Assoutenti: tassa sugli extraprofitti bancari potrebbe portare a rincari per i correntisti
L’allarme di Assoutenti che ricorda come già lo scorso febbraio Bankitalia sia scesa in campo contro l’incremento applicato dagli istituti di credito
I punti chiave
2' di lettura
Bene, ma non troppo: la tassa sugli extraprofitti delle banche varata dal Governo «è una ottima misura per reperire risorse da destinare alla collettività. Ma potrebbe spingere le banche a reagire attraverso un aumento dei costi di gestione di conti correnti e carte in capo ai consumatori». A lanciare l’allarme è Assoutenti, che ricorda come già lo scorso febbraio Bankitalia sia scesa in campo contro l’incremento dei costi dei conti correnti applicati dagli istituti di credito.
«Rischio concreto di una nuova fiammata»
«Oggi - si spiega - l’Istat registra un aumento annuo delle tariffe del 6,4% per la voce spese bancarie a carico dei cittadini, un dato che conferma l’allarme lanciato dalla Banca d’Italia, secondo cui alcune banche hanno aumentato il costo dei conti correnti con modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, adducendo come motivo gli elevati livelli di inflazione». Ma il rischio concreto ora «è quello di una nuova fiammata dei costi bancari, considerato che con la nuova tassa sugli extraprofitti le banche potrebbero rifarsi sui correntisti al fine di recuperare le perdite».
Ricadute sulla collettività, le stime
I consumatori ricordano ancora l’ultimo report della Banca d’Italia dove si registra una crescita della spesa di gestione dei conti correnti di 3,8 euro, che porta il costo medio annuo a 94,7 euro a cittadino a causa soprattutto delle spese fisse: in particolare quelle per l’emissione e per la gestione delle carte di pagamento. Partendo da questo dato, analizza Assoutenti, e considerato l’andamento al rialzo già monitorato dall’Istat, ulteriori rincari delle tariffe bancarie potrebbero portare il costo di gestione dei conti correnti a quota 105 euro annui a utente, con un incremento di 10,3 euro a conto. Se si considera che in base ai numeri ufficiali in Italia i correntisti sono 47,7 milioni, la stangata per la collettività raggiungerebbe la ragguardevole cifra di quasi mezzo miliardo di euro. Per la precisione 491,3 milioni annui.
Pronti a denunciare all’Antitrust
Per questo, chiede il presidente dell’associazione Furio Truzzi, «il Governo deve attivarsi da subito per impedire che un provvedimento giusto come la tassazione degli extraprofitti possa trasformarsi in un danno per la collettività, bloccando sul nascere qualsiasi rincaro dei costi bancari». I consumatori chiedono quindi un incontro, pronti a denunciare all’Antitrust gli istituti di credito che applicheranno rincari ingiustificati a danno dei propri clienti.
loading...