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Tecnica, innovazione e stile: il made in Italy del calcio in mostra a Londra

Al Design Museum “Football: Designing the beautiful game” racconta l'evoluzione dello sport più popolare del mondo anche attraverso l’industria italiana dell’abbigliamento tecnico, leader globale del segmento

di Nicol Degli Innocenti

L’installazione con la bandiera di Peter Carney (foto: Felix Speller)

3' di lettura

LONDRA - Celebrare le eccellenze italiane nel settore sportivo evidenziando le potenzialità in termini di tecnologia e innovazione: questo l'obiettivo dell'Italian Football Day 2022, che si è tenuto al Design Museum a Londra.
Rappresentanti di istituzioni e imprese hanno sottolineato il contributo che l'Italia continua a dare al mondo del business sportivo in un evento organizzato dall'Ice con la partecipazione dell'Ambasciata d'Italia a Londra e che ha avuto come ospite d'onore Alessandro Nesta, ambasciatore della Lega Serie A.

Serie Siegerflieger di Juergen Teller — 2014 (foto: Felix Speller)

Il Design Museum ospita fino al 29 agosto “Football: Designing the beautiful game”, la prima grande mostra dedicata all'evoluzione dello sport più popolare del mondo, che attraverso 500 oggetti, video, foto e installazioni racconta la storia di come creatività e tecnologia abbiano trasformato il calcio negli ultimi decenni. Il calcio italiano e il “made in Italy” hanno una presenza importante alla mostra, organizzata in vista della Coppa del Mondo e con la collaborazione dell'Ice.

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Le imprese italiane leader nell’abbigliamento sportivo

Il sistema Italia continua a fornire soluzioni innovative nel campo dell'abbigliamento sportivo, delle attrezzature e dei tessuti tecnici e le imprese italiane sono leader in Europa nell'export, piazzandosi al primo posto davanti alla Germania. Nel 2021 l'export di articoli sportivi dall'Italia ha mostrato «un eccezionale recupero di circa il 30% superiore al +18,2% registrato dalle vendite all'estero totali di beni italiani, dimostrazione dell'elevato dinamismo del comparto», ha dichiarato Carlo Ferro, presidente dell'Ice, nel suo intervento all'Italian Football Day 2022.

A sinistra, maglia di Giacomo Mari (Juventus) e a destra maglia della nazionale di calcio femminile inglese (Felix Speller)

Il settore tessile e moda italiano rappresenta circa il 30% del settore europeo post-Brexit sia come numero di società sia per fatturato, ha spiegato Aldo Tempesti della Technical Textile Division di Sistema Moda Italia. L'Italia è leader nel comparto dell'abbigliamento per lo sport da quando Colmar ha creato la prima giacca a vento di nylon aerodinamico nel 1952. «L'evoluzione tecnica trasversale, una vera rivoluzione tecnologica, ha prodotto un'ampia gamma di nuovi tessili sofisticati e flessibili che creano soluzioni per tutta una serie di requisiti specializzati -, ha detto Tempesti -. La tecnologia è particolarmente importante nell'abbigliamento per lo sport, con tessuti superleggeri e permeabili che permettono la regolazione termica».

L’innovazione del settore passa dalla sostenibilità

Tutto questo, ha sottolineato Tempesti, viene realizzato con una grande attenzione all'ambiente e alla sostenibilità nell'intero ciclo del prodotto, dal design e scelta delle materie prime alla manifattura, packaging e trasporto. Il settore sport italiano esporta oltre il 50% della produzione continuando a puntare su design, attenzione ai dettagli, tecnologia e innovazione, ha detto nel suo intervento Andrea Tomat di Assosport. Tomat, che è amministratore delegato di Lotto Sport Italia, ha raccontato la storia di Lotto «dal 1973 una delle leggende di Montebelluna», che ora ha 267 negozi e partner in oltre cento Paesi e continua la sua espansione in nuovi mercati.

La maglia indossata da Pelé per i campionati del mondo del 1958 (foto: Felix Speller)

Dal 2017 investiti 27 miliardi nell’innovazione sportiva

L'importanza dell'aspetto tecnologico è stata sottolineata da Federico Smanio, ceo di Wylab, il primo incubatore italiano nel settore sport tech, e managing director di WeSportUP. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti oltre 27 miliardi di dollari in innovazione sportiva nel mondo. Su questo fronte l'Italia ha deve accelerare il passo, ha detto Smanio: «Lo sport è un settore in forte crescita della nostra economia, ma l'Italia è solo al 17esimo posto in Europa come livello di investimenti in società di tech sportivo e invece di andare avanti ha perso terreno negli ultimi quattro anni». Per rimediare è stato creato WeSportUP, l'acceleratore sport e wellness della rete nazionale Cdp, con l'obiettivo di creare in Italia «uno degli ecosistemi di innovazione più importanti al mondo nel settore dello sport e della salute», ha detto Smanio, attraendo le migliori start-up a collaborare con federazioni, club, atleti, società e investitori. Il programma è partito in aprile e le selezioni delle migliori start-up saranno in luglio.

“Football: Designing the Beautiful Game”, Design Museum, Londra, fino al 29 agosto.

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