Ok del Cdm a tassa del 40% sui profitti delle banche. Norme su taxi e caro-voli
Via libera anche alle nuove norme sugli incendi, l’8 per mille alle tossicodipendenze e la riorganizzazione del MiC
di Nicola Barone
I punti chiave
- Taxi, esclusa cumulabilità delle licenze definitive
- Urso: una prima risposta, confronto prosegue
- Stop a fissazione dinamica delle tariffe nei voli
- Prelievo del 40% da extraprofitti banche
- Deroga tetto dei compensi per Ponte sullo Stretto
- Golden power si rafforza, da Ia a cybersicurezza
- Contro delocalizzazione recupero incentivi in 10 anni
- Al commissario Giubileo poteri anche per lavori metro Roma
- Salta l’innalzamento delle emissioni 5G
- “Ampliate” le intercettazioni
- Parte l’archivio centralizzato delle captazioni
- Giro di vite sugli incendiari
- Covid, cade obbligo dell’isolamento
6' di lettura
Disco verde del Consiglio dei ministri al Dl asset-investimenti con le misure relative alle questioni taxi e al rincaro dei biglietti aerei e alla produzione di micro-chip (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 10 agosto). E al contempo arriva il via libera anche al decreto omnibus giustizia che contiene le nuove norme sugli incendi, l’8 per mille alle tossicodipendenze e la riorganizzazione del ministero della Cultura. A sorpresa arriva anche il prelievo sugli extraprofitti delle banche per raccogliere fondi per il calo delle tasse e il taglio del cuneo, che frutterà, annuncia Matteo Salvini, «alcuni miliardi» per la manovra.
Taxi, esclusa cumulabilità delle licenze definitive
Nell’ambito delle misure di competenza del ministero delle Imprese e Made in Italy, per il settore taxi è stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i Comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata, rispetto all'assetto normativo previgente. Viene invece esclusa l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive, uno dei punti su cui le sigle sindacali avevano minacciato lo sciopero. Analoghe semplificazioni e accelerazioni sono previste per le procedure inerenti le licenze temporanee, prorogabili per 24 mesi.Tra le altre misure approvate è previsto che, per l'acquisto dei taxi necessari all'esercizio delle nuove licenze, sia raddoppiato l'ecobonus. Lo stesso beneficio viene riconosciuto anche agli Ncc. Viene infine sburocratizzato lo strumento della doppia guida per affrontare i picchi turistici con la massima efficacia e semplicità per gli operatori.
Urso: una prima risposta, confronto prosegue
«Con questo pacchetto di misure» per i taxi «pensiamo di aver dato una prima risposta immediata. Inizia percorso parlamentare ci saranno altri confronti, oltre a quelli con operatori del settore e Comuni. Ma nel percorso parlamentare il provvedimento potrà essere ulteriormente implementato, ma già è risposta significativa a un’emergenza che durava da troppo tempo». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in conferenza stampa dopo la riunione a Palazzo Chigi.
Stop a fissazione dinamica delle tariffe nei voli
Nel settore del trasporto aereo, al fine di contrastare il caro voli , viene vietata la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo. Viene inoltre considerata «pratica commerciale scorretta» l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe - da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale - basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Infine, il decreto stabilisce che le compagnie dovranno sempre informare l'utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione.
Prelievo del 40% da extraprofitti banche
La tassa sugli extraprofitti bancari varranno sui bilanci 2022 e 2023. Il prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 «eccede per almeno il 3%» il valore dell’esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022. L’imposta straordinaria, prevede ancora la norma, è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2024. I soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio effettuano il versamento entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio. Per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare, se il termine di cui ai primi due periodi scade nell’anno 2023, il versamento è effettuato nel 2024 e, comunque, entro il 31 gennaio.
La nuova tassa sugli extraprofitti delle banche non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto. Lo prevede la norma contenuta nel decreto asset approvato dal consiglio dei ministri. L’imposta straordinaria istituita per il 2023 ha un’aliquota del 40%, ma l’ammontare dell’imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari al 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023. L’imposta straordinaria, inoltre, non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Deroga tetto dei compensi per Ponte sullo Stretto
Passa la deroga al tetto dei compensi per i super esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, fortemente voluta dal Mit di Matteo Salvini, per garantire il coinvolgimento dei migliori professionisti. Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri figura anche l’esclusione del settore dell’autotrasporto merci dalle competenze dell’ART - l’Autorità di regolazione dei trasporti - con la conseguente soppressione del contributo annuale da parte degli autotrasportatori, per venire incontro alla crisi del comparto.
Golden power si rafforza, da Ia a cybersicurezza
Il decreto asset approvato dal Consiglio dei ministri contiene infine norme in materia di golden power per monitorare il trasferimento all’estero di tecnologia particolarmente critica, anche quando questo trasferimento avvenga infragruppo. Con le norme si autorizza l’esercizio dei poteri speciali quando gli atti e le operazioni riguardino l’intelligenza artificiale, i macchinari per la produzione di semiconduttori, la cybersicurezza, le tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare.
Contro delocalizzazione recupero incentivi in 10 anni
Spazio a norme anti-delocalizzazioni. Per contrastare la delocalizzazione delle imprese, nel decreto è prevista l’estensione a 10 anni (da 5) del termine per il recupero incentivi per le grandi imprese che delocalizzano.
Al commissario Giubileo poteri anche per lavori metro Roma
Una norma sulla metropolitana di Roma estende i poteri del commissario straordinario alla realizzazione di tutti gli interventi su linee metropolitane connessi al Giubileo 2025. È una norma del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che Salvini ha voluto concretizzare rispondendo a una specifica richiesta del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Salta l’innalzamento delle emissioni 5G
Nel testo del decreto asset approvato dall’esecutivo manca, in base a indiscrezioni, la norma che prevede l’innalzamento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche per il 5G. La misura compariva in una bozza circolata nei giorni scorsi.
“Ampliate” le intercettazioni
Con l’approvazione dell’ultimo decreto legge in materia di giustizia e non solo, varato prima della pausa estiva, il Consiglio dei ministri del governo guidato da Giorgia Meloni ha messo mano al terreno sempre delicato delle intercettazioni estendendo il loro utilizzo e creando un archivio centralizzato dove conservarle. Nel provvedimento sono previste anche - per la «recente recrudescenza» di «episodi gravi e allarmanti» - pene più dure per gli incendiari, fondi dall’8 per mille per il recupero dei tossicodipendenti, e misure che eliminano le ultime disposizioni precauzionali di contrasto al Covid, ancora in vigore dal periodo dell’emergenza. In particolare, l’utilizzo delle intercettazioni viene esplicitamente esteso alle indagini per reati, tentati o consumati, legati al traffico illecito di rifiuti, alle fattispecie aggravate dal metodo mafioso, ai sequestri di persona con finalità estorsive e al terrorismo. In questo modo l’esecutivo è corso ai ripari dopo che la sentenza 34895 della Cassazione nel 2022 aveva rischiato «effetti dirompenti su processi in corso per reati gravissimi», aveva sottolineato la premier Meloni. Senza l’interpretazione autentica messa in campo adesso dall’esecutivo si rischiava la inutilizzabilità delle intercettazioni disposte sulla base della giurisprudenza antecedente il verdetto 34895, la quale consentiva l’utilizzo degli strumenti previsti per la lotta alla criminalità organizzata anche in assenza della contestazione del reato associativo. Ora tutto è stato sanato, nero su bianco.
Parte l’archivio centralizzato delle captazioni
Nasce anche una sorta di archivio centralizzato delle captazioni: si tratta di «infrastrutture digitali interdistrettuali» dove verranno custoditi gli ascolti disposti dai singoli pubblici ministeri. Così si è data risposta anche alle criticità, lamentate da molti uffici giudiziari, nella gestione dei dati e dovute alla scarsità degli strumenti tecnologici. L’organizzazione e sorveglianza sull’attività di ascolto resterà nelle mani dei procuratori capo - «fermi il segreto investigativo e le garanzie di riservatezza e sicurezza dei dati» - mentre il Ministero della giustizia assicura l’allestimento e la manutenzione delle infrastrutture, «con esclusione dell’accesso ai dati in chiaro». Per realizzare l’archivio ci sono 43 milioni di euro per il 2023 e 50 milioni per il biennio 2024-2025. Dalla data di entrata in vigore del decreto, viene autorizzata “la migrazione dei dati dalle singole procure”, tempi e modi saranno definiti con successivo decreto del ministro della Giustizia
Giro di vite sugli incendiari
Aumenta da quattro a sei anni di carcere la pena base minima per chi mette a fuoco boschi o vivai forestali destinati al rimboschimento. Per i roghi dovuti a colpa e non a dolo, la pena minima sale da uno a due anni. Aumento di un terzo della pena e fino alla metà, quando il piromane ha agito per trarne profitto per sé o per altri, o con abuso dei poteri o con negligenza nell’ esecuzione di incarichi o servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi. Dentro al “pacchetto” pure la destinazione del l’8 per mille al «recupero delle tossicodipendenze e delle altre dipendenze patologiche». Dal prossimo anno (sui redditi 2023) si potrà indicare la voce specifica, mentre per quest’anno la quota destinata allo Stato senza scelta di una delle 5 attuali tipologie di intervento andrà «prioritariamente» a finanziare «interventi straordinari» contro le tossicodipendenze.
Covid, cade obbligo dell’isolamento
Sul versante Covid, cade l’obbligo di isolamento per i positivi e sarà possibile uscire di casa e andare al lavoro con la malattia in corso, nessun obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Via anche l’obbligo quotidiano per Regioni e province autonome di comunicare i dati sui contagi al ministero della salute e all’Iss: una nuova periodicità verrà stabilita da ministero guidato Orazio Schillaci.
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