Tamponi, sconti e credito d'imposta: le ipotesi allo studio del Governo
Non ci sarà un azzeramento dei costi per le aziende che vogliono pagare i tamponi ai dipendenti, ma il governo valuta di introdurre ulteriori deduzioni
I punti chiave
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Niente tamponi gratuiti, nessun rinvio dell’obbligo di Green pass. Con questi no Mario Draghi difende la scelta di introdurre il green pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro, scattato il 15 ottobre, senza slittamenti. I dati del resto parlano di una ripartenza delle nuove dosi e la gratuità dei tamponi secondo il premier vanificherebbe l’effetto di spinta alle vaccinazioni
Ipotesi sconti sui tamponi
Ma il premier ha concesso in extremis un’apertura concreta: di fronte alla richiesta dei sindacati, il governo valuterà ulteriori detrazioni rispetto al credito d’imposta al 30% ora a disposizione delle aziende che decidano di sostenere le spese dei tamponi per gli irriducibili. La misura, che non è stata inserita (come pure era stato ipotizzato) nel decreto fiscale approvato venerdì in Cdm, non potrà comunque coprire l’intero costo del tampone, perché il governo non intende farsi carico di questa spesa per chi sceglie il no al vaccino. Possibile anche un nuovo intervento per calmierare ulteriormente il prezzo dei tamponi
Il braccio di ferro su chi paga
È esclusa anche un’indicazione generale del governo che impegni i datori di lavoro a farsi carico del costo dei tamponi (malgrado alcune aziende si siano mosse in questa direzione). Ipotesi quest’ultima caldeggiata dal segretario della Cgil Maurizio Landini, ma respinta al mittente dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi («Il costo dei tamponi è a carico di coloro che lo devono fare e non a carico delle aziende. Scaricare di nuovo sulle imprese o sulla fiscalità generale, quindi sulle tasche dei cittadini, il costo del green pass non mi sembra corretto»).
In Piemonte tamponi in hotspot pubblici
Intanto la Regione Piemonte ha allestito hotspot pubblici per eseguire tamponi rapidi a pagamento nei fine settimana. La misura è stata adottata in vista dell’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro per supportare le farmacie e i laboratori privati che in questi giorni registrano un considerevole afflusso di prenotazioni e richieste.
Tamponi gratis a Cagliari fino a dicembre
A Cagliari, per evitare che alcuni comparti produttivi possano rallentare o fermarsi, il Comune ha previsto la possibilità di tamponi gratis alla stazione ferroviaria. Il servizio, promosso da Comune e Croce rossa italiana (Cri), sarà assicurato fino al 31 dicembre. «Un’opportunità per tutti coloro che non possono fare il vaccino - ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu - è per chi è scettico e ancora non vuole sottoporsi alla vaccinazione. Fermo restando che rinnoviamo l’invito ad andare a vaccinarsi nell’hub della Fiera, anche senza prenotazione».
I tamponi autorizzati per il green pass
Sono al momento 3 i tamponi che consentono di ottenere la certificazione verde Covid-19 . Al tampone molecolare e a quello antigenico rapido si è aggiunto il test salivare molecolare (utilizzato anche per il monitoraggio della circolazione del virus SarsCoV2 nelle scuole e in altri contesti limitati). Resta escluso, invece, l’altro test salivare, quello rapido, non raccomandato per l’insufficiente livello di precisione.
Test molecolare: «gold standard»
Il più affidabile strumento diagnostico resta il tampone molecolare naso orofaringeo che consiste in un’indagine capace di rilevare il genoma (Rna) del virus Sars-Cov -2 nel campione biologico. Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità, ossia ha un'elevata capacità di identificare gli individui positivi al virus in modo che ci sia il minor numero possibile di falsi positivi e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia. L’analisi può essere svolta solo in laboratori altamente specializzati, individuati dalle autorità sanitarie. L'esito di questo tampone si ottiene mediamente in 3/6 ore. Il costo è alto: 60 euro.
Test antigenico (tampone rapido)
Il test antigenico rapido è basato sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni). Le modalità di raccolta del campione sono del tutto analoghe a quelle dei test molecolari (tampone naso-faringeo) ma la sensibilità e specificità di questo test sono inferiori rispetto a quelle del test molecolare. Ciò comporta la possibilità di risultati falso-negativi in presenza di bassa carica virale, oltre alla necessità di confermare i risultati positivi mediante un tampone molecolare.
È uno strumento utile soprattutto per le indagini di screening e laddove servano in poco tempo indicazioni per le azioni di controllo. I tempi di risposta sono molto brevi: circa 30 minuti. Il governo ha disposto prezzi calmierati per i tamponi antigenici rapidi somministrati dalle farmacie: 15 euro per gli adulti e 8 euro per i minorenni.
Test salivari molecolari
Ad aggiornare il quadro dei test validi al fine della certificazione verde è stata la circolare del ministero della Salute in cui viene spiegato che recenti evidenze scientifiche sui test salivari molecolari hanno individuato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il 93%. Inoltre, alcuni studi condotti in ambito scolastico hanno riportato un’elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo. In caso di positività del test salivare molecolare non è necessario fare un test di conferma su campione. I tempi di risposta sono piuttosto lunghi: 24/48 ore. Il costo anche in questo caso è alto: 60 euro.
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