Team multiculturali, tra regole globali e realtà locali
Lavorare in un gruppo internazionale presenta numerosi vantaggi: maggiori risorse, maggiori possibilità di evoluzione, formazione meglio strutturata. Ma è fondamentale stabilire delle linee guida aziendali al fine di trovare il giusto equilibrio tra l’ambiente locale e le esigenze globali
di Olivier Mansard
2' di lettura
In un momento in cui si parla tanto di politiche di diversity & inclusion, si può in generale concordare sulla ricchezza che è in grado di fornire a un'azienda e alla sua produttività una squadra caratterizzata da molteplici differenze culturali.
Lavorare in un gruppo internazionale, a contatto con diverse culture e nazionalità, presenta numerosi vantaggi: maggiori risorse, maggiori possibilità di evoluzione, formazione meglio strutturata, ecc. Ma è fondamentale stabilire delle linee guida aziendali al fine di trovare il giusto equilibrio tra l’ambiente locale e le esigenze globali.
Per esempio, sembra scontato ma non lo è, padroneggiare una lingua comune come l'inglese è fondamentale per creare unità nella diversità e imprescindibile se si hanno obiettivi ambiziosi su scala internazionale. Quando i membri sono sparsi in tutti i continenti, è inoltre fondamentale raddoppiare la comunicazione, sia parlata sia scritta.
Per quanto riguarda il manager che deve coordinare questa tipologia di team, avere un background internazionale è cruciale e aiuta a prestare maggiore attenzione alle specificità locali e, al di là dell'esperienza personale, l’accoglienza del team dipende da due principi concreti: l’esemplarità e l’umiltà del leader.
È chiaro che tutto inizia dal manager: è lui/lei che deve dare l’esempio e incarnare questo comune quadro di riferimento. L'esemplarità è essenziale per l'unità di un team internazionale, così come lo è l'umiltà. Un buon leader non è solo esigente ma è anche benevolo e disponibile a mettersi sullo stesso livello di tutti, a rispettare la realtà degli individui e allo stesso tempo deve comprendere le sfide culturali dei diversi team in tutto il mondo.
È quindi essenziale un insieme di regole comprese e accettate, associate a un quadro di valori comuni. Tuttavia, ciò richiede un significativo consolidamento del lavoro da parte del manager. Costruire una visione comune passa anche attraverso il riconoscimento: riconoscimento del rigore nel lavoro, rispetto dei valori dell’organizzazione, l’impegno al servizio di una “causa comune”, ecc. Il riconoscimento è l’elemento che suggella il sentimento di appartenenza e mette in moto l’intelligenza collettiva.
E per garantire l'uguaglianza nel riconoscimento, niente batte il potere dei dati. I dati, oltre ai valori sopra indicati, completano il collegamento tra la realtà dei numeri e le percezioni locali. Ecco perché, oltre ad alcune “soft skills”, il leader di un team multiculturale deve poter contare su alcune tecnologie essenziali che gli forniscano numeri aggiornati, affidabili e consolidato. La realtà dei numeri consente di ridurre il divario culturale allineando fattivamente le regole mondiali pur mostrando una certa empatia locale.
Naturalmente, il leader che vuole avere successo nella gestione di un team multiculturale può fare affidamento anche sulle reali politiche di diversità e inclusione in atto all'interno dell'organizzazione. Tuttavia, la gestione multiculturale deve, soprattutto, consentire ai dipendenti di comprendere chiaramente il quadro generale, in modo che ognuno possa andare oltre la propria realtà locale e capire come stia contribuendo direttamente al successo dell’azienda su scala globale.
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