Taranto, Melucci (Pd) verso la vittoria con il 60 per cento
«Sicuramente uno dei risultati più importanti in Italia - commenta a proposito di Taranto il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Qui la coalizione si è presentata nella stessa formazione che governa la Regione Puglia»
di Domenico Palmiotti
3' di lettura
Le elezioni di Taranto si risolvono al primo turno e profilano per Rinaldo Melucci, del Pd, candidato sindaco del centrosinistra e sindaco uscente, una vittoria al 61 per cento contro il 29 per cento dello sfidante di centrodestra, Walter Musillo.
L’affermazione di Melucci si è configurata già nel primo pomeriggio del 13 giugno, due ore dopo l'avvio dello scrutinio, e man mano che affluiscono i dati dalle 191 sezioni si va confermando.
“Non volevamo far rimpiombare Taranto negli anni bui - rileva Melucci -. Abbiamo avuto una campagna elettorale particolare, difficile, credo che la città abbia premiato anche il nostro stile”. E circa il sondaggio che già nei giorni scorsi lo accreditava di un consenso al 60 per cento, Melucci osserva:”Sapevamo che era un sondaggio attendibile al di di quello che qualcuno ha raccontato. Ci aspettavamo una risposta importante della città”.
I candidati in lizza
Erano quattro i candidati sindaco in corsa a Taranto. Oltre a Melucci, la cui coalizione “Ecosistema Taranto” poggia su 11 liste, e Musillo, che guidava la “Grande Alleanza per Taranto” con 10 liste, erano in campo anche a Luigi Abbate, a cui i dati parziali assegnano il 5,08, e Massimo Battista col 4,29.
Giugno 2022 era la naturale scadenza elettorale essendosi votato a giugno del 2017 ma al voto Taranto è arrivata con un commissario a Palazzo di Città, il prefetto Vincenzo Cardellicchio. A metà novembre, infatti, 17 consiglieri su 32, sia di maggioranza che di opposizione, si sono dimessi contestualmente provocando lo scioglimento anticipato del Consiglio e la caduta dell'amministrazione.
Da lì è partita una lunga campagna elettorale chiusasi col voto di ieri e ora con la quasi certa riconferma di Melucci. Rielezione sulla quale il Pd aveva scommesso molto, manifestando fiducia e puntando per Taranto su quel campo largo, cioè l'alleanza tra Pd, M5S e altre forze progressiste e di centrosinistra, più volte richiamato da Enrico Letta, segretario nazionale Dem.
Emiliano: «Uno dei risultati più importanti in Italia»
“Sicuramente uno dei risultati più importanti in Italia - commenta a proposito di Taranto il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Qui la coalizione si è presentata nella stessa formazione che governa la Regione Puglia. Nella stessa formazione che noi ci auguriamo possa governare l'Italia nelle prossime elezioni politiche. È sicuramente la conferma del buon lavoro che Rinaldo Melucci aveva fatto, interrotto in maniera subdola”. “Abbiamo perso un po' di tempo - dice Emiliano -, adesso si tratta di considerare anche l'importanza che questo risultato, se confermato, rischia di avere per il resto del Paese perchè questa è una formula di governo che funziona al Sud, funziona a Taranto, che è una città difficile, e può funzionare in Italia”.
A proposito di Taranto, Emiliano sostiene che “noi abbiamo un'agenda fittissima che passa ovviamente dall'andare a prendere la bandiera dei Giochi del Mediterraneo, passa dall'incontrare il Governo per capire quale è il processo per trasformare Taranto nel polo dell'idrogeno nazionale, passa attraverso la tutela della salute dei cittadini fermando l'attività a carbone, chiudendo le fonti inquinanti e sostituendole con combustibili meno pericolosi”, riferimento, questo di Emiliano, all'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia. Per Rinaldo Melucci, “bisogna rimettersi al lavoro perché abbiamo perso già molto tempo”. E a proposito del risultato che lo premia, Melucci afferma: “Mi fa piacere perché vuol dire che la città é matura e consapevole rispetto alle trasformazioni che stiamo avviando in questi anni. Mi sarei sorpreso se non avesse colto il senso di questa trasformazione”.
Walter Musillo, ex segretario del Pd anni addietro ed ora nello schieramento tra civici e centrodestra con Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega, che però a Taranto ha scelto di correre col nome “Prima l'Italia”, afferma “che cercheremo di trasformare quest'idea, il programma che abbiamo scritto e proposto ai cittadini, in un progetto politico. Faremo la nostra parte. Continueremo senza fermarci e senza paura dalle incursioni, davvero spietate, che prevediamo nei prossimi cinque anni”. Parte della campagna elettorale di Musillo e del centrodestra è stata sviluppata mettendo all'indice il rapporto che la giunta Melucci ha avuto con Emiliano e con la Regione, un rapporto definito da questo schieramento di sudditanza. “Saremo nei banchi dell'opposizione e faremo il nostro dovere. L'elettorato ha sempre ragione, mi sembra giusto e logica, questa è la politica e bisogna accettare quando ci si mette in gioco il ruolo a cui vieni destinato” conclude Musillo.
Infine per l'affluenza ha votato il 52,13 per cento degli elettori. Rispetto alle elezioni del 2017, sono più di 6 punti percentuali in meno. Allora votò il 58,52 per cento degli aventi diritto. Domenica, su 163.778 elettori, si sono recati alle urne in 85.371. Rispetto al 2017, ci sono stati circa 4mila elettori in meno.
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