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Tap Air, via alla privatizzazione. Air France: «Pronti per un’offerta»

Il governo portoghese annuncia l’avvio del processo che porterà alla cessione del 51% del vettore. Il big francese: «Siamo interessati»

di Mara Monti

FILE PHOTO: TAP planes are seen at Lisbon's airport, Portugal April 1, 2020. REUTERS/Rafael Marchante/File Photo

3' di lettura

Air France compie 90 anni e per l’occasione rafforza la sua vocazione di aerolinea a lungo raggio rinnovando la flotta con 50 nuovi Airbus 350 che dal 2026 andranno a sostituire gli aerei della generazione precedente, gli Airbus 330 e i Boeing 777 nelle flotte del vettore francese e di quello olandese, KLM l’altra compagnia della holding. Un mega deal al quale si aggiunge una opzione per ulteriori 40 velivoli che andranno ad affiancare i 21 già in flotta.

Primo vettore per gli A350

Di fatto, Air France-KLM diventa il primo vettore al mondo per questo modello di aereo. «E’ una occasione straordinaria per la compagnia avere potuto concludere questo contratto», ha commentato Ben Smith, amministratore delegato del gruppo Air France-KLM all’incontro con la stampa alle Gallerie Lafayette per inaugurare le iniziative per l’anniversario del primo volo Air France avvenuto l’7 ottobre 1933. La decisione del vettore di rafforzare il lungo raggio è un segnale dell’uscita del trasporto aereo dalla crisi pandemica che aveva azzerato i collegamenti transoceanici. Un dato sul valore della transazione non è stato svelato. Tuttavia, facendo riferimento ai prezzi di listino dei velivoli, il quotidiano francese Les Echos ha calcolato che l’ordine di grandezza del deal è di 10 miliardi di dollari. Air France aveva già firmato un ordine di 41 Airbus 350 una decina di anni fa e gli ultimi di questa prima tranche arriveranno nel 2025 mentre i nuovi cominceranno ad essere consegnati dal 2026 con motori che garantiscono una riduzione delle emissioni nocive del 20-25 per cento.

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Al via la privatizzazione di Tap

La compagnia che sta uscendo dalla crisi Covid avvicinandosi rapidamente ai livelli di capacità offerta pre-pandemia (92% nel secondo trimestre), è pronta a crescere per acquisizioni volendo giocare un ruolo da protagonista nella nuova fase di consolidamento dei cieli europei. Dopo avere abbandonato il progetto di Ita Airways, ora è pronta ad acquisire il vettore nazionale portoghese Tap Air Portugal: «Siamo ancora interessati a TAP Air e ci stiamo preparando. Abbiamo già scelto lo studio legale e l’agenzia di comunicazione e pubbliche relazioni. Il capitolo Alitalia è ormai alle spalle, pur rimanendo interessati a promuovere i legami commerciali esistenti con ITA Airways che è anche membro di Skyteam», ha detto Ben Smith a «Il Sole 24-Ore». Ieri il governo portoghese ha annunciato l’avvio del processo di privatizzazione che porterà alla cessione del 51% del vettore. Ancora da definire la quota che resterà allo Stato portoghese. Oltre ad Air France-KLM hanno manifestazione interesse per la compagnia specializzato nei voli per il Sud America, IAG la holding che controlla Iberia, British Airways e Vueling, oltre a Lufthansa che ha in corso la procedura di acquisizione di ITA Airways.

Misure contro il caro petrolio

L’aumento del costo del carburante è tornato a fare paura, non alle compagnie europee che al contrario di quelle americane si coprono dal rischio di aumenti improvvisi del prezzo del petrolio con contratti di hedging. La stessa Air France si difende dai rischi carburante adottando «una politica di hedging che ci ripara dagli sbalzi improvvisi del prezzo del petrolio e ci consente di controllare i costi» ha aggiunto il numero uno del gruppo che prevede una domanda ancora forte nella seconda parte dell’anno dopo un secondo trimestre che ha visto la capacità offerta attestarsi al 92% rispetto al 2019 e una capacità di riempimento all’88 per cento: «La domanda è ancora forte e i nostri clienti vogliono viaggiare in modo confortevole alla classe economia preferiscono la premium e la business class».

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