Tasse ipotecarie pagabili con la «marca servizi» Dal 1° gennaio niente contanti al catasto
dalla redazione Norme
2' di lettura
Un altro passo verso la scomparsa del contante nel mondo catastale. L’agenzia delle Entrate ha comunicato oggi che è già disponibile la nuova “marca servizi” presso le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati e potrà essere usata, per richiedere visure catastali, ispezioni ipotecarie o altre certificazioni presso gli sportelli degli Uffici Provinciali - Territorio delle Entrate e per pagare le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali (quelli, per intenderci, che si versano con la dichiarazione di successione).
La nascita della “marca servizi”, che richiesto ben cinque mesi di gestazione, è la diretta conseguenza del provvedimento dell'Agenzia delle Entrate dello scorso 28 giugno (in attuazione dell’articolo 7-quater, comma 36, del Dl 193/2016) con il quale venivano previste nuove modalità di riscossione alternative al denaro contante, promuovendo l'utilizzo di carte di debito o prepagate e di altri strumenti di pagamento elettronico; nel provvedimentio veniva previsto uno speciale modello F24 ELIDE proprio per le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, che ora viene affiancato dalla “marca servizi”.
La novità, rileva l’Agenzia, riguarda circa 4,6 milioni di visure e 3,1 milioni di ispezioni ipotecarie che vengono rilasciate ogni anno dall'Agenzia e circa 850mila domande di volture presentate dai cittadini. Si tratta, comunque, spiega l’Agenzia, di numeri in diminuzione, grazie al processo di digitalizzazione della documentazione ipotecaria e catastale che ha permesso di erogare, nel 2016, oltre il 90% dei servizi relativi sia alla consultazione che agli adempimenti via web; le visure rilasciate online sono state, infatti, 48 milioni mentre le ispezioni ipotecarie telematiche 44,3 milioni. Anche il numero di domande di volture presentate in forma cartacea è destinato a diminuire, grazie all'uso obbligatorio, a partire dal prossimo anno, del modello unico di successione online.
La nuova “marca servizi” funziona allo stesso modo della comune marca da bollo e andrà apposta sui modelli di richiesta e sulle domande di volture presentati, i cui fac simile sono disponibili sul sito internet dell'Agenzia.
Questa novità è comunque prodromica alla scomparsa del contante, perchédal 1° gennaio 2018 negli Uffici Provinciali - Territorio dell'Agenzia delle Entrate sarà possibile effettuare i pagamenti solo con modalità diverse, utilizzando, appunto il nuovo contrassegno “marca servizi”, le carte di debito o prepagate, il modello F24 Elide o altre modalità telematiche.
In via transitoria, dice l’Agenzia, fino al 31 dicembre 2017, sarà possibile continuare a utilizzare il denaro contante e i titoli al portatore, in modo da facilitare il graduale adattamento da parte dei cittadini e dell'utenza professionale.
Per Marco Sorini, Vice Presidente Avi (Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani) «Sicuramente la progressiva e prossima abolizione del denaro contante per il pagamento dei servizi erogati presso l’Agenzia delle Entrate, Uffici Provinciali-Territorio sia per i Servizi Catastali (ex Catasto) che per i Servizi di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria) è da ritenersi un aspetto positivo soprattutto nel rapporto tra il privato cittadino e la pubblica amministrazione in quanto la gran parte dell'utenza professionale abituale - e direi la quasi totalità degli iscritti alla nostra Associazione - già da molto tempo utilizza modalità di pagamento con strumenti elettronici».
loading...