Tapestry (Coach) ed Estée Lauder cauti sul secondo semestre
Dalle società quotate americane della moda e della cosmetica buoni conti dei primi mesi del 2022, ma grande incertezza sul futuro - In difficoltà le catene della Gdo come Kohl
di Giulia Crivelli
I punti chiave
3' di lettura
Segnali positivi ed estrema cautela: possiamo riassumere così i risultati delle società quotate americane della moda e della cosmetica. Il caso più legato al lusso accessibile è quello di Tapestry , che ha in portafoglio i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weizman. Il fatturato del quarto trimestre fiscale ha raggiunto 1,6 miliardi di dollari, in crescita dell’1% sullo steso periodo dello scorso esercizio fiscale e del 7% su quello del 2019. Per l’intero anno fiscale, Tapestry ha raggiunto 6,7 miliardi di dollari di ricavi (+15% rispetto all'anno scorso e +11% rispetto ai livelli pre pandemia dell'anno fiscale 2019. L’utile netto del trimestre è stato di 197 milioni di dollari con un utile per azione di 78 centesimi. Tapestry prevede che i ricavi dell'esercizio 22-23 aumenteranno tra il 3 e il 4% (nelle foto in alto, tre look dalla sfilata Coach per l’autunno-inverno 22-23).
La Cina preoccupa Estée Lauder
Forte crescita anche per il gruppo della cosmetica Estée Lauder , che ha archiviato l’anno fiscale con un fatturato netto di 17,74 miliardi di dollari (circa 17,5 miliardi di euro), in aumento del 9% rispetto ai 16,22 miliardi di dollari (circa 16 miliardi di euro). La società, quotata a New York, che starebbe pensando ad acquistare, per un miliardo di dollari, Tom Ford , ha registrato un utile netto di 2,39 miliardi di dollari (2,35 miliardi di euro), in crescita del 21%. In Asia, invece la pandemia ha continuato a pesare sul fatturato, che nella regione ha perso il 20% rispetto allo scorso anno. Guardando alle performance per business unit, lo skin care ha registrato un aumento delle vendite nette nelle Americhe, compensate da un calo nella regione Emea. La crescita delle vendite di La Mer, Clinique e Bobbi Brown è stata compensata da un calo di Estée Lauder. Tuttavia, l’elevata crescita a una cifra nei primi nove mesi dell’anno fiscale è stata compensata dall’impatto negativo delle restrizioni dovute al covid in Cina nel quarto trimestre. Invece, le vendite nette del make-up sono aumentate per la maggior parte dei marchi, grazie alla costante ripresa nei mercati occidentali con il conseguente aumento delle occasioni d’uso. La crescita è stata guidata dagli aumenti di Mac ed Estée Lauder. «Siamo molto fiduciosi nella forza della nostra azienda e nella vivace opportunità di crescita a lungo termine del settore della bellezza, ma riconosciamo che l’ambiente rimane complesso e incerto in questo momento _ ha commentato Fabrizio Freda, presidente di Estée Lauder –. Per l’anno fiscale 2023, ci aspettiamo una forte crescita organica delle vendite, alimentata dai nostri motori di crescita diversificati e dall’innovazione allettante».
Il caso Kohl’s e la grande distribuzione
Kohl’s, catena statunitense di grandi magazzini, ha invece registrato un calo dei ricavi nei tre mesi al 30 luglio 2022 , in diminuzione dell’8,1% a 4,09 miliardi di dollari rispetto ai 4,45 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Le vendite nette e le vendite comparabili sono diminuite, rispettivamente, dell’8,5% e del 7,7%. Il margine lordo è stato del 39,6%, in calo rispetto al 42,5% dello stesso periodo del 2021.
L’utile è diminuito del 63% a 143 milioni di dollari, mentre l’utile per azione è calato del 55% a 1,11 dollari. «I risultati del secondo trimestre sono stati influenzati dall’indebolimento del contesto macroeconomico, dall’inflazione elevata e dalla riduzione della spesa dei consumatori, che hanno messo sotto pressione soprattutto i nostri clienti a reddito medio - ha commentato la ceo Michelle Gass - Abbiamo adattato i nostri piani, implementando azioni per ridurre le scorte e ridurre le spese per tenere conto di una prospettiva di domanda più debole». La società ha tagliato nuovamente le prospettive finanziarie per l’intero anno 2022. Si aspetta ora: vendite nette in calo tra -5% e -6% rispetto all’anno precedente (intervallo di crescita 0-1% in precedenza); margine operativo compreso tra il 4,2% e il 4,5%; utile per azione compreso tra 2,80 e 3,20 dollari, escluse eventuali spese non ricorrenti (contro una stima precedente tra 6,45 e 6,85 dollari).
Il traino del beauty, si rafforza la partnership con Sephora
Nel giorno dell’annuncio dei conti, 18 agosto, Kohl’s ha anche ufficializzato un rafforzamento dell’accordo con Sephora , catena di negozi di cosmetica del colosso francese Lvmh. Dall’inizio della partnership, un anno fa, sono stati aperti 200 “shop-in-shop” Sephora in altrettanti negozi Kohl’s, che ora verranno ampliati in termini di metratura.
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