Tappe d’arte da Firenze alla Garfagnana
La città del Rinascimento per antonomasia è pronta a sorprendere di nuovi i visitatori con nuove iniziative culturali. Da non perdere in Toscana anche i borghi di Vinci, Vicchio e San Sepolcro
di Gianni Rusconi
I punti chiave
3' di lettura
Città d'arte per eccellenza, segnata come altre ( Venezia e Roma in testa) dalla pandemia e dalle restrizioni che negli ultimi due anni hanno interrotto i flussi di visitatori internazionale ma sempre affascinante e pronta a sedurre con i tesori che ne hanno fatto la culla del Rinascimento. Firenze è pronta a ripartire ancora l mettendo in campo importanti iniziative che si aggiungono al richiamo delle sue attrazioni iconiche come Gli Uffizi, il Lungarno, Ponte Vecchio, il campanile di Giotto o Santa Maria Novella.
L'arte dei “maestri” mai così vicina
Alla Cappella Brancacci, il piccolo museo civico contenuto nella Basilica di Santa Maria del Carmine e considerata una pietra miliare della storia dell’arte rinascimentale italiana, è possibile salire sui ponteggi installati per l'attività di diagnostica e di restauro per ammirare a distanza ravvicinata gli affreschi di Masaccio, Masolino e Lippi. I visitatori potranno scegliere se accedere direttamente (e senza spiegazione) al cantiere o avvalersi delle visite guidate (arricchite da supporti visivi) proposte dai mediatori culturali di Muse. Un altro appuntamento da non perdere per gli amanti dell'arte è alla Galleria dell'Accademia, riaperta al pubblico dopo mesi di lavori e pronta ad ospitare i visitatori nelle sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento e nella Sala del Colosso con un nuovo allestimento completamente rinnovato. Fra le opere in esposizione anche due “gioielli di ritorno” prestati all'estero, e precisamente due dipinti attribuiti a Sandro Botticelli, la Madonna col Bambino Giovanni Battista e la Pala del Trebbio, e la primizia di nove effigi in bronzo attribuite a Daniele da Volterra che ritraggono Michelangelo Buonarroti.
Firenze: da Michelangelo a Donatello
E proprio un capolavoro incompleto di Michelangelo, la Pietà Bandini, sarà oggetto di attenzioni particolari nel luogo in cui è custodita, il Museo dell'Opera del Duomo. Fino al 30 marzo, infatti, si potrà ammirare da vicinissimo questa grande scultura in marzo per comprenderne il grande lavoro di restauro, iniziato nel novembre del 2019 e interrotto più volte durante la pandemia da Covid 19. A Palazzo Strozzi, infine, il viaggio nell'arte nel cuore di Firenze si completa con una nuova retrospettiva dedicata a Donatello, che riunirà per la prima volta dal 19 marzo al 31 luglio si terrà, i suoi più importanti capolavori in un grande progetto realizzato insieme ai Musei del Bargello (che fungerà da seconda sede della mostra) e in collaborazione con la Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst dei Musei Statali di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra.
In tour per i borghi dei pittori
Lasciando Firenze, un itinerario che richiede sicuramente più tempo ma modellabile a piacimento è quella che abbraccia le località che hanno dato i natali a molti illustri artisti toscani di epoca rinascimentale. Puntando il navigatore su Vinci, si va alla scoperta della terra di Leonardo e la prima tappa non può che essere la sua Casa Natale, a cui accompagnare la Biblioteca Leonardiana, un centro di documentazione specializzato che raccoglie la storia delle macchine leonardesche, da quelle militari a quelle di cantiere per arrivare agli strumenti di uso scientifico. Dalla parte opposta del capoluogo, sulle colline dell'Appennino tosco- emiliano si trova invece Vicchio, patria di Giotto e di altri due mostri sacri della pittura italiana come Beato Angelico e Masaccio. A una mezz'ora di macchina da Arezzo, nel cuore della Valtiberina, la tappa da segnare in itinerario è Sansepolcro, borgo dove Piero della Francesca nacque intorno al 1415 e dove poter ammirare i capolavori della Resurrezione e del trittico della Misericordia. Per chi avesse voglia di spingersi fino al mare, infine, la strada dell'arte porta a Livorno sulle tracce dell'opera di Amedeo Modigliani e Giovanni Fattori, uno dei principali esponenti dei Macchiaioli.
Giochi e fumetti per il “ritorno” di Ludovico Ariosto
La celebrazione dei 500 anni dall'arrivo in veste di Commissario Estense del celebre autore dell'Orlando Furioso a Castelnuovo di Garfagnana, alle pendici delle Alpi Apuane, è infine l'occasione per un tour immersivo alla scoperta del padre della letteratura fantastica. Spettacoli, mostre, giochi di ruolo, incontri e approfondimenti animeranno il programma di eventi “Terre Furiose” che si articolerà per tutto il 2022. 500 anni dall'arrivo del Ludovico Ariosto. La ricorrenza sarà quindi l'occasione per conoscere Ludovico Ariosto grazie al fumetto e in una chiave di narrativa fantasy, affiancando a proposte culturali di taglio classico rivolti agli appassionati di letteratura una serie di attività per il pubblico più giovane, sfociando anche nel mondo del videogioco.
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