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Temera, passaporto digitale e sostenibilità per le imprese della Moda e del Lusso

3' di lettura

Tracciabilità e sostenibilità sono le parole d’ordine per le imprese della moda e del lusso e anche Kering, LVMH e Tod’s Group si affidano a Temera per mettere in sicurezza su Blockchain molti dei loro brand. E’ ormai assodato che operare applicando criteri di sostenibilità ambientale non è solo eticamente condivisibile ma aiuta un’impresa a crescere. I consumatori, soprattutto di nuova generazione, sono sempre più attenti: smascherano le operazioni di greenwashing e danno fiducia a quei marchi e a quei prodotti impegnati seriamente nella ricerca di un approccio più sostenibile alla produzione, alla logistica, alla distribuzione, fino al “fine vita” delle merci. I mercati sono conversazioni, in era digitale: la generazione Z usa i Social per condividere informazioni ed è molto attenta alla provenienza dei prodotti che acquista, alle materie prime usate, alla correttezza dei rapporti di lavoro tra imprese e persone addette alla produzione. La trasparenza è il criterio che oggi guida le aziende e al quale devono conformarsi, pena la marginalizzazione o addirittura l’esclusione dai mercati.

“Temera nasce con questo obiettivo - dice Francesco Pieri, General Manager di Temera - Aiutiamo le imprese della moda e del lusso con tecnologie che abilitano tracciabilità e trasparenza nei processi, prima fra tutte, il Digital Product Passport, che permette la registrazione, il trattamento e la condivisione delle informazioni relative ai prodotti tra le aziende, le catene di fornitura e i consumatori. E’ uno strumento in grado di aiutare il produttore a ottenere il pieno controllo della propria filiera produttiva, migliorando la performance in termini di economia circolare, fornendo una certificazione attendibile per le istituzioni e i consumatori finali”.

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Senza tracciabilità non esiste vera sostenibilità: le aziende nei settori dei consumi luxury e fashion vedono l’attenzione al cambiamento climatico come uno dei principali driver per determinare nuovi modelli di scelta da parte dei consumatori, sempre più inclini a investire in brand attenti alle tematiche ambientali, consapevoli che i loro sforzi per essere sempre più trasparenti hanno effetti positivi sul loro marchio e sulla loro reputazione.
“Dieci anni fa l’attenzione era verso l’anti-contraffazione - prosegue Pieri - e la tracciabilità dei prodotti serviva per ottimizzare operation in store e logistica. Oggi il processo sostenibile si è arricchito di nuove sfaccettature, si può dare visibilità al percorso che un prodotto ha compiuto prima di essere messo in vendita, evidenziando i passaggi della filiera, da monte a valle, arrivando alla nuova tendenza di oggi, il ’second hand’. La grande novità nella moda è l’ingresso di player che lavorano sull’usato, il riciclo, il sorting mettendo a confronto l’attitudine a conservare i beni, propria delle persone, con le innovazioni tecnologiche, come la blockchain, che aiutano a farlo”.
Sono quattro le aree che emergono come punti-chiave: l’importanza del mercato delle rivendite, la necessità di integrare le pratiche di sostenibilità nella supply chain delle aziende, il ruolo che la tecnologia ricopre nella tracciabilità e l’adesione a normative e a quadri ESG correlati, che forniscono alle imprese una guida per organizzare e presentare ai propri stakeholder ciò che stanno facendo a favore dell’economia circolare.
Nell’ottica di rafforzare il proprio ruolo di leading company della tracciabilità nel comparto Fashion&Luxury, Temera ha avviato strette collaborazioni con player del settore sostenibilità in grado di lavorare al design delle strategie dei brand insieme ai loro ESG department.In questo modo Temera si pone l’obiettivo di fornire una visione e guida strategica per i brand su alcuni key processes come l’environmental & social risk management ed impatto della filiera, in moda da guidare a 360° la transizione ecologica nel mondo moda, dall’ottimizzazione e trasparenza dei processi, alla misurazione delle performance.
Temera è stata protagonista recentemente, come key partner di Fashion for Future, laboratorio nato dalla collaborazione tra ricercatori accademici, manager e imprenditori del settore fashion e tech, guidato dall’Università di Firenze con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nella filiera del Fashion tramite l’industria 4.0, favorendo la collaborazione tra moda e IT promuovendo una produzione responsabile e sostenibile. Con le stesse finalità di ricerca, Temera è solution partner del Monitor for Circular Fashion, un progetto multi-stakeholder che ha visto la partecipazione di aziende leader nel settore moda e attori della filiera, con il contributo scientifico del Sustainability Lab SDA Bocconi e di Enel X per l’identificazione dei KPI di circolarità.Le maggiori imprese della moda e del lusso da oltre dieci anni si rivolgono a Temera che ha un portafoglio-soluzioni articolato sull’innovazione digitale e che investirà, quest’anno, 5 milioni di euro tra investimenti per la crescita, ricerca e sviluppo.

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