brutalmente attaccato. La violazione del nostro ordine di pace non deve avere successo».

    Il cancelliere ha poi aggiunto che in Ucraina «è morto un numero incredibile di persone. Bambini, donne, uomini. E ciò che non dobbiamo dimenticare: i soldati, da entrambe le parti. A causa di una guerra che il presidente russo ha iniziato per annettere un grande pezzo di Ucraina».

    «Durante la mia visita in Ucraina, nel mese di giugno», ha continuato Scholz, «ho percepito direttamente l’orrore della guerra. Ho visto auto con i finestrini in frantumi, le famiglie avevano cercato di fuggire dai combattimenti a bordo dei veicoli e sono state uccise a colpi di arma da fuoco. Queste immagini rimarranno sempre nella mia mente».

  • Cina: «Dialogo unica via per risolvere crisi, cessate il fuoco priorità»

    l dialogo è «l’unica strada percorribile per risolvere la crisi ucraina» e per la Cina è «prioritario arrivare a un cessate il fuoco e alla cessazione delle ostilità senza ulteriori rinvii».

    Lo ha detto Dai Bing, vice rappresentante cinese alle Nazioni Unite, affermando nel corso della sessione all’Assemblea generale che la posizione di Pechino sulla crisi ucraina è sempre stata ’’chiara’’.

    In dichiarazioni che sembrano rivolte alla Russia, l’inviato ha aggiunto che «l’integrità territoriale di un Paese deve sempre essere rispettata» e che «vanno evitati gli attacchi contro i civili o le infrastrutture civili». Allo stesso tempo, però, «le preoccupazioni legittime di sicurezza di ciascun Paese vanno considerate seriamente».

  • Estonia: la nostra difesa parte dall’Ucraina

    La difesa dell’Estonia «parte dall’Ucraina», ha dichiarato il primo ministro dello Stato baltico Kaja Kallas in un’intervista all’AFP alla vigilia dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

    «Vediamo chiaramente che la nostra difesa in questo momento parte anche dall’Ucraina, perché l’Ucraina sta combattendo con la stessa minaccia... Quindi, finché combattono lì, indeboliscono lo stesso nemico che abbiamo noi», ha detto Kallas.

  • Kuleba: «Con Guterres parlato di come finire aggressione russa»

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha incontrato a New York il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, con il quale ha «parlato dei modi per mettere fine all’aggressione russa in base ai principi del diritto internazionale e della Carta dell’Onu». Come scrive lo stesso Kuleba su Twitter, «ho espresso apprezzamento per gli sforzi del Segretario generale che hanno reso possibile l’iniziativa del grano nel Mar Nero che passerà alla storia come sua eredità».

  • Borrell: no a pace qualsiasi, primo passo ritiro truppe russe

    «Molte persone chiedono la pace. Sì, certamente, ma la vera domanda è: che tipo di pace? Di che tipo di pace stiamo parlando? E come raggiungerla? Sì, ne abbiamo bisogno e il popolo ucraino merita la pace, ma non una pace qualsiasi. Abbiamo bisogno di una pace globale e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, intervenendo a una sessione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. «E il primo ovvio passo per la pace è che l’aggressore fermi i suoi attacchi e ritiri le sue forze dall’Ucraina - ha sottolineato -. Fino ad allora l’Unione europea continuerà a dare tutto il sostegno necessario per difendere questa popolazione. E lo faremo finché ci vorrà. I due binari, supportare l’Ucraina e cercare la pace, vanno in parallelo».

  • Filorussi, 4 morti e 12 feriti in bombardamento ucraino

    Sono quattro le persone uccise e 12 quelle rimaste ferite oggi in un bombardamento delle forze ucraine su Donetsk, nell’est del Paese. Lo riferiscono le autorità locali dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, citate dall’agenzia Ria Novosti. Il bombardamento ha colpito il distretto di Petrovsky. In precedenza il ministero locale per le situazioni d’emergenza aveva detto che tre degli uccisi erano operatori del servizio di ambulanze.

  • Sequestrati beni della moglie dell’oligarca Medvedchuk per circa 150 milioni di euro

    Un tribunale ucraino ha sequestrato beni per il valore di oltre 5,6 miliardi di Grvinie (circa 150 milioni di euro) a Oksana Marchenko, moglie dell’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk. Lo riporta Unian. L’accusa è quella di «tradimento» per aver finanziato gruppi di occupazione russi.

  • Von der Leyen: «Ucraina diventata centro nostro continente»

    «Siamo stati con voi in questa lotta esistenziale fin dall’inizio. L’Ucraina è diventata il centro del nostro continente. Il luogo dove si sostengono i nostri valori, dove si difende la nostra libertà, dove si scrive il futuro dell’Europa. Siamo con voi». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen lanciando, in vista dell’anniversario della guerra, una clip con alcune delle immagini che in questi 12 mesi hanno segnato l’Ucraina e i rapporti tra l’Ue e Kiev.

    La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. (EPA/OLIVIER HOSLET)

  • Quattro arresti a Londra: «Avevano dipinto di giallo blu strada ambasciata Russia»

    Quattro persone, tre uomini e una donna, sono state arrestate a Londra dopo che il gruppo Led By Donkeys di cui fanno parte ha dipinto 500 metri quadrati di Bayswater road, la strada di fronte all’ambasciata russa con i colori della bandiera ucraina, vale a dire con 170 litri di vernice ecologica gialla e altrettanti di vernice blu. L’atto è stato effettuato per commemorare un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, hanno dichiarato gli attivisti. «L’esistenza di una enorme bandiera ucraina di fronte all’ambasciata di Londra serve a ricordare che l’Ucraina è un Paese indipendente».

  • Gas: Descalzi, a fine inverno stoccaggio doppio rispetto al 2022

    «La situazione è migliore di quanto potevamo aspettarci» nello stoccaggio di gas «siamo partiti da 90-95% e ora siamo al 64%. Se continua questa situazione climatica a fine inverno avremo oltre il doppio del gas stoccato rispetto all’anno scorso, sopra al 50%». Lo ha detto l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, rispondendo ad una domanda sulla stima della riserva di gas per l’anno prossimo.

  • Kuleba, non useremo caccia per attaccare la Russia

    Qualora l’Ucraina dovesse ricevere aerei da combattimento da parte dell’Occidente non li utilizzerà per effettuare attacchi in Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, in un’intervista a Sky News effettuata alle Nazioni Unite a New York. «Stiamo usando le armi che riceviamo dai partner per colpire la Russia nei territori occupati dell’Ucraina», ha dichiarato. E a domanda diretta su eventuali garanzie che l’Ucraina non avrebbe usato i caccia per bombardare la Russia il ministro degli Esteri ucraino ha detto di poter «garantire che useremo armi occidentali per liberare i territori ucraini».

    Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. (REUTERS/Eduardo Munoz)

  • Zelensky: «Non abbiamo visto alcun piano pace cinese, vorremmo incontro»

    Le autorità ucraine non hanno visto alcun piano di pace presentato dalla Cina, ma sarebbero favorevoli a un incontro con i funzionari cinesi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Kiev. «Vorremmo incontrare la Cina», ha detto Zelensky la vigilia dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

  • Crimea, radio «hackerata» trasmette discorso dell’esercito ucraino

    Grande sorpresa in Crimea dove la radio ’Sputnik v Krymu’ è stata «hackerata» e ha trasmesso l’inno nazionale ucraino, oltre a quella che sembrerebbe una dichiarazione del capo dei servizi segreti militari di Kiev, Kyrylo Budanov. Il territorio è attualmente sotto il controllo dei russi, ma dalle frequenze radiofoniche è arrivato il messaggio di lotta: l’Ucraina ripristinerà il controllo sulle aree conquistate.

    In rete è stato anche pubblicato un video con la registrazione del discorso trasmesso in diretta radiofonica, in cui si sente un uomo che si presenta come Budanov dire che tutti i «traditori» verranno uccisi: «Per tutti i patrioti, è giunto il momento di agire!», conclude il capo dell’intelligence di Kiev.

  • Sánchez, possibile l’invio di altri 4 carri Leopard

    La Spagna potrebbe inviare in Ucraina altri quattro carri armati Leopard oltre ai sei già inviati: è quanto detto dal premier del Paese iberico, Pedro Sánchez, dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. «La nostra intenzione è vedere se sarà fattibile nelle prossime settimane o mesi», ha aggiunto Sánchez in conferenza stampa, trasmessa in differita dai media iberici per ragioni di sicurezza. Sánchez ha ricordato che, allo stesso tempo, va fatto un addestramento a militari ucraini per usare questi carri, una formazione già iniziata.

  • Ministro Esteri svizzero: colloqui segreti su accordo di pace in corso a Ginevra

    Colloqui segreti «non a livello più alto> per raggiungere un accordo di pace sulla guerra in Ucraina sarebbero in corso a Ginevra in Svizzera. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Berna, Ignazio Cassis al quotidiano Le Temps. «Un giorno questa guerra finirà attraverso un negoziato. Costruire la pace è un affare complicato che necessita molta diplomazia», ha detto Cassis. La Svizzera fa «tutto il possibile» all’Onu, assicura. «Ma siccome la Russia ha diritto di veto, è quasi impossibile fare qualcosa». Per questo, conclude una soluzione imminente è molto difficile «a meno di un miracolo». «Offriamo sempre i nostri servizi - ha spiegato ancora - tuttavia, la questione è quale approccio adotteranno Russia e Ucraina».

  • Meta, propaganda Mosca aumentata su social da inizio guerra

    Dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina un anno fa, le campagne di propaganda pro-Mosca si sono moltiplicate sui social media. Lo ha detto in una conferenza stampa Nathaniel Gleicher, responsabile della sicurezza di Meta, la società proprietaria di Facebook e Instagram. “Stiamo assistendo a un numero crescente di tentativi da parte delle reti russe di creare account falsi” per promuovere la guerra e diffondere disinformazione anti-Kiev. “Provano di tutto, ma sfortunatamente per loro, questi account hanno pochissimi follower perché vengono avvistati e rimossi prima che il loro seguito possa crescere”, ha sottolineato.

  • In 1 anno,import cereali in Italia da Kiev +83%

    In un anno di guerra crescono le importazioni italiane di cereali dall’Ucraina (+83%) mentre crollano gli arrivi, già esigui prima della guerra, dalla Russia (-60%). Per le forniture di fertilizzanti dalla Russia, ferme nei primi dieci mesi del 2022 a 159mila tonnellate, stesso valore del 2021, mentre cresce l’import italiano di fertilizzanti dall’Algeria (+161%) con quasi 200mila tonnellate di prodotto. Emerge dal Rapporto del Centro Studi Divulga ’Un anno di guerra’ con l’analisi delle ripercussioni su alcuni settori economici del Paese. Per i cereali, in particolare, sono arrivate dall’Ucraina oltre 1 milione di tonnellate di mais (+80%) cruciale per l’alimentazione zootecnica, 250mila tonnellate di frumento (+103%) e 4mila tonnellate di orzo (-31%). L’import di cereali dalla Russia, che nell’anno di guerra rappresenta appena il 6% sul totale di prodotto arrivato in Italia dall’area coinvolta nel conflitto (RPT. L’import di cereali dalla Russia, che nell’anno di guerra rappresenta appena il 6% sul totale di prodotto arrivato in Italia dall’area coinvolta nel conflitto) ha riguardato prevalentemente frumento (71mila tonnellate) in calo del 42%, e 15mila tonnellate di sorgo. In crescita anche l’import di olio di girasole dall’Ucraina con 237mila tonnellate nei primi 11 mesi del 2022 (+11% rispetto allo stesso periodo 2021) che si aggiungono a 85mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-33%). Dalla Russia, invece, 12mila tonnellate di olio di girasole nei primi 11 mesi del 2022, oltre a 133mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-23%). Sul fronte fertilizzanti, rileva il rapporto Divulga, l’Egitto, pur con un calo del 25% rispetto al 2021, resta il primo fornitore di fertilizzanti del nostro Paese. L’Ucraina (-81%) e la Bielorussia (-70%) sono i Paesi che perdono il peso maggiore negli acquisti di fertilizzanti del nostro Paese, rimpiazzati da Canada (+10%), Turkmenistan (+170%) e Cina (+86%). A livello europeo, nei primi 10 mesi del 2022 l’import in Europa dalla Bielorussia è crollato dell’80%, mentre Russia e Ucraina hanno segnato ciascuna -15% e -55%. La riduzione degli acquisti in questi Paesi è stata accompagnata da un aumento delle importazioni europee dall’Algeria (+60%), preceduta dall’Egitto (+22% in seconda posizione). Cresce il Canada (+41%), quarta. La Russia, nonostante 575mila tonnellate in meno, rappresenta ancora il principale bacino di approvvigionamento, con oltre 3,5 milioni di tonnellate giunte nell’Ue nei primi 10 mesi del 2022.

  • Kiev, attacco russo su Kharkiv, civili feriti sotto le macerie

    L’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico contro il distretto di Kupyansky nella regione di Kharkiv, colpendo un edificio amministrativo. Ci sarebbero persone sono sotto le macerie. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Sinegubov. “Gli invasori hanno colpito il distretto di Kupyansky con un missile S-300. Un uomo che si trovava vicino all’edificio è rimasto ferito. Ci sono almeno due persone sotto le macerie. Tutti i soccorsi sono sul posto”, le sue parole citate da Ukrainska Pravda.

  • Usa: popolarità Biden risale al 46%, mai così alta in quasi un anno

    Joe Biden affronta il primo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, dopo la sua storica visita a Kiev, con il tasso di popolarità in risalita. Secondo il nuovo sondaggio Npr-Pbs. il presidente ha una popolarità al 46%, il livello più alto registrato in quasi un anno, dal marzo del 2022. E cresce anche la percentuale degli elettori che considera positivamente un secondo mandato per il presidente, che sarà 82enne al momento delle prossime elezioni. Un miglioramento dovuto ad una risalita non solo tra i democratici, dall’85% all’88%, ma anche tra gli indipendenti, dal 32% al 36%. Persino tra i repubblicani, con un bassissimo 15%, 2 punti in più rispetto al mese scorso, il presidente registra il miglior risultato dall’inizio del suo mandato. Per quanto riguarda la candidatura alla rielezione, che Biden sta indicando di voler annunciare a breve, ora metà degli elettori dem l’appoggia.Mentre è sceso dal 54% al 45% la percentuale di elettori dem, o orientati verso i dem, che considerano che ci siano migliori chance di vittoria con un altro candidato. A conferma del successo della sua agenda economica in favore dei redditi più bassi, la popolarità di Biden è salita soprattutto tra elettori bianchi senza laurea, con un reddito inferiore a 50mila dollari all’anno e sotto i 45 anni che vivono in piccole città o sobborghi

  • Zelensky, l’Ucraina trionferà sul terrore russo

    L’Ucraina “trionferà” sul terrore russo, lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky a un anno dall’invasione di Mosca.

  • Eurojust, al via database per crimini internazionali

    Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, l’unità di cooperazione giudiziaria dell’Ue (Eurojust) lancia le operazioni del Core International Crimes Evidence Database (Ciced), una banca dati giudiziaria su misura per conservare, archiviare e analizzare le prove dei principali crimini internazionali in modalità sicura. “Niente può compensare la terribile perdita e distruzione che il popolo ucraino ha subito dall’inizio di questa guerra”, ha dichiarato il presidente di Eurojust, Ladislav Hamran, in conferenza stampa, illustrando le iniziative messe in campo per “dare un sostegno concreto alle autorità che lavorano per ottenere giustizia per le vittime di questi orrendi crimini”. Il database Ciced, che supporterà le indagini nazionali e internazionali facendo luce sui singoli reati, ma anche sulle azioni sistemiche che vi sono dietro, verrà utilizzato per le inchieste sui crimini internazionali commessi in Ucraina e in altri altri conflitti. Hamran non ha specificato quanti dati sono stati raccolti finora, mentre la rappresentante dell’Ucraina a Eurojust, Myroslava Krasnoborova, ha riferito che nel paese sono stati registrati più di 71mila presunti crimini di guerra dall’inizio della guerra. “L’atrocità e la distruzione in Ucraina sono senza fine” ha dichiarato Krasnoborova, mettendo in evidenza la difficoltà nello svolgimento delle indagini, anche in considerazione dell’elevato numero di casi segnalati

  • Zelensky, Mosca ha scelto strada assassinio e ne sarà responsabile

    “La Russia ha scelto la via dell’assassino. Il percorso del terrorista. Il sentiero del torturatore. Il percorso del saccheggiatore. Questa è la scelta statale della Russia e ci sarà responsabilità statale per il terrore commesso”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram.

  • Ambasciatore in Italia, diplomazia solo quando russi lasceranno nostra terra

    “Come si fa a parlare seriamente dei colloqui di pace con un paese che ha già violato il Memorandum di Budapest e gli Accordi di Minsk? Solo quando l’ultimo soldato russo lascerà la nostra terra, quando i combattimenti saranno completamente cessati, l’integrità territoriale tornerà ai confini del 2014, e tutti i russi colpevoli di crimini di guerra in Ucraina saranno puniti, allora la diplomazia suonerà il primo violino”. Così l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in un’intervista a LaPresse a un anno dall’invasione russa. “Abbiamo tutti avuto l’opportunità di assicurarci che non ci si possa fidare dell’élite politica russa. La Russia non capisce il linguaggio della diplomazia, solo il linguaggio del potere. Qualsiasi concessione alla Russia significherebbe congelare la guerra in una certa fase per accumulare forza e infliggere un colpo ancora più forte dalla Russia. Non possiamo permettere che ciò accada”, aggiunge. Secondo Melnyk “L’Europa deve essere unita e forte per affrontare qualsiasi sfida e minaccia. Ad oggi, questa sfida è la guerra scatenata dalla Russia nel cuore dell’Europa, per attuare i suoi diabolici piani per far rivivere l’Unione Sovietica e assorbire il maggior numero possibile di stati sovrani”. Per questo motivo servono “più armi all’Ucraina per respingere gli occupanti russi, più pressione sulle sanzioni sulla Russia e sui suoi alleati, più consolidamento degli sforzi della comunità internazionale per riportare pace, sicurezza e stabilità nel mondo”.

  • Germania, bandiera Kiev su Bundestag e palazzo presidenziale

    In occasione dell’anniversario dell’attacco russo all’Ucraina, domani, venerdì 24 febbraio, la bandiera ucraina verrà issata sull’edificio del parlamento tedesco e davanti a quello presidenziale a Berlino. L’amministrazione del Bundestag ha annunciato che le bandiere sulla torre sud-ovest del Parlamento sono “un segno particolarmente chiaro di solidarietà con il popolo ucraino”. La bandiera tedesca nera, rossa e oro di solito sventola su tre delle quattro torri dell’edificio e la bandiera europea blu con stelle sulla torre sud-est. La bandiera blu e gialla dell’Ucraina sarà issata anche alle 7 del mattino davanti al Palazzo Bellevue, il palazzo presidenziale tedesco, dove venerdì si svolgerà l’evento politico centrale per celebrare l’anniversario dell’attacco russo all’Ucraina.

  • Kiev, «attendiamo ok da Ue a sanzioni, delusi su Rosatom»

    “Ci aspettiamo oggi l’ok alle sanzioni Ue, e domani attendiamo nuove misure dai partner occidentali, Usa, Gran Bretagna, Australia, Giappone. Alcune delle priorità che abbiamo chiesto sono contenuti nel decimo pacchetto, altre no, come l’inclusione di Rosatom, E siamo delusi dal fatto che non ci sia”. Lo ha sottolineato Vlad Vasiuk, portavoce dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky che coordina il gruppo di esperti sulle sanzioni Yermak-McFaul. “Il regime di sanzioni è una misura efficace, l’unica alternativa sarebbe partecipare alla guerra”, ha spiegato Vlasiuk incontrando un gruppo di media europei, tra i quali l’ANSA.

  • Kiev, esplosioni a Mariupol occupata dai russi

    Esplosioni sono state udite chiaramente a Mariupol, la città martire ucraina occupata dai russi dallo scorso maggio: lo indica il consiglio comunale (filorusso), citato dal giornale ucraino Ukrainska Pravda, che colloca le detonazioni nella zona degli impianti siderurgici Ilyich, dove c’è anche una prigione. Le esplosioni, scrive il giornale, hanno attivato le difese antiaeree, e sono state tre, in due momenti diversi, partendo dalle locali 11.02.

  • Lettonia: Parlamento approva mozione per isolamento Russia

    Nella giornata di oggi, il Parlamento lettone (Saeima) ha votato una mozione presentata dalla Commissione Affari Esteri in cui vengono condannati i crimini della Russia - nei confronti della quale si chiede un completo isolamento - e si afferma la possibilità di dichiarare la Bielorussia e l’Iran complici delle violazioni del diritto internazionale operate dalla Russia. La mozione è stata approvata all’unanimità dai 78 deputati partecipanti alla votazione. Solamente i deputati del movimento “Per la stabilità!” non hanno partecipato al voto. Nel testo della mozione, il Parlamento ha ricordato la necessità di una “più ferma condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, il fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale” e ha chiesto alla Russia di cessare immediatamente tutte le operazioni militari in Ucraina e di ritirare “tutte le forze dall’intero territorio riconosciuto dell’Ucraina” senza alcuna condizione”. Nel testo si invita, inoltre, la comunità euro-atlantica e i suoi partner ad attuare “un completo isolamento internazionale della Russia, anche per quanto riguarda la partecipazione a organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Nel documento viene quindi richiesta la creazione di un tribunale internazionale ad hoc per indagare sui crimini commessi durante l’invasione russa dell’Ucraina e assicurare i colpevoli alla giustizia.

  • A Kiev allarme antiaereo e forte esplosione, poi allerta rientra

    Una forte esplosione è stata avvertita oggi nella parte occidentale di Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent, citando un suo giornalista, aggiungendo che l’allarme antiaereo era stato attivato pochi minuti prima dell’esplosione. L’Ukrainska Pravda riporta che l’allarme anti-aereo era scattato alle 11.11 nella regione di Kiev e alle 11.29 nella capitale ed è poi rientrato rispettivamente alle 11.52 a Kiev e alle 12.07 nella regione. Secondo l’Ukrainska Pravda, l’esplosione è stata dovuta possibilmente all’entrata in funzione della difesa aerea e il portavoce dell’aviazione, Yuriy Ignat, ha chiarito che la contraerea lavora sui droni di ricognizione russi. All’inizio della settimana le autorità ucraine avevano annunciato che alcune parti del Paese avrebbero rafforzato le misure di sicurezza in vista dell’anniversario dell’invasione russa. Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, è arrivato a Kiev questa mattina per mostrare la solidarietà del suo Paese all’Ucraina

  • Nato: colloqui tra Svezia e Turchia riprenderanno il mese prossimo

    Svezia e Turchia riprenderanno il mese prossimo i colloqui sull’adesione del Paese scandinavo alla Nato. Lo ha annunciato il primo ministro Ulf Kristersson alla televisione svedese. “Ci è già stata data una data per questa discussione”, ha detto Kristersson all’emittente Svt, senza fornire dettagli. La Svezia, insieme alla Finlandia, ha presentato domanda di adesione alla Nato a maggio, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tutti i 30 membri dell’Alleanza devono ratificare l’adesione di qualsiasi nuovo paese. Ma la Turchia blocca da tempo la procedura, accusando in particolare la Svezia di non aver intrapreso azioni sufficienti contro persone e organizzazioni legate al Pkk e che Ankara classifica come terroristiche. Alla fine di gennaio la Turchia aveva annullato le consultazioni programmate con Svezia e Finlandia previste per febbraio dopo che un politico di estrema destra aveva dato fuoco a un Corano davanti a una moschea a Stoccolma.

  • Ue verso proroga sospensione dazi e misure difesa export Kiev

    La Commissione ha proposto di prorogare di un anno la sospensione dei dazi all’importazione, dei contingenti e delle misure di difesa commerciale per le esportazioni ucraine nell’Unione europea. L’obiettivo principale di queste «misure commerciali autonome» è sostenere l’Ucraina. Anche in considerazione del notevole aumento registrato nel 2022 delle importazioni nella Uedi alcuni prodotti agricoli provenienti dall’Ucraina, le misure commerciali autonome prorogate contengono un meccanismo di salvaguardia per tutelare il mercato dell’Unione in caso di necessità. La proposta sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea.

  • Esercito, abbattuto drone russo nella zona ovest di Kiev

    Le forze di difesa aerea ucraine rendono noto di aver abbattuto abbattuto un drone da ricognizione russo nella regione di Kiev durante l’allarme aereo scattato oggi. Lo riferiscono i media ucraini. In precedenza era stata segnalata una forte esplosione nella zona occidentale della capitale.

  • Wsj, Usa valutano se pubblicare informazioni su armi Cina a Mosca

    L’amministrazione Biden sta considerando la possibilità di rendere pubbliche le informazioni di intelligence che, a suo avviso, dimostrano che la Cina sta valutando se fornire armi per sostenere la guerra della Russia in Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal (Wsj), citando alcuni funzionari Usa. Il giornale sottolinea che le discussioni sulla divulgazione pubblica precedono la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu di venerdì, che segna un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, e seguono una serie di appelli a porte chiuse alla Cina, coordinati tra gli alleati Nato, che sono culminati in un avvertimento formale consegnato nel fine settimana a Monaco di Baviera all’alto funzionario cinese per la politica estera Wang Yi da parte di alcuni funzionari occidentali, tra cui il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico James Cleverly.

  • Finlandia invierà 3 carri armati Leopard

    La Finlandia ha annunciato che invierà tre carri armati Leopard 2 in Ucraina. “Invieremo più materiale per la difesa e parteciperemo alla cooperazione sui Leopard insieme ai nostri partner”, ha affermato in una nota il ministro della Difesa, Mikko Savola, aggiungendo che il pacchetto di aiuti includerà anche “la formazione relativa al loro utilizzo e manutenzione”. La Finlandia è l’ultimo Paese occidentale in ordine di tempo ad annunciare l’invio di armi pesanti. Stamane anche la Svezia ha aperto alla possibilità di fornire i Leopard all’Ucraina.

  • Putin: «Dovere sacro prendersi cura di chi difende il Paese»

    “E’ sacro dovere dello Stato prendersi cura di coloro che difendono il Paese”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in occasione della giornata dei Difensori della patria, cioè le forze armate, dopo avere deposto dei fiori sulla tomba del milite ignoto vicino alle mura del Cremlino. Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha sottolineato il ruolo che avrà la Fondazione per il sostegno delle famiglie dei caduti nell’operazione militare speciale in Ucraina, di cui ha annunciato la creazione martedì durante il discorso sullo Stato della Nazione. “Ad ogni persona, ad ogni famiglia, dovrà essere assegnato un operatore sociale che lavorerà con loro sulla base delle esigenze individuali”, ha detto ancora Putin. L’assistenza, ha detto ancora il presidente, sarà estesa ai combattenti filo-russi delle province ucraine annesse dalla Russia nel settembre scorso. “Ora - ha sottolineato - sono diventati tutti cittadini russi, e naturalmente li includeremo nella lista di coloro che saranno assistiti”.

  • Gas: von der Leyen, Italia ha ridotto di due terzi import russo in tempi record

    “Quando Putin ha cominciato a preparare l’invasione dell’Ucraina, ha usato la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi per ricattarci” e “l’impatto è stato avvertito in tutta Europa, anche in Sicilia. Ma siamo riusciti ad affrancarci da quella dipendenza e da quel ricatto”. Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, nel suo intervento alla inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Palermo. “Abbiamo sostituito il gas russo con forniture affidabili” ha aggiunto von der Leyen citando Stati Uniti, Norvegia e Algeria. “Abbiamo investito fortemente nelle energie rinnovabili. L’Italia - ha sottlineato - ha ridotto di due terzi le importazioni di gas russo, in tempi record” mentre “in Europa abbiamo ridotto l'import di gas russo dell'80% in 8 mesi” e come risultato di questo “sforzo” e della “unità” nella Unione europea, “oggi i prezzi del gas sono inferiori a quelli precedenti all’inizio della guerra russa”.

  • Sanchez, «Bucha e Irpin mostrano cicatrici della barbarie di Putin»

    “Bucha e Irpin mostrano le ferite e le cicatrici della barbarie di Putin. La Russia non vincerà questa guerra. Tutta la Spagna è con l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, in visita nelle due località intorno a Kiev che sono state teatro di massacri commessi dall’esercito russo.

  • Ambasciatore Kiev S.Sede, visita Papa è vicina

    “Io credo che sia molto vicina, ma la risposta non può venire da me, ma dal Santo Padre. Credo, però, che sia davvero vicina”. Lo ha detto ai microfoni di Sky Tg 24, Andrij Yurash ambasciatore ucraino presso la Santa Sede.

  • Baerbock, «piano di pace c’è ed è la carta dell’Onu»

    “Da un anno l’Ucraina è sottoposta senza colpe a una guerra di aggressione da parte della Russia. Nessuno, tranne la Russia, vuole questa guerra. Noi vogliamo la pace. L’Ucraina, il mondo, hanno bisogno di pace”. Lo ha scritto oggi su Twitter la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, con riferimento alla sua partecipazione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. “Il piano di pace è già sul tavolo, è la Carta delle Nazioni Unite” ha aggiunto Baerbock, che ha annunciato una risoluzione dell’Assemblea Generale che sarà presentata dalla Germania “insieme a più di 50 Stati” e che sarà votata oggi. “Ciò che il mondo chiede alla Russia non potrebbe essere più semplice: stop degli attacchi russi, protezione dei civili, rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina attraverso il ritiro delle truppe russe, rendere conto dei crimini commessi. Questa è la strada per la pace”, ha continuato Baerbock.

  • Kiev, 790 soldati russi uccisi in 24 ore, 145.850 da inizio guerra

    Sono 790 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev aggiornando a circa 145.850 il numero dei militari inviati da Mosca e che sono morti in guerra dallo scorso 24 febbraio. Le forze armate ucraine hanno quindi riferito di aver respinto circa 90 attacchi russi nelle zone di Kupyansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Shakhtarsk.

  • Cina, Usa continuano a diffamare su armi a Russia

    Dallo scoppio della crisi ucraina, la Cina “è stata con fermezza dalla parte del dialogo e della pace, promuovendo i colloqui a modo suo e svolgendo un ruolo responsabile e costruttivo per alleviare la situazione e risolvere la crisi”. Così il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha respinto le nuove accuse provenienti dagli Usa sulla possibile fornitura cinese di armi alla Russia. “La cosiddetta intelligence degli Stati Uniti non è altro che speculazione e calunnia contro la Cina”, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, puntando il dito contro Washington che continua “a diffamare” Pechino.

  • Media, forte esplosione a Kiev

    Una forte esplosione è stata avvertita nella parte occidentale di Kiev. Lo ha riferito su Twitter il Kyiv Independent, precisando che pochi minuti prima dell’esplosione si era attivato l’allarme antiaereo

  • Presidente Estonia, «intero mondo democratico è a rischio»

    “L’intero mondo democratico” è a forte rischio a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, ecco perché “dobbiamo porre fine a questa guerra il prima possibile”. Lo ha dichiarato il presidente estone, Alar Karis, in un’intervista a Sky News. Karis ha spiegato che l’Estonia, uno dei Paesi che fa parte del gruppo dei Nove di Bucarest, sta cercando di aumentare il suo budget per la difesa militare e ha esortato gli altri Paesi alleati a fare lo stesso. L’Estonia sta facendo “del suo meglio”, ha aggiunto il presidente, sottolineando che Tallinn continua a fornire sostegno all’Ucraina, costruendo ospedali militari e addestrando militari.

  • Ministro Difesa Gb, guerra Ucraina può durare un altro anno

    La guerra in Ucraina può durare un altro anno, secondo il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, intervistato da radio Lbc. Secondo Wallace oltre 188.000 soldati russi sono morti o rimasti feriti a causa del “catastrofico errore di calcolo” di Vladimir Putin. E ha aggiunto: “Penso che la Russia abbia mostrato un completo disprezzo non solo per la vita degli ucraini ma anche per i suoi stessi soldati”. E parlando delle intenzioni del capo del Cremlino ha detto: “Quando qualcuno ha oltrepassato il limite e pensa che sia giusto farlo anche contro la propria gente, gestendo l’esercito col tritacarne, penso che non si fermerà”.

  • Prigozhin ha vinto la sua battaglia per le munizioni, «rifornimenti in arrivo»

    Evgeny Prigozhin ha vinto il suo braccio di ferro con i vertici della Difesa. O così sostiene. Il fondatore della società di mercenari “Wagner” ha reso noto oggi, nel suo aggiornamento del bollettino di guerra quotidiano sulla vertenza munizioni, in cui è arrivato ad accusare di “alto tradimento” il ministro della Difesa e il comandante dell’operazione militare in Ucraina, che i rifornimenti sono iniziati. “Il treno ha lasciato la stazione. Per ora è solo sulla carta, ma ci hanno detto che i documenti importanti sono stati firmati”, ha scritto il magnate russo prestato alla guerra, ringraziando tutti coloro che si sono spesi per “esercitare le pressioni finali”.

  • Conferenza Zelensky il 24, tema «un anno di invincibilità»

    Il presidente Volodymyr Zelensky terrà una conferenza stampa il 24 febbraio, giorno dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferiscono i media ucraini, citando il sito web dell’ufficio presidenziale. “Venerdì 24 febbraio si terrà la conferenza stampa del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky”. Il tema sarà “Un anno di invincibilità”, si legge nel messaggio.

  • Moldova: Tajani, Putin cerca di spaventare Paesi europei

    “La Russia conduce una guerra anche cercando di spaventare gli altri”: lo ha detto a New York il ministro degli esteri Antonio Tajani alla stampa italiana commentando la decisione di Vladimir Putin di revocare un decreto che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell’ambito delle politiche sul futuro della Transnistria. “In Transnistria - ha detto - ci sono reparti militari russi. Ho incontrato il ministro degli Esteri della Moldova, che è stato a Bruxelles a parlare al Consiglio europeo degli Affari esteri, probabilmente e’ una reazione”.

  • Aereo militare russo si schianta vicino al confine

    Un aereo militare si è schiantato nel distretto di Valuysky, nella regione di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram. “Un aereo del ministero della Difesa si è schiantato nel distretto urbano di Valuysky. Una squadra investigativa e dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza stanno lavorando sul posto”, ha scritto, precisando che non sono chiare le cause dello schianto.

  • Putin, maggiore attenzione a rafforzamento triade nucleare

    Il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso tenuto in occasione della Giornata del difensore della patria, che ricorre oggi, ha detto che la Russia presterà maggiore attenzione al rafforzamento della triade nucleare. “Presteremo maggiore attenzione, come in passato, al rafforzamento della triade nucleare”, ha detto Putin secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

  • Moldavia smentisce accuse Mosca su ’invasione Kiev’

    La Moldavia ha smentito le affermazioni della Russia secondo cui l’Ucraina starebbe pianificando un’azione militare contro la Transnistria, regione separatista filo-Mosca. Lo riporta la Cnn. “Le autorità statali non confermano le informazioni diffuse questa mattina dal Ministero della Difesa russo”, si legge in un messaggio sul canale Telegram ufficiale del governo moldavo. “Invitiamo alla calma e invitiamo la popolazione a seguire le fonti ufficiali e credibili della Repubblica di Moldavia. Le nostre istituzioni collaborano con i partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno il pubblico senza indugio”.

  • 007 Gb, «realistica possibilità» offensiva russa contro Vuhledar

    C’è una “realistica possibilità” che la Russia stia preparando una nuova offensiva contro la città di Vuhledar, nell’Ucraina orientale. E’ quanto sostiene l’intelligence britannica in un aggiornamento pubblicato dal ministero della Difesa di Londra.

  • Premier spagnolo Sanchez arrivato a Kiev

    Dopo la visita a sorpresa del presidente Usa Joe Biden e della premier Giorgia Meloni, anche il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez si è recato a Kiev. Il viaggio non era stato annunciato ufficialmente. “Torno a Kiev un anno dopo l’inizio della guerra. Staremo al fianco dell’Ucraina e del suo popolo fino a che la pace tornerà in Europa”, ha scritto il leader in un post su Twitter, accompagnato da una breve clip che mostra il suo arrivo alla stazione.

  • Usa, al momento non risulta che Cina abbia fornito armi a Mosca

    Agli Stati Uniti al momento non risulta che la Cina abbia fornito “aiuti letali” alla Russia per aiutarla a portare avanti la sua guerra “illegale” contro l’Ucraina. Lo ha detto la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, in un briefing con la stampa sottolineando che Pechino “non ha nemmeno escluso” la possibilità di farlo. Se invierà armi alle forze di Vladimir Putin, ha detto la funzionaria ribadendo la linea dell’amministrazione Biden, “ci saranno delle conseguenze”.

  • Tajani, attacco hacker? Minaccia dopo visita Meloni

    L’attacco degli hacker filo russi ai siti diverse aziende e istituzioni italiane è stata una “minaccia”, un “avvertimento”, dopo la visita della premier Giorgia Meloni a Kiev.
    Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dei lavori dell’Assemblea generale dell’Onu.

  • Abbraccio Tajani-Kuleba all’Onu

    “A Dmytro Kuleba ho ribadito l’impegno per l’Ucraina”: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando l’abbraccio che ha scambiato col capo della diplomazia ucraina dopo il suo intervento all’assemblea generale dell’Onu a favore della risoluzione per Kiev.

  • Min. Difesa russo, Kiev prepara provocazione in Transnistria

    “Secondo le informazioni disponibili, il regime di Kiev sta tramando una provocazione armata contro la Repubblica moldava di Pridnestrovia (nota anche come Transnistria, ndr) nel prossimo futuro, che sarà condotta da unità delle Forze armate ucraine, comprese quelle che coinvolgono la formazione nazionalista Azov”. Lo afferma in un post sul suo canale Telegram il Ministero della Difesa russo.
    “Il pretesto per l’invasione sarà un attacco inscenato da presunte forze russe dal territorio della Transnistria. A questo scopo, i sabotatori ucraini coinvolti nella messinscena dell’invasione saranno travestiti da personale militare della Federazione Russa”, prosegue il post.
    “Il Ministero della Difesa russo sta monitorando attentamente la situazione al confine dell’Ucraina con la Repubblica Moldava di Pridnestrovia ed è pronto a rispondere a qualsiasi cambiamento della situazione”, conclude il post del Ministero della Difesa.

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