CASE HISTORY

Tartufi & friends: il format dell’oro bianco alla conquista dell’Oriente

di Maurizio Bertera

3' di lettura

È una case history interessante. Da una parte una delle eccellenze italiane del cibo e dall'altra un brand che vende nei propri elegantissimi negozi l'alta moda tricolore: il tartufo (bianco e nero) e Sermoneta, storico gruppo che gestisce Tartufi & Friends, punto di riferimento per gli amanti del prezioso tubero: italiani in buon numero ma soprattutto stranieri che affollano i centralissimi locali a Milano e Roma e diventano fedeli in quelli operativi all'estero. “Cucina e moda hanno in comune la ricerca della qualità e la grande creatività, i fatturati ovviamente sono ancora lontani. Ma è venuto il momento che gli italiani, bravissimi ad avere le idee e portarle avanti inizialmente, capiscano che il vero segreto è l'industrializzazione del progetto. Sennò, persino sul cibo dove siamo i migliori, resteremo sempre a mezza strada” spiega Alberto Sermoneta, vice-presidente del gruppo romano.

Dal primo concept alla conquista del mercato estero
Alberto, 38 anni, ha la passione del buon cibo e del buon vino. Grande intenditore (e cuoco dilettante) di cucina kosher, ha fondato nel 2010 la divisione Food del Gruppo. Lavorando su questo progetto, ha creato e fondato - con il padre Angelo - il primo concept al mondo dedicato alla vendita ma soprattutto alla degustazione del tartufo. Nel 2013, l'apertura del primo ristorante e punto vendita in Via Borgognona a Roma; da lì in pochi anni, sono arrivati un flagship store a Milano –all'interno di Palazzo Serbelloni - e a Londra. E ancora Francoforte, in franchising con 4Friends, a Francoforte e a Dubai con Belbadi a Dubai. Una visione internazionale, quasi obbligata. “Credo che per il mercato attuale, due locali in Italia siano sufficienti. Al massimo potremmo pensare a Firenze, ragionando sulla clientela straniera che ama moltissimo quanto facciamo. Mentre gli italiani spesso ragioniano con la testa di chi è abituato a trovare tutto il buono sotto casa e diventa lamentoso al ristorante se tutto non è di suo gradimento. Per chi vive all'estero venire da noi è un'esperienza unica, tanto è vero che molti chiedono di andare in cucina e vogliono imparare le ricette dai nostri chef”.

Loading...

Menù diversificati

I ristoranti a Milano e Roma sono aperti tutti i giorni dalle 11 alle 23, per accompagnare i clienti in ogni istante della giornata: a partire dal lunch, in cui è proposta una selezione di grandi classici e piatti speciali passando per l'aperitivo - una cocktail experience fatta di drink personalizzati e finger food assortiti – e arrivando alla cena dove scegliere dalla grande carta o puntare su uno dei tre degustazione: Tradizione, Innovazione ed Extravaganza. Tanto per dare un'idea, ecco un piatto rappresentativo delle tre tipologie: Tagliolino con tartufo fresco; Rombo chiodato, foie gras, lenticchie e tartufo fresco; Frolla nera, zucca, mousse di cioccolato fondente e tartufo fresco. I prezzi cambiano a seconda del tartufo, con il bianco ovviamente più caro.

La strategia? Puntare sull’Oriente

Sermoneta è un ‘mercante' nel senso migliore della parola: gira il mondo per la maggior parte del tempo a controllare le attività di famiglia e parla cinque lingue. Pensa che l'Oriente sia attualmente da preferire a qualsiasi altro mercato. “Se si vende qualità, niente è meglio di Cina, Giappone e zone vicine. Perché loro hanno una cultura millenaria del cibo e capiscono benissimo un prezzo elevato per il valore che rappresenta. A me questo piace tantissimo, mentre negli Emirati Arabi, per esempio, conta solo il costo del prodotto e raramente hanno coscienza di quanto acquistano”. Non a caso, le due prossime aperture saranno in Cina, entro fine anno. E saranno un successo, perché Tartufi & Friends non è solo oro bianco, piatti ben eseguiti e una cantina all'altezza ma anche grande attenzione al cliente. “Esco di frequente a cena in Italia e se c'è un aspetto che mi innervosisce è quello legato al servizio, dove offriamo standard inferiori alla qualità del cibo – sottolinea Sermoneta - ci vorrebbe più rispetto per il cliente, ispirandosi ai modelli anglosassoni: ho constatato personalmente che hanno una maggiore capacità di risolvere il problema rispetto a quanto capita nei locali italiani. Ecco perché insistiamo tantissimo sull'avere una valida sala a Milano come a Roma e nel resto del mondo: la gente deve uscire contenta dalle nostre Truffle Lounge e voler tornare”.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti