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Tappa a Pontevedra perla eco sul Cammino Portoghese di Santiago de Compostela

La cittadina della Galizia è una meta sostenibile: nel centro storico gli spazi sono dedicati solo alle persone; arte, cultura e natura arricchiscono l’ offerta turistica

di Erika Scafuro

5' di lettura

La prima sensazione che si prova giunti a Pontevedra è quella di voler abitare questa città della Galizia, nel nord ovest della Spagna. I motivi sono tanti, soprattutto se si guarda ai numerosi premi internazionali ricevuti negli ultimi anni e che le riconoscono un’alta qualità urbana e la sua anima sostenibilità. Il merito è di Miguel Anxo Fernández Lores che, eletto sindaco di Pontevedra nel 1999, ha dato il via ad una netta transizione e ad un nuovo modello di viabilità: strade e piazze del centro storico sono spazi dedicati alle persone e non alle auto. Un’esperienza che rende la vita a Pontevedra, già appagata dal suo valore culturale e naturalistico, ancora più piacevole.

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Nel cuore delle Rías Baixas

Capitale delle Rías Baixas, le rías sono insenature costiere tipiche della zona sud occidentale della Galizia in cui l’acqua dell’oceano si mescola a quella delle foci dei fiumi, Pontevedra è una città in piena evoluzione ed è espressione di tutto il patrimonio paesaggistico, artistico e storico di questa regione spagnola. È una destinazione con un carattere vivace, capace di sorprendere ogni visitatore in ogni momento dell’anno. Il modo più veloce per raggiungerla è in auto, treno o bus da Santiago de Compostela, da cui dista circa sessanta chilometri.

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La sua storia, fra passato e presente

Secondo la leggenda Pontevedra fu fondata dall’arciere greco Teucro che vi giunse al termine della guerra di Troia. La storia, invece, attesta che il nome della città deriva dal latino ‘ponte veteri’ (ponte vecchio) in riferimento all’antico ponte romano sul río Lérez e conobbe il suo massimo apogeo fra i secoli XV-XVI grazie al suo porto ed il conseguente insediamento di importanti famiglie nobili legate al commercio marittimo. Splendore che brilla ancora oggi nel suo centro storico, fra quelli meglio preservati della Galizia, dichiarato sito di interesse storico – artistico nel 1951. La città si contraddistingue per l’armonia della sua architettura: piazze porticate, palazzi, monumenti e vie: ogni angolo è capace di cogliere lo stupore del visitatore.

Lungo il Cammino Portoghese di Santiago de Compostela

Il primo incontro con Pontevedra è con uno dei suoi simboli più rilevanti, il Santuario della Virgen Peregrina. La Vergine Pellegrina è infatti patrona della provincia e del Cammino Portoghese di Santiago de Compostela, a ricordarci che questo è uno dei luoghi più rappresentativi che il pellegrino attraversa lungo il suo percorso più a occidente. La particolarità di questa chiesa, datata fine del XVIII secolo, è data dalla pianta dell’edificio, ispirata alla conchiglia, emblema indiscusso di ogni pellegrino. Una piccola via divide questo monumento religioso da un altro, la chiesa di San Francisco, antico convento medievale francescano, che sorge in uno dei contesti più incantevoli, davanti ai meravigliosi giardini con fontana di Casto Sampedro – dedicati all’archeologo pontevedrese.

Ricchezze storiche e culturali

Dichiarata bene nazionale di interesse culturale, la Basilica di Santa María la Mayor, in stile tardo gotico con influenze del manuelino portoghese e del primo Rinascimento, è esempio della notorietà e ricchezza della Gilda dei Marinai che la fecero costruire nel XVI secolo a ricordare il loro potere e l’importanza del porto di Pontevedra in quel periodo. L’occasione per conoscere la storia e la cultura galega è quella di visitare il Museo di Pontevedra: aperto al pubblico nel 1929 nell’elegante edificio conosciuto come Castro Monteagudo, fu esteso successivamente ad altri palazzi ed oggi è un complesso museale che comprende vari siti. Ruínas de San Domingos, a pochi passi dalla centralissima Praza de España, conserva le rovine del convento fondato nel 1281 dai Domenicani; il Sarmiento, collegio gesuita del XVIII secolo, insieme all’edificio Castelao è sede del museo provinciale inaugurato nel 2013, ospita collezioni archeologiche della preistoria e dell’antichità, oltre all’arte galiziana. Da non perdere a Pontevedra i suoi ponti, da percorrere di giorno e di notte (splendida è l’illuminazione) per ammirare da un altro punto di vista i profili del centro storico: dagli antichi, Puente del Burgo e de la Barca, ai moderni de los Tirantes e de las Corrientes che hanno disegnato la nuova estetica della città.

Gusti e sapori galiziani

L’eccellente gastronomia galega Le Rías Baixas di cui Pontevedra è capitale costituiscono anche l’area con il più interessante valore gastronomico dell’intera Galizia. L’Oceano Atlantico offre una vasta scelta di prodotti di qualità: il pesce ed i crostacei di questo tratto costiero sono riconosciuti in tutto il mondo. I prodotti di mare sono elemento imprescindibile dei menu della cucina locale, ma altrettanto presenti sono le eccellenti carni di manzo, maiale, agnello e le famose empanadas, ripieni di pasta sfoglia con all’interno verdure, tonno o carne. Ad accompagnare i piatti tipici i vini di qualità, con denominazione d’origine, come il bianco Albariño o il rosso Mencía. Nella incantevole cornice di Plaza de la Leña è possibile degustare l’eccezionale e selezionata proposta enogastronomica del ristorante O Eirado, la cui cucina è nella magistrale cura dello chef Iñaki Bretal, recentemente premiato della prima stella Michelin nella città di Pontevedra. A rendere omaggio al polpo, fra i piatti tipici galeghi, c’è lo storico Casa Fidel O’ Pulpeiro, in Calle de San Nicolás 7, che da generazioni propone una cucina casalinga e un’accoglienza familiare. Infine per vivere ogni giorno un’esperienza gastronomica differente c’è, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 15, il Mercado de Abastos, l’antico mercato coperto la cui struttura ancora oggi ospita bancarelle con prodotti alimentari di straordinaria qualità. Uno degli appuntamenti annuali in cui Pontevedra celebra la cucina galega è Etiqueta Negra, l’evento giunto alla settima edizione, si terrà dall’11 al 13 novembre 2023: innovazione e tradizione dei prodotti gourmet sono gli elementi attraverso i quali far conoscere la grande varietà dell’enogastronomia della Galizia.

Cosa visitare nei dintorni

La natura è stata generosa con Pontevedra che vanta diversi scenari in cui poterla apprezzare senza allontanarsi troppo dalla città. Uno di questi è l’area del fiume Lérez, che dispone di una pista ciclabile e sentieri per camminate oltre ad ospitare, nel suo tratto finale, il progetto artistico e pioneristico della Illa das Esculturas. L’isola delle sculture è infatti il luogo in cui visitare questa esposizione permanente e all’aperto di sculture in pietra, ad opera di dodici artisti. Lungo la Ría di Pontevedra, l’insenatura costiera che è sbocco della città verso il mare ed uno dei principali di tutta l’area delle Rías Baixas, si susseguono villaggi storici e località turistiche molto rinomate che vantano le migliori spiagge della regione, tutte facilmente raggiungibili sia in auto sia in bus. Per un assaggio di litorale esotico spingetevi fino a Lapamán, situata fra i paesi di MarÍn e Bueu. Questa playa accoglie turisti e persone del posto con sabbia fine ed acque turchesi. Dalla parte opposta della Ría sorge invece la pittoresca Combarro: un piccolo e singolare agglomerato urbano dichiarato sito di interesse artistico e pittoresco nel 1972. Il nome di questo villaggio è legato alla radice lessicale –comb che significa ‘conca’ in quanto il nucleo originario era posto su un enorme basamento di granito. Combarro è espressione della tradizionale architettura galega del XVIII e XIX secolo caratterizzata da piccole e pittoresche case marinare; dai cruceiros – crocefissi in pietra posti agli incroci delle vie e simbolo cristiano di protezione – e dagli hórreos - costruzioni in pietra o legno, sopraelevati dal suolo, destinati a conservare il grano raccolto

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