ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùComunicazioni alla Camera

Tajani, nei due centri in Albania valgono norme Italia e Ue. E annuncia ddl di ratifica sull’intesa

Il ministro degli Esteri: «In centri Albania non più di 3mila migranti»

Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani (foto Ansa)

3' di lettura

«Il protocollo Italia-Albania è un tassello significativo nella strategia complessiva del governo, in un contesto internazionale di crescente instabilità, che rischia di incrementare i flussi migratori e l’odioso mercato dei trafficanti. Un mercato che continua a lucrare sulla disperazione e a mietere vittime, come dimostra il nuovo naufragio verificatosi ieri al largo di Lampedusa».

Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle comunicazioni alla Camera sull’intesa Italia-Albania sui migranti, sottolineando che l’Italia punta ad un «diverso approccio nella gestione dei flussi migratori e una lotta tenace al traffico di esseri umani sono per il nostro governo assolute priorità».

Loading...

«Prevenire le partenze irregolari, rafforzare le frontiere esterne, combattere gli scafisti, migliorare il sistema dei rimpatri, ampliare i canali di migrazione legale, accogliere chi ha diritto alla protezione internazionale: ecco gli ingredienti principali del nuovo approccio che stiamo cercando di affermare in Europa», ha aggiunto il ministro, ed «è in questa cornice che si inserisce il Protocollo di collaborazione con l’Albania».

Il ministro annuncia: ddl di ratifica sull’intesa Italia-Albania

«Il governo - ha detto Tajani - intende sottoporre in tempi rapidi alle Camere un disegno di legge di ratifica che contenga anche le norme e gli stanziamenti necessari all’attuazione del protocollo. Il dibattito di oggi e il voto che lo concluderà dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che il nostro governo non si è mai sottratto, specie su questioni di tale rilevanza, al dialogo e al vaglio del Parlamento».

In centri Albania non più di 3mila migranti

«Il protocollo - ha chiarito Tajani - stabilisce che nei due centri non potranno trovarsi complessivamente più di 3.000 migranti nello stesso momento. E che i migranti potranno arrivare nel porto albanese solo con navi delle autorità italiane, intervenute in operazioni di soccorso. Non si potranno trainare i barconi degli scafisti, né indirizzare verso l’Albania imbarcazioni gestite da Organizzazioni non governative. I migranti avranno esattamente lo stesso trattamento previsto dalle norme italiane ed europee».

Nei 2 centri in Albania valgono norme Italia e Ue

«L’Albania - ha continuato Tajani - concederà gratuitamente all’Italia due aree - un punto di arrivo al porto di Shengjin, nella costa settentrionale del Paese, e una base militare a Gjader a circa 30 chilometri dal porto. I due centri funzioneranno secondo la normativa italiana, europea e internazionale in materia. Le procedure saranno quelle italiane e saranno svolte esclusivamente dalle autorità italiane, amministrative e giudiziarie». «Nel porto - ha chiarito il ministro - vi sarà una struttura dedicata alle attività di soccorso, di prima assistenza e di rilevamento segnaletico e di impronte digitali. Nella seconda struttura, situata nella località all’interno, sarà svolto l’esame della domanda di protezione internazionale e, per chi non ne avrà i requisiti, saranno effettuate le procedure per il rimpatrio».

Intesa Albania non paragonabile a accordo Gb-Ruanda

«È utile osservare che questo Protocollo non è paragonabile all’ accordo tra Regno Unito e Ruanda - ha detto il responsabile della Farnesina -. Non c’è esternalizzazione ad un paese terzo della gestione delle domande di asilo. E non si deroga ai diritti internazionalmente garantiti, che sono anzi più volte espressamente riaffermati nel Protocollo. Presto l’Albania entrerà a far parte dell’Unione europea ed è parte del Consiglio d’Europa. Le deroghe sarebbero state impossibili», ha aggiunto.

In Albania non andranno soggetti vulnerabili

«In Albania - ha chiarito Tajani - potranno essere condotti solo i migranti che possono essere trattenuti nelle strutture che li accolgono. Secondo le norme italiane ed europee oggi vigenti, si tratta di due categorie di migranti. La prima è quella dei richiedenti asilo soggetti a procedura accelerata di frontiera. Quindi persone non vulnerabili provenienti da Paesi sicuri o migranti che abbiano già presentato domanda di asilo, ottenendo un diniego. La seconda categoria è quella delle persone in attesa di rimpatrio, dopo l’accertamento dell’assenza dei requisiti per il soggiorno in Italia. Nella struttura in Albania non potranno in nessun caso essere accolti soggetti vulnerabili, quali, ad esempio, minori e donne in gravidanza», ha l’esponente di Fi.

Albania paese candidato ad aderire alla Ue

Secondo Tajani, l’Albania è un «Paese amico e candidato all’adesione all’Unione europea, un Paese che continueremo a sostenere nelle sue aspirazioni a entrare a far parte dell’Unione Europea».

Migranti: alla Camera ok alla risoluzione di maggioranza

Via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro degli Esteri in relazione all’accordo con l’Albania in materia di migranti. I voti a favore sono stati 189, 126 i contrari: tutta l’opposizione. Il testo impegna il governo «ad adottare ogni iniziativa necessaria, anche tramite un disegno di legge di ratifica, per un’efficace e urgente attuazione del Protocollo» tra Italia ed Albania sui migranti.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti