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Un nuovo uno-due nel rialzo dei tassi la scorsa settimana, con Fed e Bce che hanno deciso di alzare il costo del denaro di 25 punti base a testa. Mossa identica in situazioni opposte, però: l’authority americana, infatti, lascia intravedere una pausa se non addirittura qualche taglio entro fine anno, come scontano già i mercati.
La presidente della Bce Christine Lagarde, invece, ha sottolineato come l’Europa non sia a traino degli Stati Uniti nelle decisioni di politica monetaria. L’inflazione è in calo, ma il previsto rialzo degli stipendi del 4% pone nuove pressioni su questo fronte. I mercati finanziari e le imprese si muovono, quindi, in un contesto ancora complicato da leggere.
Periodo thriller per le banche
Se si guarda al settore bancario, poi, gli ultimi mesi non sono stati dei più semplici: prima con il fallimento della Silicon Valley Bank, seguito da un effetto domino sulle banche regionali ancora in corso e poi il salvataggio d’emergenza orchestrato dal governo svizzero di Credit Suisse, acquisita dall’eterna rivale Ubs. Gli organi di vigilanza hanno dovuto fare mea culpa (negli Usa) e affrontare citazioni in giudizio da parte degli investitori (in Svizzera), mentre lo scorso marzo il Parlamento europeo ha votato per la riforma definitiva delle norme bancarie di attuazione di Basilea 3.
Imprese in ripresa
Segnali positivi sono arrivati anche sul fronte delle imprese. A febbraio il fatturato dell'industria torna a crescere in termini congiunturali, con un maggiore dinamismo della componente interna rispetto a quella estera. L'Istat stima che a febbraio i ricavi dell’industria siano aumentati dell'1,3%, in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva sia sul mercato interno (+1,7%), sia su quello esterno (+0,9%). Trend confermato anche dalla tornata di trimestrali delle società quotate in Borsa, che ha evidenziato ricavi e redditività in miglioramento per molti settori.
Il Festival dell’Economia
Partiranno da questi presupposti le riflessioni dei dialoghi e delle tavole rotonde del Festival dell’Economia di Trento, dal 25 al 28 maggio. Manager, imprenditori, accademici e rappresentanti delle istituzioni si confronteranno per delineare le sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro, in un contesto internazionale geopolitico di incertezza.
La finanza di oggi, molto più dematerializzata di quella di ieri, si muove in una giungla volatile, dove insidie e opportunità si confondono in continui giochi di luci e ombre. In questo nuovo ecosistema proprio la finanza risponde a quello che sta succedendo nell'economia reale dove gli asset intangibili stanno diventando molto più importanti di quelli tangibili. Economisti, investitori, attori di un mercato in continua evoluzione cercheranno di delineare le chiavi di lettura di un futuro in piena e vorticosa accelerazione, dovuta anche ala spinta che l’innovazione, a partire dall’intelligenza artificiale generativa, sta dando a tutto il comparto nel suo complesso.
VENERDÌ 26 MAGGIO
La moneta che verrà
I protagonisti: Federico Arcelli (Senior fellow, Center for International Governance Innovation); Fiorenzo Bellelli (Ceo Warrant Hub - Tinexta Group); Carlotta de Franceschi (Fondatrice e presidente di Action Institute); Rainer Masera (Professore dell’Università Marconi); Massimo Morini (Chief economist); Giovanni Sabatini (Direttore generale ABI).
SABATO 27 MAGGIO
Capitalismo familiare, private equity e passaggio generazionale
I protagonisti: Fabio Corsico (Università Luiss Guido Carli); Sergio Marullo di Condojanni (Ceo di Angelini Industries); Francesco Micheli (Imprenditore); Massimo Ponzellini (Presidente onorario Banca europea degli investimenti); Giovanni Tamburi ( Presidente e amministratore delegato di TIP - Tamburi Investments Partners); Marco Ferrando (Giornalista de Il Sole 24 Ore).
SABATO 27 MAGGIO
Economia reale e crisi bancarie
I protagonisti: Vincenzo Boccia (Presidente Università Luiss Guido Carli); Elena Carletti (Università Bocconi); Marcello Minenna (economista); Alessandra Proto (Responsabile Centro Ocse di Trento); Arrigo Sadun (Presidente, TLSG-International Advisors).
DOMENICA 28 MAGGIO
Bce tra inflazione e recessione
I protagonisti: Marco Buti (Titolare della cattedra Tommaso Padoa-Schioppa, all'Istituto Universitario Europeo); Donato Masciandaro (Professore ordinario di Economics of Financial Regulation, Università Bocconi); Marcello Messori (Università LUISS Guido Carli); Roberto Tamborini (Professore dell’Università degli Studi di Trento); Marcello Zacché (Caporedattore de Il Giornale).
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